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<blockquote data-quote="blackdog" data-source="post: 61074" data-attributes="member: 7340"><p>Buongiorno a tutti</p><p></p><p>mi sarei grato di un vostro parere in merito ad atto di permuta in via di definizione.</p><p></p><p>dovrei permutare una mia unità commerciale (ufficio/negozio) di circa 100 mq di cui sono pieno proprietario, valore, non di perizia giurata ma indicativo di mercato è di circa 120Keuro (poi di sti tempi il tutto è abbastanza opinabile). </p><p></p><p>Lo permuterei con la nuda proprietà di una abitazione (con ufficio) dove mia sorella ha ora l'usufrutto. Il valore della nuda proprietà e anche qui diciamo stimata (da un geometra a voce non da perizia) in circa 100k.</p><p></p><p>I soggetti io cedo l'uff/negozio permuto al mio ex cognato in "cambio" della sua nuda proprietà della casa (usufruttuaria mia sorella).</p><p></p><p>La differenza pattuita che io devo ricevere è di 30K</p><p></p><p>Non mi convince quanto indicato nella bozza preparata dal Notaio che a giustificato cosi:</p><p></p><p>"Per quanto riguarda i valori attribuiti, faccio presente che solo alloggio con accessori andranno tassati a valore catastale, mentre l'ufficio (annesso all'alloggio) e le vetrine/negozio andranno al valore normale di comune commercio. L'unico dato in mio possesso è la quotazione OMI, che allego.</p><p>Per quanto riguarda l'ufficio annesso all'alloggio, se non più utilizzato come tale potrebbe essere conveniente il declassamento ad abitazione, così da farlo rientrare nel valore catastale."</p><p></p><p>Nella bozza dell'atto a pertanto riportato:</p><p></p><p>"Ai fini fiscali, le parti dichiarano di attribuire al presente atto i seguenti valori:</p><p>- per quanto riguarda la cessione di alloggio e garages portata all'art. 1, il valore di €. 24.900,00 (ventiquattromilanovecento e zero centesimi) ex art. 1 comma 497 Legge 266/2005, cui si aggiunge il valore normale dell'ufficio di €. 27.900,00 (ventisettemilanovecento e zero centesimi)</p><p>- per quanto riguarda la cessione del negozio portata all'art.2, il valore di €. 77.000,00 (settantasettemila e zero centesimi) ex art. 51 comma 2 DPR. 131/1986).</p><p></p><p>Non capisco e secondo me c'è qualcosa che non va e in più vorrei sapere se così è anche a rischio di verifiche fiscali.</p><p></p><p>Quale valori dovrebbero essere indicati per non incorrere in accertamenti vari ecc. ecc.</p><p></p><p>Un sentito grazio per le eventuali risposte.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="blackdog, post: 61074, member: 7340"] Buongiorno a tutti mi sarei grato di un vostro parere in merito ad atto di permuta in via di definizione. dovrei permutare una mia unità commerciale (ufficio/negozio) di circa 100 mq di cui sono pieno proprietario, valore, non di perizia giurata ma indicativo di mercato è di circa 120Keuro (poi di sti tempi il tutto è abbastanza opinabile). Lo permuterei con la nuda proprietà di una abitazione (con ufficio) dove mia sorella ha ora l'usufrutto. Il valore della nuda proprietà e anche qui diciamo stimata (da un geometra a voce non da perizia) in circa 100k. I soggetti io cedo l'uff/negozio permuto al mio ex cognato in "cambio" della sua nuda proprietà della casa (usufruttuaria mia sorella). La differenza pattuita che io devo ricevere è di 30K Non mi convince quanto indicato nella bozza preparata dal Notaio che a giustificato cosi: "Per quanto riguarda i valori attribuiti, faccio presente che solo alloggio con accessori andranno tassati a valore catastale, mentre l'ufficio (annesso all'alloggio) e le vetrine/negozio andranno al valore normale di comune commercio. L'unico dato in mio possesso è la quotazione OMI, che allego. Per quanto riguarda l'ufficio annesso all'alloggio, se non più utilizzato come tale potrebbe essere conveniente il declassamento ad abitazione, così da farlo rientrare nel valore catastale." Nella bozza dell'atto a pertanto riportato: "Ai fini fiscali, le parti dichiarano di attribuire al presente atto i seguenti valori: - per quanto riguarda la cessione di alloggio e garages portata all'art. 1, il valore di €. 24.900,00 (ventiquattromilanovecento e zero centesimi) ex art. 1 comma 497 Legge 266/2005, cui si aggiunge il valore normale dell'ufficio di €. 27.900,00 (ventisettemilanovecento e zero centesimi) - per quanto riguarda la cessione del negozio portata all'art.2, il valore di €. 77.000,00 (settantasettemila e zero centesimi) ex art. 51 comma 2 DPR. 131/1986). Non capisco e secondo me c'è qualcosa che non va e in più vorrei sapere se così è anche a rischio di verifiche fiscali. Quale valori dovrebbero essere indicati per non incorrere in accertamenti vari ecc. ecc. Un sentito grazio per le eventuali risposte. [/QUOTE]
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