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Nuda Proprietà, Usufrutto e Comodato
Su previdenza e sanità c'è qualcosa che mi sfugge.
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<blockquote data-quote="Gagarin" data-source="post: 459201" data-attributes="member: 41999"><p>- <strong>PREVIDENZA</strong>: con la riforma Fornero la previdenza è diventata tutta di tipo contributivo e solo una piccola percentuale in riduzione progressiva di pensionati sta ancora andando in quiescenza con un pensione "mista". Ora, la domanda che mi pongo e pongo da tempo senza che nessuno sappia o voglia rispondermi è la seguente: per quale motivo i "post-Fornero", che avranno una pensione solo di tipo contributivo, sono obbligati a versare i contributi all'INPS, noto carrozzone che non si preoccuperà certamente di mettere a frutto i versamenti ricevuti per erogare una pensione più congrua [ce lo vedete l'impiegato o il dirigente INPS (che non riesce nemmeno a gestire il patrimonio immobiliare dell'Ente) che, ogni giorno, legge le quotazioni del Sole24Ore per decidere dove sia meglio investire i soldi dei contribuenti?], invece di permettere di versare gli stessi contributi ad un Fondo Previdenziale "Integrativo" (che non sarebbe più tale...) di sua scelta (naturalmente permanendo l'obbligo del versamento o all'INPS o ad un Fondo)? Il mio sospetto è che nessuno sollevi la questione, perchè altrimenti si scoprirebbe che i contributi versati all'INPS vengono stornati per fini non previdenziali e l'INPS cesserebbe di essere il Bancomat del governo.</p><p><strong>- SANITA'</strong>: il discorso è simile. Se i cittadini andassero a vedere (sito dell'Agenzia delle Entrate) quanta parte delle loro tasse versate annualmente vengono destinate ad una Sanità pubblica completamente inefficiente (tanto viene sempre finanziata, anche se non produce...), molti si accorgerebbero con rabbia che, con la stessa identica cifra (forse anche meno: con i circa 7.000,00 euro che io e mia moglie "doniamo" al SSN ci potremmo permettere un'ottima assicurazione privata e avanzerebbero anche degli euro...) potrebbero permettersi una Sanità privata o, comunque, a pagamento (cioè pagando cash anche eventuali servizi del SSN), eccellente e pronta a rispondere ai suoi bisogni. Perchè non si lasciano liberi i cittadini di versare i propri contributi assistenziali al SSN oppure di pagare cash le prestazioni di cui avessero bisogno? Si potrebbe rispondere, come per l'INPS, che si paga per "solidarietà" con chi, con le sue tasse, non paga neanche le prestazioni sanitarie di base (e, secondo Brambilla, supererebbero abbondantemente il 30% dei contribuenti non in povertà, cioè "versanti"): d'accordissimo, ma perchè io, che sovvenziono un servizio anche per altri, devo subìrne l'inefficienza e aggiungere al versato, senza praticamente poterni neanche detrarre integralmente, anche i pagamenti privati cui sono costretto a rivolgermi? Delle due l'una: o il SSN mi offre un servizio efficiente a fronte di quanto pago, oppure mi lascia destinare i miei soldi a chi mi fornisce un servizio efficiente, magari con una piccola tassazione "di solidarietà" per il SSN.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Gagarin, post: 459201, member: 41999"] - [B]PREVIDENZA[/B]: con la riforma Fornero la previdenza è diventata tutta di tipo contributivo e solo una piccola percentuale in riduzione progressiva di pensionati sta ancora andando in quiescenza con un pensione "mista". Ora, la domanda che mi pongo e pongo da tempo senza che nessuno sappia o voglia rispondermi è la seguente: per quale motivo i "post-Fornero", che avranno una pensione solo di tipo contributivo, sono obbligati a versare i contributi all'INPS, noto carrozzone che non si preoccuperà certamente di mettere a frutto i versamenti ricevuti per erogare una pensione più congrua [ce lo vedete l'impiegato o il dirigente INPS (che non riesce nemmeno a gestire il patrimonio immobiliare dell'Ente) che, ogni giorno, legge le quotazioni del Sole24Ore per decidere dove sia meglio investire i soldi dei contribuenti?], invece di permettere di versare gli stessi contributi ad un Fondo Previdenziale "Integrativo" (che non sarebbe più tale...) di sua scelta (naturalmente permanendo l'obbligo del versamento o all'INPS o ad un Fondo)? Il mio sospetto è che nessuno sollevi la questione, perchè altrimenti si scoprirebbe che i contributi versati all'INPS vengono stornati per fini non previdenziali e l'INPS cesserebbe di essere il Bancomat del governo. [B]- SANITA'[/B]: il discorso è simile. Se i cittadini andassero a vedere (sito dell'Agenzia delle Entrate) quanta parte delle loro tasse versate annualmente vengono destinate ad una Sanità pubblica completamente inefficiente (tanto viene sempre finanziata, anche se non produce...), molti si accorgerebbero con rabbia che, con la stessa identica cifra (forse anche meno: con i circa 7.000,00 euro che io e mia moglie "doniamo" al SSN ci potremmo permettere un'ottima assicurazione privata e avanzerebbero anche degli euro...) potrebbero permettersi una Sanità privata o, comunque, a pagamento (cioè pagando cash anche eventuali servizi del SSN), eccellente e pronta a rispondere ai suoi bisogni. Perchè non si lasciano liberi i cittadini di versare i propri contributi assistenziali al SSN oppure di pagare cash le prestazioni di cui avessero bisogno? Si potrebbe rispondere, come per l'INPS, che si paga per "solidarietà" con chi, con le sue tasse, non paga neanche le prestazioni sanitarie di base (e, secondo Brambilla, supererebbero abbondantemente il 30% dei contribuenti non in povertà, cioè "versanti"): d'accordissimo, ma perchè io, che sovvenziono un servizio anche per altri, devo subìrne l'inefficienza e aggiungere al versato, senza praticamente poterni neanche detrarre integralmente, anche i pagamenti privati cui sono costretto a rivolgermi? Delle due l'una: o il SSN mi offre un servizio efficiente a fronte di quanto pago, oppure mi lascia destinare i miei soldi a chi mi fornisce un servizio efficiente, magari con una piccola tassazione "di solidarietà" per il SSN. [/QUOTE]
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