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<blockquote data-quote="mapeit" data-source="post: 62110" data-attributes="member: 17237"><p>Oltre a quanto elencato correttamente nel post precedente, vorrei precisare che non è assolutamente vero che "il canone di affitto viene calcolato dal valore dell'immobile".</p><p>Piuttosto, visto che si tratta di un bar, potrà essere quantificato in relazione alla posizione, al passaggio, all'avviamento commerciale, all'ampiezza e alla qualità dei locali ecc., comunque sempre in regime di libera contrattazione. Se il proprietario è convinto di affittarlo a 1.000 Euro/mese è libero di chiederli.</p><p>Ricordo inoltre che per i locali commerciali, nel corso del contratto la rivalutazione ISTAT del canone (quindi la copertura dell'inflazione) viane attuata solo per il 75% in base alla Legge 392/78. </p><p>E' chiaro quindi che alla scadenza del contratto il proprietario cerchi di recuperare il valore del canone che percepisce, canone che, rispetto all'inizio, è come se fosse diminuito in termini di potere d'acquisto. </p><p>Per le spese condominiali capisco che si tratta di un ulteriore onere, ma normalmente queste per il proprietario costituiscono solo un "rimborso" dovuto, non un profitto. Pertanto non possono essere oggetto di trattativa né di valutazione arbitraria. Quelle a carico dell'inquilino sono definite per Legge.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="mapeit, post: 62110, member: 17237"] Oltre a quanto elencato correttamente nel post precedente, vorrei precisare che non è assolutamente vero che "il canone di affitto viene calcolato dal valore dell'immobile". Piuttosto, visto che si tratta di un bar, potrà essere quantificato in relazione alla posizione, al passaggio, all'avviamento commerciale, all'ampiezza e alla qualità dei locali ecc., comunque sempre in regime di libera contrattazione. Se il proprietario è convinto di affittarlo a 1.000 Euro/mese è libero di chiederli. Ricordo inoltre che per i locali commerciali, nel corso del contratto la rivalutazione ISTAT del canone (quindi la copertura dell'inflazione) viane attuata solo per il 75% in base alla Legge 392/78. E' chiaro quindi che alla scadenza del contratto il proprietario cerchi di recuperare il valore del canone che percepisce, canone che, rispetto all'inizio, è come se fosse diminuito in termini di potere d'acquisto. Per le spese condominiali capisco che si tratta di un ulteriore onere, ma normalmente queste per il proprietario costituiscono solo un "rimborso" dovuto, non un profitto. Pertanto non possono essere oggetto di trattativa né di valutazione arbitraria. Quelle a carico dell'inquilino sono definite per Legge. [/QUOTE]
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