Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Nuova Discussione
Annunci
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi Messaggi Profilo
Ultime Attività
Iscritti
Visitatori online
Nuovi Messaggi Profilo
Cerca tra i Messaggi Profilo
? Aiuto
Faccine
Codici BB
Traguardi
Utilizzo dei Cookie
Termini e Condizioni d'uso del sito
Accedi
Registrati
Novità
Cerca
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Menu
Accedi
Registrati
Installa l'app
Installa
Proprietari di Immobili
Essere Proprietari Immobiliari
Revisione del catasto dei fabbricati
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure usare
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Rispondi alla discussione
Registrati in 30 Secondi
Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Testo
<blockquote data-quote="Daniele 78" data-source="post: 175106" data-attributes="member: 40390"><p>Purtroppo in Italia funziona così, comunque mi ripeto che forse sarebbe più logico nell'immediato (volendo conoscere i mq catastali) ricopiare i dati sulle visure "Ricevuta di avvenuto aggiornamento al catasto urbano" sulle visure ordinarie proprio facendo riferimento all'esempio in PDF che avevo postato tempo fa nel tuo thread "<strong><em>dai vani a i mq"</em>,</strong> ricordi?? almeno sai la rendita dei vani e mq catastali prima e dopo la riforma passando solo ai mq. Li avresti la risposta definitiva sull'innalzamento o meno delle rendite. Purtroppo la proprietà immobiliare, è ancora un polletto da spennare.</p><p>Se non fosse così ci sarebbe da chiedersi perché un alloggio inagibile (non abitabile) che non può fornire nessun reddito dove comunque pagare un imposta IMU al 50% (come seconda casa) e come mai c'è un aliquota ordinaria identica sulle seconde case sia che siano delle baracche in A/5 siano che siano degli A/8; ma qui entriamo in un discorso lungo e difficile.</p><p></p><p></p><p>Non sono neppure sicuro che serva, quello che serve è che quando il classamento di un immobile con finiture, vedute e superfici particolari, il Comune e l'ex Agenzia del Territorio mandino gli accertamenti per verificarle sul posto e se necessario cambiarle. In Italia funzionano poco e male i controlli, e si cerca di far passare mediaticamente il messaggio dell'equità come colpa della proprietà immobiliare in generale. Se fossero veramente capaci a fare il loro lavoro (e ne avrebbero pure i mezzi) basterebbe fare una verifica a campione e i risultati salterebbero agli occhi immediatamente. In Italia hanno fatto pure di più ,quando i controlli latitano hanno caricato i cittadini l'onere di fare i controlli. Vedere per esempio il caso dei coordinatori della sicurezza nei cantieri (che di fatto fanno un lavoro che dovrebbe ma non riesce a fare lo Spresal,La Direzione Provinciale del Lavoro, I vigili del Fuoco ecc.</p><p>Oppure l'onere a detta di uno dei decreti di Bersani del 06 di controllare il pagamento dell'IVA di fatto poi non attuato per l'impossibilità nel farlo.</p><p>Questa è la serietà italiana.</p><p></p><p>Altro se tra le tante caratteristiche degli immobili si vuol tener conto dell'anno di costruzione dell'immobile (ad esempio 90) nel 2014 avrà un parametro, che già nel 2015 dovrà essere modificato (essendo più vecchio di un anno) le rendite non dovrebbero essere più fisse ma variabili di anno in anno. C'è un altro problema le abitazioni già al 31/12/2010 erano ben 34.500.000 unità (esclusi i commerciali e industriali) e 22.000.000 le sole pertinenze (box ,posti auto, cantine) . Ora siamo nel 2014 ammesso anche che dal 2010 non si sia più realizzato neanche un'immobile (cosa per altro non vera) con 56.500.000 unità (22.000.000+34.500.000) con (valore di rendita variabile di anno in anno) mi devono anche spiegare come intendono risolvere il problema del calcolo della rendita che varia di anno in anno. Non sono capaci di controllare questi 56.000.000 e vogliono controllarne anche le variabili?? A me pare assurdo, lascio a voi le considerazioni del caso.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Daniele 78, post: 175106, member: 40390"] Purtroppo in Italia funziona così, comunque mi ripeto che forse sarebbe più logico nell'immediato (volendo conoscere i mq catastali) ricopiare i dati sulle visure "Ricevuta di avvenuto aggiornamento al catasto urbano" sulle visure ordinarie proprio facendo riferimento all'esempio in PDF che avevo postato tempo fa nel tuo thread "[B][I]dai vani a i mq"[/I],[/B] ricordi?? almeno sai la rendita dei vani e mq catastali prima e dopo la riforma passando solo ai mq. Li avresti la risposta definitiva sull'innalzamento o meno delle rendite. Purtroppo la proprietà immobiliare, è ancora un polletto da spennare. Se non fosse così ci sarebbe da chiedersi perché un alloggio inagibile (non abitabile) che non può fornire nessun reddito dove comunque pagare un imposta IMU al 50% (come seconda casa) e come mai c'è un aliquota ordinaria identica sulle seconde case sia che siano delle baracche in A/5 siano che siano degli A/8; ma qui entriamo in un discorso lungo e difficile. Non sono neppure sicuro che serva, quello che serve è che quando il classamento di un immobile con finiture, vedute e superfici particolari, il Comune e l'ex Agenzia del Territorio mandino gli accertamenti per verificarle sul posto e se necessario cambiarle. In Italia funzionano poco e male i controlli, e si cerca di far passare mediaticamente il messaggio dell'equità come colpa della proprietà immobiliare in generale. Se fossero veramente capaci a fare il loro lavoro (e ne avrebbero pure i mezzi) basterebbe fare una verifica a campione e i risultati salterebbero agli occhi immediatamente. In Italia hanno fatto pure di più ,quando i controlli latitano hanno caricato i cittadini l'onere di fare i controlli. Vedere per esempio il caso dei coordinatori della sicurezza nei cantieri (che di fatto fanno un lavoro che dovrebbe ma non riesce a fare lo Spresal,La Direzione Provinciale del Lavoro, I vigili del Fuoco ecc. Oppure l'onere a detta di uno dei decreti di Bersani del 06 di controllare il pagamento dell'IVA di fatto poi non attuato per l'impossibilità nel farlo. Questa è la serietà italiana. Altro se tra le tante caratteristiche degli immobili si vuol tener conto dell'anno di costruzione dell'immobile (ad esempio 90) nel 2014 avrà un parametro, che già nel 2015 dovrà essere modificato (essendo più vecchio di un anno) le rendite non dovrebbero essere più fisse ma variabili di anno in anno. C'è un altro problema le abitazioni già al 31/12/2010 erano ben 34.500.000 unità (esclusi i commerciali e industriali) e 22.000.000 le sole pertinenze (box ,posti auto, cantine) . Ora siamo nel 2014 ammesso anche che dal 2010 non si sia più realizzato neanche un'immobile (cosa per altro non vera) con 56.500.000 unità (22.000.000+34.500.000) con (valore di rendita variabile di anno in anno) mi devono anche spiegare come intendono risolvere il problema del calcolo della rendita che varia di anno in anno. Non sono capaci di controllare questi 56.000.000 e vogliono controllarne anche le variabili?? A me pare assurdo, lascio a voi le considerazioni del caso. [/QUOTE]
Riporta citazioni…
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Proprietari di Immobili
Essere Proprietari Immobiliari
Revisione del catasto dei fabbricati
Alto