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Nuda Proprietà, Usufrutto e Comodato
Su previdenza e sanità c'è qualcosa che mi sfugge.
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Testo
<blockquote data-quote="Gagarin" data-source="post: 459280" data-attributes="member: 41999"><p>La Fornero te la raccomando. Resta, comunque, il fatto inconfutabile che il sistema contributivo esclude la solidarietà (<em><span style="font-size: 9px">ma la Fornero & C, si guardano bene dal dirlo!</span></em>), che, da oltre 10 anni a questa parte, i soldi di chi versa i contributi INPS vengono stornati verso altri lidi [<em><span style="font-size: 9px">solo in parte servono per pagare le pensioni miste attuali, la cui parte retributiva andrebbe finanziata con la fiscalità generale e non coi soldi dei lavoratori attuali, che, invece, andrebbero conservati in una gestione riservata ad hoc (come per i Fondi privati, perché, se, teoricamente, l'INPS fallisse, i soldi versati ci sarebbero sempre, più o meno rivalutati, mentre, col sistema attuale, sparirebbero) e messi a frutto</span></em>], che vengono rivalutati in misura fissa molto, ma molto meno rispetto ad un Fondo Pensione e che, infine, queste persone prenderanno una pensione il cui importo è basato solo sui contributi versati da loro (<em><span style="font-size: 9px">e non da quelli che lavoreranno quando loro andranno in pensione, perché anch'essi contribuiranno solo per la propria pensione e non per quella altrui</span></em>) e scarsamente rivalutati. Ma, in ogni caso, resta la considerazione generale: se il sistema attuale è contributivo, come in effetti è, il cittadino, pur obbligato ad una copertura previdenziale, dovrebbe essere libero di scegliere sia a chi versare i propri contributi, sia anche il momento di andare in pensione, senza alcun limite di età ed in base ai contributi fino a quell'ora versati. Fornero & C. cercano di confondere le idee, parlando di solidarietà e miscelando l'immiscelabile: il sistema retributivo comporta la solidarietà, quello contributivo no.</p><p></p><p>L'INPS non investe assolutamente (<em><span style="font-size: 9px">come scrivevo, ce lo vedi il dirigente che ogni mattina legge le quotazioni di borsa e orienta gli investimenti dei tuoi soldi?</span></em>), ma, anche ammettendo, come dici, che gli investimenti non sono "particolarmente redditizi", solo questo fatto porta un danno al contribuente.</p><p>Per quanto riguarda gli stabili di cui scrivi, penso che non ti sia mai capitato di vedere in TV i servizi (<em><span style="font-size: 9px">sono stati numerosi, sia su RAI, sia su Mediaset: forse su internet qualcosa trovi</span></em>) su come viene tenuto e non mantenuto il patrimonio immobiliare INPS: i dirigenti non sanno neanche esattamente quali e quante sono le proprietà, che, per lo più, anche per questo motivo, giacciono in stato di totale abbandono o sono occupate da abusivi; quelle messe a reddito (<em><span style="font-size: 9px">si fa per dire</span></em>) spesso rendono meno delle spese che l'INPS sostiene per il loro mantenimento; nonostante l'immenso patrimonio immobiliare, per lo più in malora, inoltre, l'INPS paga fior di affitti per i suoi uffici e, pare, stia cercando altri locali da affittare per tale scopo nelle diverse regioni (sic!). Stendiamo un velo pietoso.</p><p></p><p>Vero. Ma, a sentire Brambilla, che non è l'ultimo arrivato, il lato previdenziale dell'INPS non starebbe, comunque, in deficit marcato.</p><p></p><p>Appunto quello che scrivevo.</p><p></p><p>Vero, ma non tutte e, vista la situazione, molte stanno togliendo tale clausola. Inoltre l'onerosità dev'essere giustificata.</p><p></p><p>Ma, dati i tanti soldi che pago (<em><span style="font-size: 9px">e che paghi anche tu</span></em>), è troppo pretendere quell'efficienza, che, addirittura con meno esborso, otterrei dal privato? Ma se il tuo parrucchiere ti fa un lavoraccio a caro prezzo, continua ad andar da lui e pagarlo?