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<blockquote data-quote="raffaelemaria" data-source="post: 129543" data-attributes="member: 27760"><p>Non concordo con Bunny. Anche se l'edificio è del 1967, occorre sanare le difformità verificando la doppia conformità a regolamenti e strumenti urbanistici (momento dell'abuso/ attuale). Se le difformità riguardano opere che non fanno volume il tutto si risolve con un permesso di costruire in sanatoria e una sanzione minima (500 euro circa). Invece, come ad esempio i portici, sono ora chiusi e fanno volume, occorre fare la verifica urbanistica del sedime, se i conti non tornano, il comune ordina la riduzione in pristino come da autorizzato. L'abitabilità, oltretutto ottenuta come scrivi su uno stato di fatto non reale, non serve a nulla; se c'è scritto che il tecnico e l'Uff.Sanitario ha visionato l'immobile forse (meglio sentire un avvocato esperto in materia, si può rivalersi sul Comune</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="raffaelemaria, post: 129543, member: 27760"] Non concordo con Bunny. Anche se l'edificio è del 1967, occorre sanare le difformità verificando la doppia conformità a regolamenti e strumenti urbanistici (momento dell'abuso/ attuale). Se le difformità riguardano opere che non fanno volume il tutto si risolve con un permesso di costruire in sanatoria e una sanzione minima (500 euro circa). Invece, come ad esempio i portici, sono ora chiusi e fanno volume, occorre fare la verifica urbanistica del sedime, se i conti non tornano, il comune ordina la riduzione in pristino come da autorizzato. L'abitabilità, oltretutto ottenuta come scrivi su uno stato di fatto non reale, non serve a nulla; se c'è scritto che il tecnico e l'Uff.Sanitario ha visionato l'immobile forse (meglio sentire un avvocato esperto in materia, si può rivalersi sul Comune [/QUOTE]
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