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Testo
<blockquote data-quote="tumultuoso" data-source="post: 116039" data-attributes="member: 17508"><p>Le case passive sono una realtà, hanno solo problemi in estate con climi troppo caldi. Invito a informarsi.</p><p></p><p></p><p></p><p>Hai detto bene, rinnovabile, quindi diamo alla natura il tempo e la possibilità di farlo. Anche il gas e il petrolio sarebbero rinnovabili se li consumassimo in tempi geologici. La legna è stata insignita con questo aggettivo perché si rinnova "un po'" più velocemente di gas e petrolio, ma necessita comunque di un certo tempo per farlo. Se la consumiamo tutta subito senza buon senso, le piante non avranno tempo per crescere.</p><p></p><p>Non ha senso produrre ulteriore calore bruciando i combustibili e poi lasciarlo fuoriuscire dove non ci serve. Quindi non dico che bisogna usare alternative alla legna, dico che non bisogna usare proprio nessun tipo di combustibile, perché di calore sulla terra ce n'é già in abbondanza per permetterci di passare l'inverno in modo confortevole, bisogna solo essere in grado di trattenerlo o spostarlo dove serve.</p><p>In casa usiamo già abbastanza apparecchi che producono calore, luci, elettrodomestici, acqua calda, cucina e noi stessi, queste fonti di calore, unite all'irraggiamento solare fornito nelle belle giornate, è dimostrabile matematicamente, che sono sufficienti d'inverno (e addirittura eccessivi d'estate) a garantirci il comfort necessario.</p><p>Poi è chiaro che non è obbligatorio raggiungere gli isolamenti termici di una casa passiva, ma anche investendo meno in partenza, si otterranno sicuramente dei risparmi che saranno proporzionali appunto a tale investimento.</p><p>E' anche vero che spesso l'investimento iniziale dell'isolamento non verrà mai ripagato negli anni con il risparmio nei combustibili, ma il valore del beneficio che un buon isolamento offre, non si misura sempre con il metro del denaro, il prezzo degli isolanti e dei combustibili purtroppo non lo impone questa povera terra, che è sempre lei alla fine a rimetterci. </p><p>Bisogna quindi tenere presente che un beneficio ecologico non si compra con nessuna moneta, ma solo facendo in modo che le nostre azioni siano quelle giuste. Poi se tali azioni costano, in denaro, più di quelle che potrebbero essere fatte danneggiando l'ambiente, questo non ci da il permesso di non rispettare la natura.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="tumultuoso, post: 116039, member: 17508"] Le case passive sono una realtà, hanno solo problemi in estate con climi troppo caldi. Invito a informarsi. Hai detto bene, rinnovabile, quindi diamo alla natura il tempo e la possibilità di farlo. Anche il gas e il petrolio sarebbero rinnovabili se li consumassimo in tempi geologici. La legna è stata insignita con questo aggettivo perché si rinnova "un po'" più velocemente di gas e petrolio, ma necessita comunque di un certo tempo per farlo. Se la consumiamo tutta subito senza buon senso, le piante non avranno tempo per crescere. Non ha senso produrre ulteriore calore bruciando i combustibili e poi lasciarlo fuoriuscire dove non ci serve. Quindi non dico che bisogna usare alternative alla legna, dico che non bisogna usare proprio nessun tipo di combustibile, perché di calore sulla terra ce n'é già in abbondanza per permetterci di passare l'inverno in modo confortevole, bisogna solo essere in grado di trattenerlo o spostarlo dove serve. In casa usiamo già abbastanza apparecchi che producono calore, luci, elettrodomestici, acqua calda, cucina e noi stessi, queste fonti di calore, unite all'irraggiamento solare fornito nelle belle giornate, è dimostrabile matematicamente, che sono sufficienti d'inverno (e addirittura eccessivi d'estate) a garantirci il comfort necessario. Poi è chiaro che non è obbligatorio raggiungere gli isolamenti termici di una casa passiva, ma anche investendo meno in partenza, si otterranno sicuramente dei risparmi che saranno proporzionali appunto a tale investimento. E' anche vero che spesso l'investimento iniziale dell'isolamento non verrà mai ripagato negli anni con il risparmio nei combustibili, ma il valore del beneficio che un buon isolamento offre, non si misura sempre con il metro del denaro, il prezzo degli isolanti e dei combustibili purtroppo non lo impone questa povera terra, che è sempre lei alla fine a rimetterci. Bisogna quindi tenere presente che un beneficio ecologico non si compra con nessuna moneta, ma solo facendo in modo che le nostre azioni siano quelle giuste. Poi se tali azioni costano, in denaro, più di quelle che potrebbero essere fatte danneggiando l'ambiente, questo non ci da il permesso di non rispettare la natura. [/QUOTE]
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