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Sostituzione caldaia a gasolio con caldaia a metano lasciando il vecchio impianto.
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Testo
<blockquote data-quote="Valerio Vegni" data-source="post: 201579" data-attributes="member: 39484"><p>Grazie per le specifiche molo esaustive.</p><p>Forse avrò saltato io qualche passaggio.</p><p>L'edificio è di unica proprietà familiare, senza condominio, ma soltanto il secondo piano è abitazione e occupata da famiglia. </p><p>Gli alloggi previsti erano quattro su quattro piani. Ma quelli realizzati solo due, appunto il primo ed il secondo piano. </p><p>Quindi: Il piano terra non avrà mai da recriminare in quanto negozio con accesso dalla strada. </p><p>Il primo piano è ufficio in affitto, e va a clima e se domani dovesse divenire abitazione avrà tutta l'autonomia di rendersi autonomo con caldaia singola. </p><p>Il secondo piano è di fatto abitazione e di fatto l'unico appartamento che ha sempre usufruito del riscaldamento, per cui essendo unica proprietà senza condominio non avrà problemi di autorizzazioni. </p><p>Il terzo piano non è finito quindi disabitato e non c'è un impianto vero ma solo i tubi che hanno raggiunto il piano, ma sono stati chiusi dall'origine e al momento l'acqua non di circola neanche. </p><p>Quindi per finire l'acqua circola solo dal piano terra al secondo.</p><p>Per cui il proprietario del secondo piano che la occupa stagionalmente e per un mese al massimo, essendo l'unico proprietario di tutto, potrà decidere in completa autonomia. Ma vuole fondare la sua scelta sulla convenienza economica.</p><p>Tenendo conto ed accettando anche degli sprechi visto lo scarso utilizzo stagionale, del riscaldamento con caldaia centralizzata a piano terra, ma che di fatto servirebbe solo lui, sempre che con questa scelta potesse appunto evitare di fare lavori in casa appunto come dicevi per i tubi di andatave ritorno. </p><p>Aveva fatto un ragionamento semplice: </p><p>ho un impianto centralizzato che serve solo me, è funzionate ed ha sempre funzionato, quindi se io sostituisco la fonte di calore nello stesso locale caldaia, continuerò ad utilizzarlo come prima ma risparmiero' anche se sprecassi gas, visto che finora quando l'ho utilizzato ho sprecato gasolio più costoso. </p><p>Con la sola obbligatoria installazione di un bollitore per acqua calda sanitaria al secondo piano.</p><p>Perciò era orientata su una caldaia per centralizzato di potenza maggiore ma soltanto per avere copertura nonostante gli eventuali sprechi viste le distanze da coprire.</p><p></p><p>Se invece gli fosse più facile, installerebbe una caldaietta singola a piano, staccandosi dai tubi centralizzati, senza aver arrecato né ora in futuro alcun danno a nessuno, vista la conformazione e l'occupazione attuale dell'edificio. Però, come hai detto te, dovrebbe realizzare dei tubi di andata e ritorno nel proprio appartamento, questo lavoro gli comporterà almeno la rottura di qualche pavimento con sostituzione e poi tracce nei muri von riparazioni, quindi una mini ristrutturazione. </p><p>Tenendo conto di tutto, gli costerebbe più sprecare o ristrutturare, sempre pensando a quanto verrà occupata questa casa stagionale. </p><p></p><p>Forse sembra un ragionamento contorto, ma prima di imbarcarsi in un progetto troppo dispendioso, il proprietario voleva avere un po' le idee chiare.</p><p></p><p>Grazie</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Valerio Vegni, post: 201579, member: 39484"] Grazie per le specifiche molo esaustive. Forse avrò saltato io qualche passaggio. L'edificio è di unica proprietà familiare, senza condominio, ma soltanto il secondo piano è abitazione e occupata da famiglia. Gli alloggi previsti erano quattro su quattro piani. Ma quelli realizzati solo due, appunto il primo ed il secondo piano. Quindi: Il piano terra non avrà mai da recriminare in quanto negozio con accesso dalla strada. Il primo piano è ufficio in affitto, e va a clima e se domani dovesse divenire abitazione avrà tutta l'autonomia di rendersi autonomo con caldaia singola. Il secondo piano è di fatto abitazione e di fatto l'unico appartamento che ha sempre usufruito del riscaldamento, per cui essendo unica proprietà senza condominio non avrà problemi di autorizzazioni. Il terzo piano non è finito quindi disabitato e non c'è un impianto vero ma solo i tubi che hanno raggiunto il piano, ma sono stati chiusi dall'origine e al momento l'acqua non di circola neanche. Quindi per finire l'acqua circola solo dal piano terra al secondo. Per cui il proprietario del secondo piano che la occupa stagionalmente e per un mese al massimo, essendo l'unico proprietario di tutto, potrà decidere in completa autonomia. Ma vuole fondare la sua scelta sulla convenienza economica. Tenendo conto ed accettando anche degli sprechi visto lo scarso utilizzo stagionale, del riscaldamento con caldaia centralizzata a piano terra, ma che di fatto servirebbe solo lui, sempre che con questa scelta potesse appunto evitare di fare lavori in casa appunto come dicevi per i tubi di andatave ritorno. Aveva fatto un ragionamento semplice: ho un impianto centralizzato che serve solo me, è funzionate ed ha sempre funzionato, quindi se io sostituisco la fonte di calore nello stesso locale caldaia, continuerò ad utilizzarlo come prima ma risparmiero' anche se sprecassi gas, visto che finora quando l'ho utilizzato ho sprecato gasolio più costoso. Con la sola obbligatoria installazione di un bollitore per acqua calda sanitaria al secondo piano. Perciò era orientata su una caldaia per centralizzato di potenza maggiore ma soltanto per avere copertura nonostante gli eventuali sprechi viste le distanze da coprire. Se invece gli fosse più facile, installerebbe una caldaietta singola a piano, staccandosi dai tubi centralizzati, senza aver arrecato né ora in futuro alcun danno a nessuno, vista la conformazione e l'occupazione attuale dell'edificio. Però, come hai detto te, dovrebbe realizzare dei tubi di andata e ritorno nel proprio appartamento, questo lavoro gli comporterà almeno la rottura di qualche pavimento con sostituzione e poi tracce nei muri von riparazioni, quindi una mini ristrutturazione. Tenendo conto di tutto, gli costerebbe più sprecare o ristrutturare, sempre pensando a quanto verrà occupata questa casa stagionale. Forse sembra un ragionamento contorto, ma prima di imbarcarsi in un progetto troppo dispendioso, il proprietario voleva avere un po' le idee chiare. Grazie [/QUOTE]
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