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<blockquote data-quote="Luigi Criscuolo" data-source="post: 217908" data-attributes="member: 15764"><p>caro [USER=6840]@giomar[/USER] qualunque variazione che possa incidere sul tenore di vita di un assegnatario di casa popolare deve essere segnalata all'ente concedente l'appartamento. Ma ti pare che se un assegnatario migliora la sua posizione economico sociale la va subito a spifferare per farsi sbattere fuori di casa? Io credo che aspetti un bel pò, poi quando è sicuro di avere le spalle ben coperte economicamente lascerà l'immobile. In genere gli edifici di edilizia popolare brillano per il loro squallore in cui sono mantenuti: non viene fatta manutenzione perché tutti gli enti tipo IACP sono senza soldi (prima si pagano i loro stipendi poi con quello che avanza fanno manutenzione). Quindi una persona che si è irrobustita finanziariamente, lascia volentieri la casa popolare, affronta l'acquisto di una casa oppure, se ha soldi da buttare, va in affitto in appartamenti più altolocati. Il fatto è che è <strong>il gestore delle case di edilizia popolare che dovrebbe</strong>, <strong>ogni anno</strong>, <strong>chiedere il 740 e lo stato di famiglia di tutti coloro che risultano residenti negli appartamenti</strong> che gestisce per verificare non tanto il diritto di abitare in un appartamento di edilizia popolare ma il diritto a pagare un canone agevolato. Se il gestore adeguasse il canone al reddito di tutti coloro che risultano residenti in un appartamento probabilmente ci sarebbe meno convenienza a stare negli appartamenti pagando lo stesso affitto del mercato libero, ci sarebbero meno furbetti; ci sarebbero meno parenti che vanno a piazzare la residenza a casa della nonnetta o del nonnetto per non perdere il possesso della casa popolare.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Luigi Criscuolo, post: 217908, member: 15764"] caro [USER=6840]@giomar[/USER] qualunque variazione che possa incidere sul tenore di vita di un assegnatario di casa popolare deve essere segnalata all'ente concedente l'appartamento. Ma ti pare che se un assegnatario migliora la sua posizione economico sociale la va subito a spifferare per farsi sbattere fuori di casa? Io credo che aspetti un bel pò, poi quando è sicuro di avere le spalle ben coperte economicamente lascerà l'immobile. In genere gli edifici di edilizia popolare brillano per il loro squallore in cui sono mantenuti: non viene fatta manutenzione perché tutti gli enti tipo IACP sono senza soldi (prima si pagano i loro stipendi poi con quello che avanza fanno manutenzione). Quindi una persona che si è irrobustita finanziariamente, lascia volentieri la casa popolare, affronta l'acquisto di una casa oppure, se ha soldi da buttare, va in affitto in appartamenti più altolocati. Il fatto è che è [B]il gestore delle case di edilizia popolare che dovrebbe[/B], [B]ogni anno[/B], [B]chiedere il 740 e lo stato di famiglia di tutti coloro che risultano residenti negli appartamenti[/B] che gestisce per verificare non tanto il diritto di abitare in un appartamento di edilizia popolare ma il diritto a pagare un canone agevolato. Se il gestore adeguasse il canone al reddito di tutti coloro che risultano residenti in un appartamento probabilmente ci sarebbe meno convenienza a stare negli appartamenti pagando lo stesso affitto del mercato libero, ci sarebbero meno furbetti; ci sarebbero meno parenti che vanno a piazzare la residenza a casa della nonnetta o del nonnetto per non perdere il possesso della casa popolare. [/QUOTE]
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