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Testo
<blockquote data-quote="Luigi Criscuolo" data-source="post: 231351" data-attributes="member: 15764"><p>Purtroppo questi atti amorevoli di assistenza non vengono tenuti in considerazione del c.c. e dalla legge. Quante persone, che non si sono mai fatte vedere nei momenti del bisogno, si fanno vedere solo per intascare quello che la legge dispone e se lo prendono. Rimane comunque inspiegabile il motivo per il quale la cugina di tuo zio avanzi delle pretese essendo viventi i suoi fratelli.</p><p></p><p></p><p>E' stata fatta una fotocopia dell' assegno? C'è anche una certa incongruenza: il notaio sull' atto ha scritto</p><p></p><p>facendo intendere che i soldi sono già stati dati al venditore. Tu scrivi che questo assegno non è stato mai versato sul c/c di tuo zio (tra l'altro alla banca di tuo padre risulta non ritornato l'assegno inserito nel libretto consegnato a suo tempo a tuo padre, con tutto quello che ne consegue in caso di chiusura di c/c) . Questo è avvenuto quando tuo zio aveva la gestione del conto da solo oppure tuo padre aveva già la delega? perché, purtroppo, potrebbe configurare una circonvenzione di incapace o comunque una finta vendita.</p><p></p><p></p><p>Perché? Tuo zio apparentemente sembrava in grado di intendere e di volere, il valore della transazione poteva essere congruo con la finalità che si prefiggeva il venditore, la forma di pagamento per l'alienazione della nuda proprietà c'era materialmente; il notaio non ha fatto altro che ufficializzare un atto. Siete voi che siete stati dei pasticcioni: un estraneo che legge la successione dei fatti senz'altro approda alla convizione che sono state fatte delle manovre, maldestre, per sottrarre beni all'asse ereditario.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Luigi Criscuolo, post: 231351, member: 15764"] Purtroppo questi atti amorevoli di assistenza non vengono tenuti in considerazione del c.c. e dalla legge. Quante persone, che non si sono mai fatte vedere nei momenti del bisogno, si fanno vedere solo per intascare quello che la legge dispone e se lo prendono. Rimane comunque inspiegabile il motivo per il quale la cugina di tuo zio avanzi delle pretese essendo viventi i suoi fratelli. E' stata fatta una fotocopia dell' assegno? C'è anche una certa incongruenza: il notaio sull' atto ha scritto facendo intendere che i soldi sono già stati dati al venditore. Tu scrivi che questo assegno non è stato mai versato sul c/c di tuo zio (tra l'altro alla banca di tuo padre risulta non ritornato l'assegno inserito nel libretto consegnato a suo tempo a tuo padre, con tutto quello che ne consegue in caso di chiusura di c/c) . Questo è avvenuto quando tuo zio aveva la gestione del conto da solo oppure tuo padre aveva già la delega? perché, purtroppo, potrebbe configurare una circonvenzione di incapace o comunque una finta vendita. Perché? Tuo zio apparentemente sembrava in grado di intendere e di volere, il valore della transazione poteva essere congruo con la finalità che si prefiggeva il venditore, la forma di pagamento per l'alienazione della nuda proprietà c'era materialmente; il notaio non ha fatto altro che ufficializzare un atto. Siete voi che siete stati dei pasticcioni: un estraneo che legge la successione dei fatti senz'altro approda alla convizione che sono state fatte delle manovre, maldestre, per sottrarre beni all'asse ereditario. [/QUOTE]
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