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<blockquote data-quote="Daniele 78" data-source="post: 145650" data-attributes="member: 40390"><p>Si e no, putroppo 8parlo non solo da tecnico ma anche da proprietario) l<u><strong>a certificazione è e rimane una stima delle trasmittanze e quindi dei consumi di un abitazione</strong></u>....<u><strong>diverso parlare di diagnosi energetica visto che per eseguirla correttamente hai bisogno di una fotocamera ad infrarossi (evidenzia i ponti termici e le dispersioni reali)</strong></u>. <u><strong>Con la certificazione al massimo (non potendo sapere la reale stratigrafia del muro fai un'ipotesi, legata al periodo di costruzione e al luogo, ma non ne hai la certezza assoluta che sia così)</strong></u>. <strong><u>Le trasmittanze specifiche dei materiali</u></strong> di cui si ipotizza la composizione però (le hai quando fai certificazioni e sono contenute in tutti i programmi di calcolo per la certificazione) sono prese direttamente dalle librerie UNI (sono affidabili).</p><p> </p><p><u><strong>In sostanza se vuoi sapere quanto REALMENTE devi fare una diagnosi dell'edificio</strong></u> anche perchè non tutti i muri dell'edificio disperdono alla stessa maniera e non tutte le finestre disperdono nello stesso modo. Molto dipende dalla posizione dell'edificio (latitudine e longitudine) e dal suo orientamento (Nord-Sud). questo solo per l'involucro.</p><p> </p><p>Il discorso cambia se la certificazione energetica viene fatta su un edificio dove si conoscono veramente i materiali (senza supposizioni) o dove con delle foto riesci ad avere ad esempio delle sezioni di muro.</p><p> </p><p></p><p> si però anche qui dipende...siamo passati ad avere indici incredibili di costruzioni anche ben sopra al 1/1,5 mc/mq per arrivare in zone (non tutte oper carità) dello 0,5...ciò a portato ad esempio che su un terreno di 300/400 (della classica villetta a schiera) ci fai un trilocale abbondante e nulla più...non ci arrivi con le cubature per altro</p><p> </p><p>Va bene il consumo di territorio, ok a norme più stringenti, però siamo passati dal fare pallazzi in aderenza alle vie in città, a fare case semplici (a parità di terreno dove prima ci facevi un palazzo) e cedendo la parte sulla strada ai comuni come parcheggi....quindi traddotto per fare la classica villetta dei sogni con queste normative ti devi prendere per forza almeno 2.000m² di terreno se no (vedi distanze dai confini) fatichi a farle stare. Questo è il dramma.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Daniele 78, post: 145650, member: 40390"] Si e no, putroppo 8parlo non solo da tecnico ma anche da proprietario) l[U][B]a certificazione è e rimane una stima delle trasmittanze e quindi dei consumi di un abitazione[/B][/U]....[U][B]diverso parlare di diagnosi energetica visto che per eseguirla correttamente hai bisogno di una fotocamera ad infrarossi (evidenzia i ponti termici e le dispersioni reali)[/B][/U]. [U][B]Con la certificazione al massimo (non potendo sapere la reale stratigrafia del muro fai un'ipotesi, legata al periodo di costruzione e al luogo, ma non ne hai la certezza assoluta che sia così)[/B][/U]. [B][U]Le trasmittanze specifiche dei materiali[/U][/B] di cui si ipotizza la composizione però (le hai quando fai certificazioni e sono contenute in tutti i programmi di calcolo per la certificazione) sono prese direttamente dalle librerie UNI (sono affidabili). [U][B]In sostanza se vuoi sapere quanto REALMENTE devi fare una diagnosi dell'edificio[/B][/U] anche perchè non tutti i muri dell'edificio disperdono alla stessa maniera e non tutte le finestre disperdono nello stesso modo. Molto dipende dalla posizione dell'edificio (latitudine e longitudine) e dal suo orientamento (Nord-Sud). questo solo per l'involucro. Il discorso cambia se la certificazione energetica viene fatta su un edificio dove si conoscono veramente i materiali (senza supposizioni) o dove con delle foto riesci ad avere ad esempio delle sezioni di muro. si però anche qui dipende...siamo passati ad avere indici incredibili di costruzioni anche ben sopra al 1/1,5 mc/mq per arrivare in zone (non tutte oper carità) dello 0,5...ciò a portato ad esempio che su un terreno di 300/400 (della classica villetta a schiera) ci fai un trilocale abbondante e nulla più...non ci arrivi con le cubature per altro Va bene il consumo di territorio, ok a norme più stringenti, però siamo passati dal fare pallazzi in aderenza alle vie in città, a fare case semplici (a parità di terreno dove prima ci facevi un palazzo) e cedendo la parte sulla strada ai comuni come parcheggi....quindi traddotto per fare la classica villetta dei sogni con queste normative ti devi prendere per forza almeno 2.000m² di terreno se no (vedi distanze dai confini) fatichi a farle stare. Questo è il dramma. [/QUOTE]
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