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Testo
<blockquote data-quote="uva" data-source="post: 359891" data-attributes="member: 42040"><p>Ritorno sull'argomento perché pare che sia ancora obbligatorio presentare la comunicazione al Comune per fruire dell'aliquota IMU agevolata relativamente ad immobili abitativi locati con contratto concordato.</p><p></p><p>Il Comune di Torino, illustrando le novità del Decreto Crescita, scrive:</p><p></p><p><u><strong><em>Locazioni a canone convenzionato (L. 431/98 - Accordi Territoriali del 28/12/2017)</em></strong></u></p><p><em></em></p><p><em><strong>L'attestazione del possesso dei requisiti </strong>per fruire della riduzione al 75% dell'aliquota stabilita dal Comune a favore delle abitazioni (escluse le pertinenze) locate a canone convenzionato <strong>è stata soppressa. </strong>Tuttavia, <strong>tale comunicazione è necessaria ai soli fini dell'applicazione dell'aliquota ridotta. </strong>Per il 2019, la comunicazione (modello 8bis) è dunque obbligatoria solo per poter usufruire delle seguenti aliquote ridotte:</em></p><p><em></em></p><ul> <li data-xf-list-type="ul"><em><strong>aliquota 4,31 per mille</strong>: locazioni a famiglie in emergenza abitativa ed iscritte all'Agenzia Sociale Lo.Ca.Re</em></li> <li data-xf-list-type="ul"><em><strong>aliquota 5,31 per mille</strong>: locazioni ad inquilini residenti (art.2, c.3) oppure a studenti universitari fuori sede (art.5, c.2 e 3)</em></li> </ul><p>[URL unfurl="true"]http://www.comune.torino.it/tasse/iuc/IMU/[/URL]</p><p></p><p>Io capisco che occorre tuttora presentare la comunicazione (a Torino si usa un modello denominato 8bis) se si vuole usufruire dell'aliquota IMU agevolata deliberata dal Comune.</p><p></p><p>Se invece si usufruisce solo dello "sconto statale" del 25%, allora non occorre inviare al Comune alcuna documentazione.</p><p></p><p>Se la mia interpretazione è corretta, significa che ogni Comune può ancora richiedere dichiarazioni/comunicazioni al contribuente, a seconda di come "interpreta" il Decreto Crescita?!?</p><p></p><p></p><p></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="uva, post: 359891, member: 42040"] Ritorno sull'argomento perché pare che sia ancora obbligatorio presentare la comunicazione al Comune per fruire dell'aliquota IMU agevolata relativamente ad immobili abitativi locati con contratto concordato. Il Comune di Torino, illustrando le novità del Decreto Crescita, scrive: [U][B][I]Locazioni a canone convenzionato (L. 431/98 - Accordi Territoriali del 28/12/2017)[/I][/B][/U] [I] [B]L'attestazione del possesso dei requisiti [/B]per fruire della riduzione al 75% dell'aliquota stabilita dal Comune a favore delle abitazioni (escluse le pertinenze) locate a canone convenzionato [B]è stata soppressa. [/B]Tuttavia, [B]tale comunicazione è necessaria ai soli fini dell'applicazione dell'aliquota ridotta. [/B]Per il 2019, la comunicazione (modello 8bis) è dunque obbligatoria solo per poter usufruire delle seguenti aliquote ridotte: [/I] [LIST] [*][I][B]aliquota 4,31 per mille[/B]: locazioni a famiglie in emergenza abitativa ed iscritte all'Agenzia Sociale Lo.Ca.Re[/I] [*][I][B]aliquota 5,31 per mille[/B]: locazioni ad inquilini residenti (art.2, c.3) oppure a studenti universitari fuori sede (art.5, c.2 e 3)[/I] [/LIST] [URL unfurl="true"]http://www.comune.torino.it/tasse/iuc/IMU/[/URL] Io capisco che occorre tuttora presentare la comunicazione (a Torino si usa un modello denominato 8bis) se si vuole usufruire dell'aliquota IMU agevolata deliberata dal Comune. Se invece si usufruisce solo dello "sconto statale" del 25%, allora non occorre inviare al Comune alcuna documentazione. Se la mia interpretazione è corretta, significa che ogni Comune può ancora richiedere dichiarazioni/comunicazioni al contribuente, a seconda di come "interpreta" il Decreto Crescita?!? [I][/I] [/QUOTE]
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