</p><p>Inoltre, lasciando liberi i cittadini che possono, di farsi un'assicurazione sanitaria privata (<em><span style="font-size: 9px">sempre lasciando, magari, il contributo di solidarietà</span></em>) non pensi che il SSN sarebbe un pò più incentivato ad efficientarsi e, magari, a diventare più concorrenziale?</p><p></p><p>Il dott. Tersilli, in massima parte è superato e, in ogni caso si riferiva alla sola medicina territoriale (i cosiddetti MMG) e ad una sanità privata ormai molto più evoluta (<em><span style="font-size: 9px">ovviamente, qualche eccezione ci sarà sempre, ma il MinSalute dovrebbe vigilare, cosa che non fa</span></em>). Oggi la sanità privata, anche convenzionata, è molto più efficiente ed incentivante di quella pubblica sotto tutti i punti di vista: macchinari ed attrezzature sempre all'avanguardia (<em><span style="font-size: 9px">mentre quelli del SSN, per lo più sono vecchi e obsoleti, se non fermi per guasti tecnici che nessuno ripara</span></em>), strutture moderne e funzionali, medici preparati e, in genere, anche ben pagati (<em><span style="font-size: 9px">che disertano i concorsi pubblici o, addirittura fuggono dagli ospedali, che non riescono neanche a coprire i posti messi negli scarsi concorsi</span></em>).</p><p>Ma, come ripeto, sui servizi "offerti" dal SSN ci sarebbe molto da dire ed esula da questo forum.</p><p>Hai letto lo spezzone di articolo che ho postato (#4)? Nel prosieguo diceva che stanno approntando dei "tavoli tecnici" per studiare il fenomeno e correggerlo: ma non si capisce cosa ci sia da studiare, visto che si tratta di semplice inadempienza contrattuale da sanzionare duramente, dopo averne individuato i responsabili... Eppoi hai mai sentito parlare del PNGLA o del PRGLA, cioè del Piano Nazionale (o Regionale) per la Gestione delle Liste d'Attesa? Leggilo pure, è molto istruttivo: ogni 3 anni viene certificato il fallimento di quello del triennio precedente e ne viene fatto uno nuovo, sempre pieno di paroloni e di buoni propositi, che, puntualmente fallisce miseramente e nessuno se ne cura o pensa a correggerne le cause. Ma di cosa stiamo parlando?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Gagarin, post: 459280, member: 41999"] La Fornero te la raccomando. Resta, comunque, il fatto inconfutabile che il sistema contributivo esclude la solidarietà ([I][SIZE=1]ma la Fornero & C, si guardano bene dal dirlo![/SIZE][/I]), che, da oltre 10 anni a questa parte, i soldi di chi versa i contributi INPS vengono stornati verso altri lidi [[I][SIZE=1]solo in parte servono per pagare le pensioni miste attuali, la cui parte retributiva andrebbe finanziata con la fiscalità generale e non coi soldi dei lavoratori attuali, che, invece, andrebbero conservati in una gestione riservata ad hoc (come per i Fondi privati, perché, se, teoricamente, l'INPS fallisse, i soldi versati ci sarebbero sempre, più o meno rivalutati, mentre, col sistema attuale, sparirebbero) e messi a frutto[/SIZE][/I]], che vengono rivalutati in misura fissa molto, ma molto meno rispetto ad un Fondo Pensione e che, infine, queste persone prenderanno una pensione il cui importo è basato solo sui contributi versati da loro ([I][SIZE=1]e non da quelli che lavoreranno quando loro andranno in pensione, perché anch'essi contribuiranno solo per la propria pensione e non per quella altrui[/SIZE][/I]) e scarsamente rivalutati. Ma, in ogni caso, resta la considerazione generale: se il sistema attuale è contributivo, come in effetti è, il cittadino, pur obbligato ad una copertura previdenziale, dovrebbe essere libero di scegliere sia a chi versare i propri contributi, sia anche il momento di andare in pensione, senza alcun limite di età ed in base ai contributi fino a quell'ora versati. Fornero & C. cercano di confondere le idee, parlando di solidarietà e miscelando l'immiscelabile: il sistema retributivo comporta la solidarietà, quello contributivo no. L'INPS non investe assolutamente ([I][SIZE=1]come scrivevo, ce lo vedi il dirigente che ogni mattina legge le quotazioni di borsa e orienta gli investimenti dei tuoi soldi?