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Ripartire le superfici in modo da ottenere due lotti regolari
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Testo
<blockquote data-quote="marcanto" data-source="post: 361230" data-attributes="member: 56188"><p>è la sola procedura possibile per gli intenti descritti.</p><p>certo che richiede dei costi preliminari che i proprietari devono affrontare, quali:</p><p>il preliminare frazionamento e le successive permute (reciproche) tra i due proprietari</p><p></p><p>Alla fine il tutto conduce. si, a 2 lotti autonomi, ma i 2 signori dovrebbe valutare se in questo caso il potenziale edilizio sia egualmente sfruttabile, distanze permettendo, rispetto alla soluzione precedente "<em>realizziate i fabbricati addossati sul confine comune</em>".</p><p>ossia valutare quale tra le due consente un migliore/maggiore utilizzo.</p><p></p><p></p><p>La parte finale (accordo tra le parti) sarebbe una soluzione che eviterebbe molti problemi (spesso non superabili) in merito alle distanze, in molti casi .</p><p>Ma ahimè, non tutti i comuni accettano accordi tra le parti in deroga agli strumenti urbanistici.</p><p>Accordi di tal natura sono accetti solamente se sono esplicitamente menzionati e richiamati nello stesso strumento urbanistico .......in caso contrario sarebbe difficile l'accettazione di accordi di simile natura da parte dell'organo comunale.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="marcanto, post: 361230, member: 56188"] è la sola procedura possibile per gli intenti descritti. certo che richiede dei costi preliminari che i proprietari devono affrontare, quali: il preliminare frazionamento e le successive permute (reciproche) tra i due proprietari Alla fine il tutto conduce. si, a 2 lotti autonomi, ma i 2 signori dovrebbe valutare se in questo caso il potenziale edilizio sia egualmente sfruttabile, distanze permettendo, rispetto alla soluzione precedente "[I]realizziate i fabbricati addossati sul confine comune[/I]". ossia valutare quale tra le due consente un migliore/maggiore utilizzo. La parte finale (accordo tra le parti) sarebbe una soluzione che eviterebbe molti problemi (spesso non superabili) in merito alle distanze, in molti casi . Ma ahimè, non tutti i comuni accettano accordi tra le parti in deroga agli strumenti urbanistici. Accordi di tal natura sono accetti solamente se sono esplicitamente menzionati e richiamati nello stesso strumento urbanistico .......in caso contrario sarebbe difficile l'accettazione di accordi di simile natura da parte dell'organo comunale. [/QUOTE]
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