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<blockquote data-quote="mapeit" data-source="post: 188300" data-attributes="member: 17237"><p>In effetti concordo con Nemesis, i redditi che i proprietari dei garages ricavano debbono essere dichiarati come redditi fondiari, non come redditi diversi.</p><p>E' ovvio che se non vi è intermediazione e i pagamenti sono "cash" con una stretta di mano tra proprietario ed usufruttuario momentaneo del garage, sarà ben difficile che tali introiti vengano scoperti e ripresi a tassazione.</p><p>Se invece tali somme "viaggiano" con PayPal tra usufruttuario e intermediario e poi tra intermediario e proprietario (meno la percentuale di intermediazione) sono molto facilmente identificabili e soggette ad accertamento.</p><p>Ciò che mi chiedevo è se per un'attività di intermediazione di questa portata, le somme incassate siano tali da giustificare l'apertura di una partita IVA, la tenuta della contabilità ecc., ovvero la messa in piedi di un'attività imprenditoriale.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="mapeit, post: 188300, member: 17237"] In effetti concordo con Nemesis, i redditi che i proprietari dei garages ricavano debbono essere dichiarati come redditi fondiari, non come redditi diversi. E' ovvio che se non vi è intermediazione e i pagamenti sono "cash" con una stretta di mano tra proprietario ed usufruttuario momentaneo del garage, sarà ben difficile che tali introiti vengano scoperti e ripresi a tassazione. Se invece tali somme "viaggiano" con PayPal tra usufruttuario e intermediario e poi tra intermediario e proprietario (meno la percentuale di intermediazione) sono molto facilmente identificabili e soggette ad accertamento. Ciò che mi chiedevo è se per un'attività di intermediazione di questa portata, le somme incassate siano tali da giustificare l'apertura di una partita IVA, la tenuta della contabilità ecc., ovvero la messa in piedi di un'attività imprenditoriale. [/QUOTE]
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