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<blockquote data-quote="pioguerra" data-source="post: 76553" data-attributes="member: 20281"><p>da pio guerra</p><p></p><p>Tutti sanno approssimativamente quanto può valere a mercato la loro casa. Se ci fosse qualcuno che è roso dal dubbio può rivolgersi ad una delle decine di migliaia di agenzie immobiliari.</p><p>Bene, da adesso tutti pagheremo le tasse sul valore che noi proprietari dichiariamo della nostra casa. Credete che non sia fattibile? Invece io vi dimostro che è fattibile al 100% con una piccola modifica alla qualità della dichiarazione. </p><p>Ovvero si tratterebbe (forse per la prima volta in diritto parleremmo di atipicità della dichiarazione) di rilasciare una dichiarazione senza essere vincolati alla solita formula “dichiaro sotto la mia responsabilità” ovvero uno può dichiarare quello che vuole sia sotto che sopra la propria responsabilità. </p><p>Cosa succede poi? Succede che L’agenzia delle Entrate tramite una appositamente precostituita sub agenzia, dove confluiranno i dipendenti attuali del catasto, avrà il diritto di prelazione, in caso di vendita sul mercato dell’immobile, al prezzo determinato maggiorando del 20% il valore della più bassa dichiarazione degli ultimi 5 o 7 anni.</p><p>Inoltre visto che ci potrebbe essere qualche furbo che pensa: tanto io la casa non la venderò mai allora la SubAgenzia avrà comunque il diritto di acquistare forzosamente il bene al 150% del più basso valore dichiarato degli ultimi 5 anni o. a scelta del proprietario, rinunciare all’acquisto e comminare una considerevole sanzione.</p><p></p><p>State tranquilli che il catasto diventerebbe subito equo per espressa volontà dei proprietari; non ci sarebbe bisogna di funzionari, periti, geometri. </p><p>Infine zero costi per il controllo. Infatti a che servirebbe il controllo? Basterebbe rendere pubblico il valore dichiarato di ogni singola unità abitativa in modo che chiunque possa farsi un giretto sul posto a dare un’occhiata dell’eventuale affare.</p><p></p><p>Togliamo le foglie di fico. Riprendiamoci l’Italia. Vengano fuori i puri, i consapevoli, gli onesti, i giusti, coloro che possono rinunciare alla privacy senza vergogne. </p><p>Oppure dobbiamo dare ragione allo scrittore giramondo medico di bordo il quale cent’anni prima della nascita dell’Italia definiva gli Italiani :</p><p>”of all the people I ever Knew the Italians are the most villaneously rapacious”</p><p>Qualcun’altro più evanescentemente disse, dopo la nascita dell’Italia, che l’italia era fatta ma che restavano da fare gli Italiani. Ma se consideriamo lo stato marcescente della attuale popolazione c’è da dare ragione a Smollett perché gli Italiani di adesso sono come quelli di cent’anni prima della nascita dell’Italia e dunque non era vero che c’era da fare gli Italiani; In verità gli Italiani erano già fatti, dannatamente già fatti. </p><p></p><p>Credo che se la massa degli Italiani non cambia subito e radicalmente dovremo noi, superstiti giusti Italiani, a vestirci da missionari per evangelizzare il mondo ignaro del pericoloso contagio che noi stiamo diffondendo.</p><p>Saluti</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="pioguerra, post: 76553, member: 20281"] da pio guerra Tutti sanno approssimativamente quanto può valere a mercato la loro casa. Se ci fosse qualcuno che è roso dal dubbio può rivolgersi ad una delle decine di migliaia di agenzie immobiliari. Bene, da adesso tutti pagheremo le tasse sul valore che noi proprietari dichiariamo della nostra casa. Credete che non sia fattibile? Invece io vi dimostro che è fattibile al 100% con una piccola modifica alla qualità della dichiarazione. Ovvero si tratterebbe (forse per la prima volta in diritto parleremmo di atipicità della dichiarazione) di rilasciare una dichiarazione senza essere vincolati alla solita formula “dichiaro sotto la mia responsabilità” ovvero uno può dichiarare quello che vuole sia sotto che sopra la propria responsabilità. Cosa succede poi? Succede che L’agenzia delle Entrate tramite una appositamente precostituita sub agenzia, dove confluiranno i dipendenti attuali del catasto, avrà il diritto di prelazione, in caso di vendita sul mercato dell’immobile, al prezzo determinato maggiorando del 20% il valore della più bassa dichiarazione degli ultimi 5 o 7 anni. Inoltre visto che ci potrebbe essere qualche furbo che pensa: tanto io la casa non la venderò mai allora la SubAgenzia avrà comunque il diritto di acquistare forzosamente il bene al 150% del più basso valore dichiarato degli ultimi 5 anni o. a scelta del proprietario, rinunciare all’acquisto e comminare una considerevole sanzione. State tranquilli che il catasto diventerebbe subito equo per espressa volontà dei proprietari; non ci sarebbe bisogna di funzionari, periti, geometri. Infine zero costi per il controllo. Infatti a che servirebbe il controllo? Basterebbe rendere pubblico il valore dichiarato di ogni singola unità abitativa in modo che chiunque possa farsi un giretto sul posto a dare un’occhiata dell’eventuale affare. Togliamo le foglie di fico. Riprendiamoci l’Italia. Vengano fuori i puri, i consapevoli, gli onesti, i giusti, coloro che possono rinunciare alla privacy senza vergogne. Oppure dobbiamo dare ragione allo scrittore giramondo medico di bordo il quale cent’anni prima della nascita dell’Italia definiva gli Italiani : ”of all the people I ever Knew the Italians are the most villaneously rapacious” Qualcun’altro più evanescentemente disse, dopo la nascita dell’Italia, che l’italia era fatta ma che restavano da fare gli Italiani. Ma se consideriamo lo stato marcescente della attuale popolazione c’è da dare ragione a Smollett perché gli Italiani di adesso sono come quelli di cent’anni prima della nascita dell’Italia e dunque non era vero che c’era da fare gli Italiani; In verità gli Italiani erano già fatti, dannatamente già fatti. Credo che se la massa degli Italiani non cambia subito e radicalmente dovremo noi, superstiti giusti Italiani, a vestirci da missionari per evangelizzare il mondo ignaro del pericoloso contagio che noi stiamo diffondendo. Saluti [/QUOTE]
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