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<blockquote data-quote="tonymar54" data-source="post: 315900" data-attributes="member: 53874"><p>Buonasera,</p><p>non vorrei allargare la discussione a tutti i prolemi che ha il condominio in quanto si potrebbe scrivere un romanzo. Per quanto riguarda la messa in sicurezza del versante e la regimazione delle acque meteoriche non realizzato a regola d'arte, stiamo gia' provvedendo a spese nostre con un progetto approvato da tutti gli enti coinvolti (comune, regione e città metropolitana).</p><p>Il condominio e' stato realizzato nel 2003-2004 in Liguria da un'immobiliare molto nota e l'acquisto (sulla carta) come succede per le seconde case, è avvenuta versando un'anticipo all'ordine e con il pagamento di altre rate ad avanzamento lavori.</p><p>Le diverse unità abitative sono state completate 2 alla volta, mentre le opere esterne in comune a tutte le unità, (come scritto nel rogito) sarebbero state completate una volta terminata l'ultima unità abitativa.</p><p>Una volta terminate le prime palazzine, l'immobiliare ha invitato i futuri proprietari a pagare il saldo per congnare le chiavi ed entrare in possesso dei locali. Visto che avevamo gia' pagato il 60-70 % del totale, abbiamo accettato di versare il saldo per potere usufruire dell'appartamento subito in attesa dell'abitabilità.</p><p>La banca proposta dall'immobiliare che ha erogato i mutui a diversi condomini (ad un tasso vantaggioso), non ha preteso altre garanzie (se ricordo bene ) se non la dichiarazione dell'immobilare che l'unità abitativa in questione era stata completata. (poi le banche falliscono !).</p><p>Neanche il notaio ( bella razza mai responsabili di niente) di Milano ha sollevato problemi della vendita immobiliare in assenza del completamento delle opere esterne e in mancanza dell'abitabilità, anzi ci ha rassicurato sottolineando che nel rogito era scritto espressamente che l'Immobilare ( promittente venditrice ) avrebbe terminato le opere esterne mancanti e si impegnava ad ottenere l'agibilità ovviamente senza costi aggiunti.</p><p>Prima di acquistare l'appartamento, ero stato piu' volte all'ufficio tecnico del comune (il nome rimane riservato) ove e' sito il compesso residenziale e il Responsabile o meglio i responsabili chesi sono avvecendati , avevano rassicurato che non esistevano problemi con il committente. La licenza edilizia era regolare e che l'immobilare aveva presentato una variante che era in attesa di essere approvata .</p><p>Cosa potevamo fare di piu ?. La licenza edilizia era regolare, l'impresa era presente sul mercato da decenni e non risultavano pendenze a loro carico.</p><p></p><p>Per quanto riguarda il rio, è presente sulle carte catastali e la lunghezza che e' stata intubata dovrebbe essere di circa 50 metri . Il tubo e' stato posto a circa 1,5 metri dal piano terra mentre sopra il rio non non sono presenti opere tranne la strada asfaltata per accedere al condominio.</p><p>I tre posti auto di cui parlavo, non risultano a catasto sul rio, ma in un'area adiacente.</p><p>La copertura del rio penso sia stata decisa per permettere alle auto di manovrare per parcheggiare nei posti riservati e per accedere al complesso .</p><p>L'impresa aveva un geologo iscritto all'albo che ha firmato il progetto per quanto di sua competenza. Questo geologo, nella relazione del perito nominato dal tribunale quando avevamo intentato causa nei confronti dell'impresa, era stato anche ritenuto responsabile dei danni per una piccola percentule 8 % sul totale.</p><p>Cordiali saluti.</p><p>Tonymar.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="tonymar54, post: 315900, member: 53874"] Buonasera, non vorrei allargare la discussione a tutti i prolemi che ha il condominio in quanto si potrebbe scrivere un romanzo. Per quanto riguarda la messa in sicurezza del versante e la regimazione delle acque meteoriche non realizzato a regola d'arte, stiamo gia' provvedendo a spese nostre con un progetto approvato da tutti gli enti coinvolti (comune, regione e città metropolitana). Il condominio e' stato realizzato nel 2003-2004 in Liguria da un'immobiliare molto nota e l'acquisto (sulla carta) come succede per le seconde case, è avvenuta versando un'anticipo all'ordine e con il pagamento di altre rate ad avanzamento lavori. Le diverse unità abitative sono state completate 2 alla volta, mentre le opere esterne in comune a tutte le unità, (come scritto nel rogito) sarebbero state completate una volta terminata l'ultima unità abitativa. Una volta terminate le prime palazzine, l'immobiliare ha invitato i futuri proprietari a pagare il saldo per congnare le chiavi ed entrare in possesso dei locali. Visto che avevamo gia' pagato il 60-70 % del totale, abbiamo accettato di versare il saldo per potere usufruire dell'appartamento subito in attesa dell'abitabilità. La banca proposta dall'immobiliare che ha erogato i mutui a diversi condomini (ad un tasso vantaggioso), non ha preteso altre garanzie (se ricordo bene ) se non la dichiarazione dell'immobilare che l'unità abitativa in questione era stata completata. (poi le banche falliscono !). Neanche il notaio ( bella razza mai responsabili di niente) di Milano ha sollevato problemi della vendita immobiliare in assenza del completamento delle opere esterne e in mancanza dell'abitabilità, anzi ci ha rassicurato sottolineando che nel rogito era scritto espressamente che l'Immobilare ( promittente venditrice ) avrebbe terminato le opere esterne mancanti e si impegnava ad ottenere l'agibilità ovviamente senza costi aggiunti. Prima di acquistare l'appartamento, ero stato piu' volte all'ufficio tecnico del comune (il nome rimane riservato) ove e' sito il compesso residenziale e il Responsabile o meglio i responsabili chesi sono avvecendati , avevano rassicurato che non esistevano problemi con il committente. La licenza edilizia era regolare e che l'immobilare aveva presentato una variante che era in attesa di essere approvata . Cosa potevamo fare di piu ?. La licenza edilizia era regolare, l'impresa era presente sul mercato da decenni e non risultavano pendenze a loro carico. Per quanto riguarda il rio, è presente sulle carte catastali e la lunghezza che e' stata intubata dovrebbe essere di circa 50 metri . Il tubo e' stato posto a circa 1,5 metri dal piano terra mentre sopra il rio non non sono presenti opere tranne la strada asfaltata per accedere al condominio. I tre posti auto di cui parlavo, non risultano a catasto sul rio, ma in un'area adiacente. La copertura del rio penso sia stata decisa per permettere alle auto di manovrare per parcheggiare nei posti riservati e per accedere al complesso . L'impresa aveva un geologo iscritto all'albo che ha firmato il progetto per quanto di sua competenza. Questo geologo, nella relazione del perito nominato dal tribunale quando avevamo intentato causa nei confronti dell'impresa, era stato anche ritenuto responsabile dei danni per una piccola percentule 8 % sul totale. Cordiali saluti. Tonymar. [/QUOTE]
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