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Testo
<blockquote data-quote="Gianco" data-source="post: 374351" data-attributes="member: 43421"><p>Inizialmente è importante premettere una condizione: l'accesso deve essere garantito solo ad un terreno agricolo: un'area edificabile, se la vuole la paga a libero mercato.</p><p>Poi, originariamente non esistono i terreni agricoli interclusi tranne che abbiano perso il diritto alla servitù di passaggio per non averla praticata per vent'anni consecutivi, nel senso che tra un transito e quello successivo non devono trascorrere più di 12 mesi.</p><p>Solitamente una proprietà di una certa estensione viene divisa con l'introduzione delle nuove dividenti sulla mappa catastale, dimenticando, o di inserire anche le fasce destinate al transito o di indicare l'ubicazione della servitù negli atti di trasferimento ed a carico di chi deve essere ubicata.</p><p>Nel caso si sia in presenza di un frazionamento, il "lotto intercluso" dovrà sempre passare in una servitù di passaggio a carico della proprietà o mappale che l'ha generato.</p><p>Se il terreno agricolo che avesse la necessità di trovare un accesso perché chi glielo dovrebbe garantire si rifiuta, è necessario rivolgersi all'autorità giudiziari che, avvalendosi di un CTU individuerà il percorso più breve e meno dannoso per il fondo servente. Ovviamente sarà determinato anche il costo per detta servitù.</p><p></p><p>In conservatoria si possono visionare gli atti pubblici e si possono ottenere le copie delle sole trascrizioni. Le copie degli atti le rilasciano, dietro pagamento i notai roganti o se non più operanti, l'archivio notarile</p><p></p><p>Passare in un terreno incolto non può costituire una servitù perché la fascia destinata al transito è sempre diversa in funzione della lavorazione e della piovosità che impone di trovare un passaggio in una zona meno fangosa.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Gianco, post: 374351, member: 43421"] Inizialmente è importante premettere una condizione: l'accesso deve essere garantito solo ad un terreno agricolo: un'area edificabile, se la vuole la paga a libero mercato. Poi, originariamente non esistono i terreni agricoli interclusi tranne che abbiano perso il diritto alla servitù di passaggio per non averla praticata per vent'anni consecutivi, nel senso che tra un transito e quello successivo non devono trascorrere più di 12 mesi. Solitamente una proprietà di una certa estensione viene divisa con l'introduzione delle nuove dividenti sulla mappa catastale, dimenticando, o di inserire anche le fasce destinate al transito o di indicare l'ubicazione della servitù negli atti di trasferimento ed a carico di chi deve essere ubicata. Nel caso si sia in presenza di un frazionamento, il "lotto intercluso" dovrà sempre passare in una servitù di passaggio a carico della proprietà o mappale che l'ha generato. Se il terreno agricolo che avesse la necessità di trovare un accesso perché chi glielo dovrebbe garantire si rifiuta, è necessario rivolgersi all'autorità giudiziari che, avvalendosi di un CTU individuerà il percorso più breve e meno dannoso per il fondo servente. Ovviamente sarà determinato anche il costo per detta servitù. In conservatoria si possono visionare gli atti pubblici e si possono ottenere le copie delle sole trascrizioni. Le copie degli atti le rilasciano, dietro pagamento i notai roganti o se non più operanti, l'archivio notarile Passare in un terreno incolto non può costituire una servitù perché la fascia destinata al transito è sempre diversa in funzione della lavorazione e della piovosità che impone di trovare un passaggio in una zona meno fangosa. [/QUOTE]
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