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<blockquote data-quote="uva" data-source="post: 353788" data-attributes="member: 42040"><p>Si tratta quindi di un contratto di locazione transitorio, nel quale deve essere specificata l'esigenza di transitorietà di una delle parti (nel tuo caso del locatore).</p><p></p><p>Il contratto doveva essere stipulato in base a quanto previsto dall'Accordo Territoriale del Comune dove si trova l'immobile (Roma), calcolando il canone secondo i parametri stabiliti da quell'Accordo.</p><p></p><p>Se l'esigenza transitoria non è stata specificata nel contratto, esso è ricondotto automaticamente ad un contratto libero della durata di 4 anni + 4.</p><p></p><p>Altrimenti alla scadenza del contratto transitorio non occorre comunicare nulla all'Agenzia delle Entrate.</p><p></p><p>Volendo proseguire la locazione si può stipulare un contratto concordato 3 + 2 (oppure n anni + 2, come previsto dall'Accordo Territoriale di Roma) calcolando il canone secondo i parametri. </p><p>E' importante verificare se l'Accordo Territoriale ha recepito il D.M. 16/01/2017, nel qual caso se si tratta di un contratto non assistito (cioè sottoscritto tra le parti senza l'intervento dei sindacati) occorre l'attestazione di almeno un sindacato dei proprietari o degli inquilini. L'attestazione è indispensabile per godere delle agevolazioni fiscali (tassazione IRPEF o cedolare secca del reddito di locazione e aliquota IMU agevolata).</p><p></p><p>Invece stipulando un contratto 4 + 4 il canone può essere stabilito liberamente dalle parti e non occorre alcuna attestazione.</p><p></p><p>In entrambi i casi (contratto concordato e contratto libero) è possibile optare per la cedolare secca; ma è consigliabile verificarne la convenienza in base alla situazione fiscale del contribuente (reddito complessivo, eventuali oneri deducibili e detrazioni a cui ha diritto).</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="uva, post: 353788, member: 42040"] Si tratta quindi di un contratto di locazione transitorio, nel quale deve essere specificata l'esigenza di transitorietà di una delle parti (nel tuo caso del locatore). Il contratto doveva essere stipulato in base a quanto previsto dall'Accordo Territoriale del Comune dove si trova l'immobile (Roma), calcolando il canone secondo i parametri stabiliti da quell'Accordo. Se l'esigenza transitoria non è stata specificata nel contratto, esso è ricondotto automaticamente ad un contratto libero della durata di 4 anni + 4. Altrimenti alla scadenza del contratto transitorio non occorre comunicare nulla all'Agenzia delle Entrate. Volendo proseguire la locazione si può stipulare un contratto concordato 3 + 2 (oppure n anni + 2, come previsto dall'Accordo Territoriale di Roma) calcolando il canone secondo i parametri. E' importante verificare se l'Accordo Territoriale ha recepito il D.M. 16/01/2017, nel qual caso se si tratta di un contratto non assistito (cioè sottoscritto tra le parti senza l'intervento dei sindacati) occorre l'attestazione di almeno un sindacato dei proprietari o degli inquilini. L'attestazione è indispensabile per godere delle agevolazioni fiscali (tassazione IRPEF o cedolare secca del reddito di locazione e aliquota IMU agevolata). Invece stipulando un contratto 4 + 4 il canone può essere stabilito liberamente dalle parti e non occorre alcuna attestazione. In entrambi i casi (contratto concordato e contratto libero) è possibile optare per la cedolare secca; ma è consigliabile verificarne la convenienza in base alla situazione fiscale del contribuente (reddito complessivo, eventuali oneri deducibili e detrazioni a cui ha diritto). [/QUOTE]
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