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Quesito sulla fattibilità tecnica di una permuta tra comproprietari di beni immobili
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<blockquote data-quote="ANTOPE" data-source="post: 286322" data-attributes="member: 28590"><p>Grazie a tutti per le risposte. Mi pare di capire che la "scrittura privata" non sarebbe la soluzione migliore. Ha ragione anche Chiacchia nel ritenerla inutile in caso di accordo orale ma le teste in questa faccenda sono tante, e gli equivoci in agguato pure, in qualche modo scripta manent. </p><p>Ad ogni modo la scrittura privata porta con sè anche problemi tecnici nel momento in cui si conserva il potere di firma delle due sorelle sui futuri rogiti riguardanti i terreni; se in futuro una delle due sorelle litigasse con qualche fratello o cognata potrebbe, per ripicca, bloccare ogni operazione; inoltre, non essendoci stato un atto notarile di suddivisione, le due sorelle sarebbero tenute ancora al pagamento dei tributi comunali riguardanti i terreni visto che, formalmente, sarebbero ancora proprietarie.</p><p>Premesso che i terreni sono frutto di successione ereditaria e ne sono proprietari i soli fratelli, l'idea della scrittura privata nasce anche dalla considerazione che, facendo una permuta regolare dal notaio, nella proprietà dei terreni subentrerebbero anche i coniugi dei fratelli in regime di comunione dei beni, ampliando quindi la platea degli aventi titolo di proprietà. E' un pò ingarbugliata come faccenda</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ANTOPE, post: 286322, member: 28590"] Grazie a tutti per le risposte. Mi pare di capire che la "scrittura privata" non sarebbe la soluzione migliore. Ha ragione anche Chiacchia nel ritenerla inutile in caso di accordo orale ma le teste in questa faccenda sono tante, e gli equivoci in agguato pure, in qualche modo scripta manent. Ad ogni modo la scrittura privata porta con sè anche problemi tecnici nel momento in cui si conserva il potere di firma delle due sorelle sui futuri rogiti riguardanti i terreni; se in futuro una delle due sorelle litigasse con qualche fratello o cognata potrebbe, per ripicca, bloccare ogni operazione; inoltre, non essendoci stato un atto notarile di suddivisione, le due sorelle sarebbero tenute ancora al pagamento dei tributi comunali riguardanti i terreni visto che, formalmente, sarebbero ancora proprietarie. Premesso che i terreni sono frutto di successione ereditaria e ne sono proprietari i soli fratelli, l'idea della scrittura privata nasce anche dalla considerazione che, facendo una permuta regolare dal notaio, nella proprietà dei terreni subentrerebbero anche i coniugi dei fratelli in regime di comunione dei beni, ampliando quindi la platea degli aventi titolo di proprietà. E' un pò ingarbugliata come faccenda [/QUOTE]
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