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<blockquote data-quote="tonymar54" data-source="post: 315831" data-attributes="member: 53874"><p>Buongiorno a tutti del forum,</p><p>volevo fare alcune doverose precisazioni relativamente alla discussione in corso.</p><p>Il nostro condominio non ha avuto ancora l'agibilità e l'ultima variante presentata dall'impresa prima di fallire è stata rigettata.</p><p>Nel progetto e nella variante successiva a quanto ne so io, non era prevista la tombinatura del rio "significativo" che è stata eseguita dall'impresa senza alcuna autorizzazione con un tubo di cemento di circa diametro di circa 1 - 1,5 metri di diametro. Sopra al rio coperto, sono stati ricavati alcuni posti auto.</p><p>A valle del nostro condominio il rio e' comunque intubato nella proprietà confinante.</p><p>Il corso d'acqua è individuato come "significativo" dal Piano di Bacino Stralcio - Ambito regionale xx e sottoposto alla tutela del vincolo idrogeologico dalla provincia xxxxx.</p><p>Nella comunicazione del Comune ai condomini e da approfondimento dei tecnici del Condominio, e' dato per certo che si tratta di area demaniale presente entro i nostri confini.</p><p>La tombinatura abusiva e' stata realizzata circa 2- 3 anni prima della firma dei rogiti e l'area interessata confina con una strada trafficata e quindi ben visibile ai tecnici comunali che non potevano non sapere. Perchè non sono mai intervenuti nei confronti dell'impresa e/o dell'immobiliare committente ?.</p><p>Lo stesso dicasi per l'enorme terrazzamento realizzato con terre armate e non previsto nel progetto iniziale (il terrazzamento era previsto nella variante poi non approvata) ben visibile dal centro del paese anche ad un cieco.</p><p>Per quanto riguarda il primo legale del condominio, il suo parere era che l'abuso era stato compiuto dall'impresa su un bene demaniale per sua natura non trasferibile come proprietà al condominio e pertanto la pretesa del comune verso i condomini di ripristinare l'area, era da rigettare.</p><p>L'attuale legale ha invece pragmaticamente pontificato che se non mettiamo mano al portafogli, il comune non ci darà mai l'abitabilità.</p><p>E' la solita storia, le immobiliari / imprese sono responsabili degli abusi edilizi, gli enti pubblici sono ciechi e non rispondono mai per le loro mancanze e ci rimettono sempre gli incolpevoli acquirenti/cittadini.</p><p>In questo mio sfogo ci metto anche la magistratura , visto che prima di fallire tramite un legale avevamo chiesto che i beni dell'impresa fossero congelati, ma il giudice aveva rigettato la nostra richiesta affermando che l'impresa era solvibile, salvo poi fallire quanche mese dopo.</p><p>Sono a disposizionme per eventuali altri chiarimenti.</p><p>Ringraziando i membri del forum per l'attenzione, porgo cordiali saluti</p><p></p><p>Tonymar</p><p></p><p>-</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="tonymar54, post: 315831, member: 53874"] Buongiorno a tutti del forum, volevo fare alcune doverose precisazioni relativamente alla discussione in corso. Il nostro condominio non ha avuto ancora l'agibilità e l'ultima variante presentata dall'impresa prima di fallire è stata rigettata. Nel progetto e nella variante successiva a quanto ne so io, non era prevista la tombinatura del rio "significativo" che è stata eseguita dall'impresa senza alcuna autorizzazione con un tubo di cemento di circa diametro di circa 1 - 1,5 metri di diametro. Sopra al rio coperto, sono stati ricavati alcuni posti auto. A valle del nostro condominio il rio e' comunque intubato nella proprietà confinante. Il corso d'acqua è individuato come "significativo" dal Piano di Bacino Stralcio - Ambito regionale xx e sottoposto alla tutela del vincolo idrogeologico dalla provincia xxxxx. Nella comunicazione del Comune ai condomini e da approfondimento dei tecnici del Condominio, e' dato per certo che si tratta di area demaniale presente entro i nostri confini. La tombinatura abusiva e' stata realizzata circa 2- 3 anni prima della firma dei rogiti e l'area interessata confina con una strada trafficata e quindi ben visibile ai tecnici comunali che non potevano non sapere. Perchè non sono mai intervenuti nei confronti dell'impresa e/o dell'immobiliare committente ?. Lo stesso dicasi per l'enorme terrazzamento realizzato con terre armate e non previsto nel progetto iniziale (il terrazzamento era previsto nella variante poi non approvata) ben visibile dal centro del paese anche ad un cieco. Per quanto riguarda il primo legale del condominio, il suo parere era che l'abuso era stato compiuto dall'impresa su un bene demaniale per sua natura non trasferibile come proprietà al condominio e pertanto la pretesa del comune verso i condomini di ripristinare l'area, era da rigettare. L'attuale legale ha invece pragmaticamente pontificato che se non mettiamo mano al portafogli, il comune non ci darà mai l'abitabilità. E' la solita storia, le immobiliari / imprese sono responsabili degli abusi edilizi, gli enti pubblici sono ciechi e non rispondono mai per le loro mancanze e ci rimettono sempre gli incolpevoli acquirenti/cittadini. In questo mio sfogo ci metto anche la magistratura , visto che prima di fallire tramite un legale avevamo chiesto che i beni dell'impresa fossero congelati, ma il giudice aveva rigettato la nostra richiesta affermando che l'impresa era solvibile, salvo poi fallire quanche mese dopo. Sono a disposizionme per eventuali altri chiarimenti. Ringraziando i membri del forum per l'attenzione, porgo cordiali saluti Tonymar - [/QUOTE]
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