[/SIZE][/I]), ma, anche ammettendo, come dici, che gli investimenti non sono "particolarmente redditizi", solo questo fatto porta un danno al contribuente. Per quanto riguarda gli stabili di cui scrivi, penso che non ti sia mai capitato di vedere in TV i servizi ([I][SIZE=1]sono stati numerosi, sia su RAI, sia su Mediaset: forse su internet qualcosa trovi[/SIZE][/I]) su come viene tenuto e non mantenuto il patrimonio immobiliare INPS: i dirigenti non sanno neanche esattamente quali e quante sono le proprietà, che, per lo più, anche per questo motivo, giacciono in stato di totale abbandono o sono occupate da abusivi; quelle messe a reddito ([I][SIZE=1]si fa per dire[/SIZE][/I]) spesso rendono meno delle spese che l'INPS sostiene per il loro mantenimento; nonostante l'immenso patrimonio immobiliare, per lo più in malora, inoltre, l'INPS paga fior di affitti per i suoi uffici e, pare, stia cercando altri locali da affittare per tale scopo nelle diverse regioni (sic!). Stendiamo un velo pietoso. Vero. Ma, a sentire Brambilla, che non è l'ultimo arrivato, il lato previdenziale dell'INPS non starebbe, comunque, in deficit marcato. Appunto quello che scrivevo. Vero, ma non tutte e, vista la situazione, molte stanno togliendo tale clausola. Inoltre l'onerosità dev'essere giustificata. Ma, dati i tanti soldi che pago ([I][SIZE=1]e che paghi anche tu[/SIZE][/I]), è troppo pretendere quell'efficienza, che, addirittura con meno esborso, otterrei dal privato? Ma se il tuo parrucchiere ti fa un lavoraccio a caro prezzo, continua ad andar da lui e pagarlo? Inoltre, lasciando liberi i cittadini che possono, di farsi un'assicurazione sanitaria privata ([I][SIZE=1]sempre lasciando, magari, il contributo di solidarietà[/SIZE][/I]) non pensi che il SSN sarebbe un pò più incentivato ad efficientarsi e, magari, a diventare più concorrenziale? Il dott. Tersilli, in massima parte è superato e, in ogni caso si riferiva alla sola medicina territoriale (i cosiddetti MMG) e ad una sanità privata ormai molto più evoluta ([I][SIZE=1]ovviamente, qualche eccezione ci sarà sempre, ma il MinSalute dovrebbe vigilare, cosa che non fa[/SIZE][/I]). Oggi la sanità privata, anche convenzionata, è molto più efficiente ed incentivante di quella pubblica sotto tutti i punti di vista: macchinari ed attrezzature sempre all'avanguardia ([I][SIZE=1]mentre quelli del SSN, per lo più sono vecchi e obsoleti, se non fermi per guasti tecnici che nessuno ripara[/SIZE][/I]), strutture moderne e funzionali, medici preparati e, in genere, anche ben pagati ([I][SIZE=1]che disertano i concorsi pubblici o, addirittura fuggono dagli ospedali, che non riescono neanche a coprire i posti messi negli scarsi concorsi[/SIZE][/I]). Ma, come ripeto, sui servizi "offerti" dal SSN ci sarebbe molto da dire ed esula da questo forum. Hai letto lo spezzone di articolo che ho postato (#4)? Nel prosieguo diceva che stanno approntando dei "tavoli tecnici" per studiare il fenomeno e correggerlo: ma non si capisce cosa ci sia da studiare, visto che si tratta di semplice inadempienza contrattuale da sanzionare duramente, dopo averne individuato i responsabili... Eppoi hai mai sentito parlare del PNGLA o del PRGLA, cioè del Piano Nazionale (o Regionale) per la Gestione delle Liste d'Attesa? Leggilo pure, è molto istruttivo: ogni 3 anni viene certificato il fallimento di quello del triennio precedente e ne viene fatto uno nuovo, sempre pieno di paroloni e di buoni propositi, che, puntualmente fallisce miseramente e nessuno se ne cura o pensa a correggerne le cause. Ma di cosa stiamo parlando? [/QUOTE]
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