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Recupero somme erroneamente corrisposte in busta paga
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Testo
<blockquote data-quote="Ollj" data-source="post: 282136"><p>La situazione è complicata ed andrà sviscerata in questo modo:</p><p>- chi ha determinato l'errore? Non certo il dipendente, ergo piena responsabilità dell'apparato/amministrazione busta paga (soprattutto se l'errore non fosse facilmente riconoscibile dal lavoratore) e relativa sua attribuzione delle conseguenze;</p><p>- il dipendente in buona fede, se dovesse mai restituire la somma, lo farà <strong>senza suo danno alcuno</strong>; di conseguenza se lo stesso avesse già altri obblighi che incidono sul 1/5 dello stipendio, l'azienda dovrà "accontentarsi" di recuperare l'indebito in tempi più diluiti ed imputando a chi ha causato l'errore (proprio ufficio o professionista esterno) il risarcimento del danno patito.</p><p>- vi è Giurisprudenza del lavoro che non ritiene ammissibbile la ripetizione dell'indebito, ove la retribuzione maggiore sia sta corrisposta per un lungo tempo, ravvisando in ciò non un errore di fatto ma la tacita volontà del datore di premiare il dipendente; si deve infatti considerare come il dipendente, in buona fede, si sia affidato a tal somma.</p><p>- a conseguenza di ciò, pur prescrivendosi l'azione di ripetizione dell'indebito in 10 anni, di fatto l'Azienda recupererebbe solo le somme degli ultimi cinque anni, poichè solo entro tal termine la stessa potrebbe operare ai fini dell'annullamento del (tacita) volontà negoziale ex art.1442 Cc</p><p></p><p>Io fossi al suo posto:</p><p>- diffiderei l'Azienda dal recuperare automaticamente quanto richiesto dal 2007</p><p>- andrei dal Sindacato e mi farei adeguatamente tutelare (o troverei con l'Azienda, <strong>con reciproca soddisfazione</strong>, un accordo che non mi penalizzasse eccessivamente vista la mia buona fede e gli oneri personali in corso)</p><p>Saluti.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ollj, post: 282136"] La situazione è complicata ed andrà sviscerata in questo modo: - chi ha determinato l'errore? Non certo il dipendente, ergo piena responsabilità dell'apparato/amministrazione busta paga (soprattutto se l'errore non fosse facilmente riconoscibile dal lavoratore) e relativa sua attribuzione delle conseguenze; - il dipendente in buona fede, se dovesse mai restituire la somma, lo farà [B]senza suo danno alcuno[/B]; di conseguenza se lo stesso avesse già altri obblighi che incidono sul 1/5 dello stipendio, l'azienda dovrà "accontentarsi" di recuperare l'indebito in tempi più diluiti ed imputando a chi ha causato l'errore (proprio ufficio o professionista esterno) il risarcimento del danno patito. - vi è Giurisprudenza del lavoro che non ritiene ammissibbile la ripetizione dell'indebito, ove la retribuzione maggiore sia sta corrisposta per un lungo tempo, ravvisando in ciò non un errore di fatto ma la tacita volontà del datore di premiare il dipendente; si deve infatti considerare come il dipendente, in buona fede, si sia affidato a tal somma. - a conseguenza di ciò, pur prescrivendosi l'azione di ripetizione dell'indebito in 10 anni, di fatto l'Azienda recupererebbe solo le somme degli ultimi cinque anni, poichè solo entro tal termine la stessa potrebbe operare ai fini dell'annullamento del (tacita) volontà negoziale ex art.1442 Cc Io fossi al suo posto: - diffiderei l'Azienda dal recuperare automaticamente quanto richiesto dal 2007 - andrei dal Sindacato e mi farei adeguatamente tutelare (o troverei con l'Azienda, [B]con reciproca soddisfazione[/B], un accordo che non mi penalizzasse eccessivamente vista la mia buona fede e gli oneri personali in corso) Saluti. [/QUOTE]
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