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<blockquote data-quote="SergioG" data-source="post: 400904" data-attributes="member: 58010"><p>Finalmente credo di aver colto il punto della situazione:</p><p>Non ho bisogno di comunicare nulla all'Agenzia delle Entrate perché NON SI TRATTA di disdetta anticipata.</p><p></p><p>Io fino ad oggi partivo dal presupposto di dover intervenire per chiudere il contratto prima della scadenza allo scopo di evitarne il rinnovo.</p><p>In realtà il fatto di farlo in anticipo non è sinonimo di "risoluzione anticipata", questo era l'equivoco.</p><p></p><p>Inoltre, l'atto necessario è lo scambio di raccomandate fra le parti, in altre parole l'atto noto come "disdetta".</p><p>Invece lo scopo della comunicazione all'Agenzia delle Entrate serve nel caso di interruzione anticipata del contratto allo scopo di non dover pagare le tasse per le mensilità del periodo fra l'interruzione e la fine naturale del contratto.</p><p></p><p>Quindi se viene data disdetta dal conduttore e accettata dal locatore, il contratto termina senza bisogno di fare altro. </p><p>Se il conduttore indica come termine la data di scadenza del contratto non occorre comunicare nulla all'Agenzia delle Entrate, se chiede una risoluzione anticipata invece occorre informare l'Agenzia delle Entrate per non pagare tributi inutili.</p><p></p><p>È contorto e semplice allo stesso tempo. In realtà è anche più logico, altrimenti le scadenze dei contratti non avrebbero alcun senso, visto che di fatto si tratterebbe di contratti eterni.</p><p></p><p>Spero ora di aver capito correttamente, in precedenza pensavo che ci fossero differenze fra locazione abitativa e commerciale, anzi credo ancora che ci sia una differenza, ma probabilmente sempre e solo per la questione del recesso anticipato.</p><p></p><p>Avevo già detto al conduttore di inviarmi una raccomandata ma sarà meglio che torni a parlare con lui ora che ho le idee più chiare.</p><p>Rimane il dettaglio del preavviso di 6 mesi, penso di suggerirgli di inserire nella lettera la richiesta di rinuncia da parte mia a questo diritto, e di accordarglielo nella mia risposta scritta.</p><p></p><p>A questo punto però vale ancora la pena di scrivere e firmare un accordo privato? Forse meglio farlo in un secondo momento.</p><p></p><p>Ho dimenticato qualcosa? Intanto grazie, siete i migliori.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="SergioG, post: 400904, member: 58010"] Finalmente credo di aver colto il punto della situazione: Non ho bisogno di comunicare nulla all'Agenzia delle Entrate perché NON SI TRATTA di disdetta anticipata. Io fino ad oggi partivo dal presupposto di dover intervenire per chiudere il contratto prima della scadenza allo scopo di evitarne il rinnovo. In realtà il fatto di farlo in anticipo non è sinonimo di "risoluzione anticipata", questo era l'equivoco. Inoltre, l'atto necessario è lo scambio di raccomandate fra le parti, in altre parole l'atto noto come "disdetta". Invece lo scopo della comunicazione all'Agenzia delle Entrate serve nel caso di interruzione anticipata del contratto allo scopo di non dover pagare le tasse per le mensilità del periodo fra l'interruzione e la fine naturale del contratto. Quindi se viene data disdetta dal conduttore e accettata dal locatore, il contratto termina senza bisogno di fare altro. Se il conduttore indica come termine la data di scadenza del contratto non occorre comunicare nulla all'Agenzia delle Entrate, se chiede una risoluzione anticipata invece occorre informare l'Agenzia delle Entrate per non pagare tributi inutili. È contorto e semplice allo stesso tempo. In realtà è anche più logico, altrimenti le scadenze dei contratti non avrebbero alcun senso, visto che di fatto si tratterebbe di contratti eterni. Spero ora di aver capito correttamente, in precedenza pensavo che ci fossero differenze fra locazione abitativa e commerciale, anzi credo ancora che ci sia una differenza, ma probabilmente sempre e solo per la questione del recesso anticipato. Avevo già detto al conduttore di inviarmi una raccomandata ma sarà meglio che torni a parlare con lui ora che ho le idee più chiare. Rimane il dettaglio del preavviso di 6 mesi, penso di suggerirgli di inserire nella lettera la richiesta di rinuncia da parte mia a questo diritto, e di accordarglielo nella mia risposta scritta. A questo punto però vale ancora la pena di scrivere e firmare un accordo privato? Forse meglio farlo in un secondo momento. Ho dimenticato qualcosa? Intanto grazie, siete i migliori. [/QUOTE]
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