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Nuda Proprietà, Usufrutto e Comodato
Su previdenza e sanità c'è qualcosa che mi sfugge.
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<blockquote data-quote="basty" data-source="post: 459275" data-attributes="member: 35382"><p>Alcuni giorni fa, lo spiegava molto chiaramente in uno dei vari talk show mattutini, la prof. Fornero al solito interlocutore che "prometteva" meravigliose sorti future per le pensioni dei giovani attuali.</p><p>E aggiungeva che il problema vero di oggi, è la bassa natalità, stipendi bassi dei nostri giovani, e le scarse opportunità di "buoni" lavori per i giovani preparati , che aritmeticamente non potranno garantire future pensioni sufficienti a nessuno. Non sono le riforme a fare i miracoli, se oggi i versamenti sono generati da altrettanto basse retribuzioni.</p><p>Più che di riforma delle pensioni, riteneva dovesse essere fatta una seria politica economica per rilanciare le attività economiche italiane (gli stipendi in Italia nelle ultime decadi sono cresciuti del 4%, mentre Germania e Spagna attorno al 40%)</p><p></p><p>Sicuro? Magari sono investimenti non particolarmente redditizi: ma cosa sono secondo te gli stabili di proprietà enti previdenziali? E conosci investimenti finanziari ad alta remunerazione e basso rischio?</p><p></p><p>Purtroppo non solo quelle dei commercianti. Quasi tutte le "casse" speciali, sono in deficit: ti ricordo solo per citarne qualcuna, quelle dei telefonici, dei giornalisti, e .... quella dei dirigenti industriali ex INPDAI</p><p></p><p>I conti non sono così facili: tanto per darti una idea ti faccio presente che per la sola assistenza <u>INTEGRATIVA</u> Fasi+Assidai (non soggetta a disdetta da parte degli enti) a copertura di due assistiti, la spesa è attorno a 4000÷4500.</p><p></p><p>Le assicurazioni sanitarie ordinarie, sono soggette a disdetta unilaterale se l'assistito diventa particolarmente "oneroso"</p><p></p><p>Qui stendiamo un velo pietoso: alla base non ci sono carenze di personale ecc: e le promesse di soluzione della DX e della SX sono puramente elettorali. E' soprattutto una questione di limitazione della spesa annuale.</p><p></p><p>Concluderei che ritorniamo al vecchio problema della qualità e revisione delle politiche di spesa. Certamente sia l'INPS sia il SSN sono carrozzoni che hanno imbarcato una pletora di dirigenti Sanitari ed Amministrativi di estrazione politica, e la gestione delle risorse non è certo improntata alla efficienza. Ma anche il contraltare privato, finalizzato solo agli utili ( e come dargli torto) porta a passare in secondo piano la "cura" dell'assistito.</p><p>Il prof. Tersilli è una metafora ancora attuale di quel mondo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="basty, post: 459275, member: 35382"] Alcuni giorni fa, lo spiegava molto chiaramente in uno dei vari talk show mattutini, la prof. Fornero al solito interlocutore che "prometteva" meravigliose sorti future per le pensioni dei giovani attuali. E aggiungeva che il problema vero di oggi, è la bassa natalità, stipendi bassi dei nostri giovani, e le scarse opportunità di "buoni" lavori per i giovani preparati , che aritmeticamente non potranno garantire future pensioni sufficienti a nessuno. Non sono le riforme a fare i miracoli, se oggi i versamenti sono generati da altrettanto basse retribuzioni. Più che di riforma delle pensioni, riteneva dovesse essere fatta una seria politica economica per rilanciare le attività economiche italiane (gli stipendi in Italia nelle ultime decadi sono cresciuti del 4%, mentre Germania e Spagna attorno al 40%) Sicuro? Magari sono investimenti non particolarmente redditizi: ma cosa sono secondo te gli stabili di proprietà enti previdenziali? E conosci investimenti finanziari ad alta remunerazione e basso rischio? Purtroppo non solo quelle dei commercianti. Quasi tutte le "casse" speciali, sono in deficit: ti ricordo solo per citarne qualcuna, quelle dei telefonici, dei giornalisti, e .... quella dei dirigenti industriali ex INPDAI I conti non sono così facili: tanto per darti una idea ti faccio presente che per la sola assistenza [U]INTEGRATIVA[/U] Fasi+Assidai (non soggetta a disdetta da parte degli enti) a copertura di due assistiti, la spesa è attorno a 4000÷4500. Le assicurazioni sanitarie ordinarie, sono soggette a disdetta unilaterale se l'assistito diventa particolarmente "oneroso" Qui stendiamo un velo pietoso: alla base non ci sono carenze di personale ecc: e le promesse di soluzione della DX e della SX sono puramente elettorali. E' soprattutto una questione di limitazione della spesa annuale. Concluderei che ritorniamo al vecchio problema della qualità e revisione delle politiche di spesa. Certamente sia l'INPS sia il SSN sono carrozzoni che hanno imbarcato una pletora di dirigenti Sanitari ed Amministrativi di estrazione politica, e la gestione delle risorse non è certo improntata alla efficienza. Ma anche il contraltare privato, finalizzato solo agli utili ( e come dargli torto) porta a passare in secondo piano la "cura" dell'assistito. Il prof. Tersilli è una metafora ancora attuale di quel mondo. [/QUOTE]
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