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Successione, Eredità, Donazione e Famiglia
Successione di una quota di appartamento da zio...
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<blockquote data-quote="Burt" data-source="post: 94125" data-attributes="member: 38739"><p>Salve a tutti. Mi chiamo Alberto e sono nuovo. Mi sto interessando delle problematiche connesse alla successione di quote di un appartamento - materia di cui sono profano - per un fatto che riguarda la mia famiglia, in particolare mia madre e suo fratello, mio zio, mancato di recente. La situazione:</p><p> </p><p>mio zio abitava a Bari ed era stato sposato con Francesca, defunta nel 2007, la quale aveva una sorella, Emma, morta nel 2006. Francesca e mio zio non hanno avuto figli, mentre Emma ne ha avuti due. L’appartamento in cui abitava lo zio era, originariamente, di proprietà del papà di Francesca. Il papà, morendo, ne aveva suddiviso le quote in parti uguali tra Francesca ed Emma, quindi 50% all’una e 50% all’altra.</p><p></p><p>Morta Emma nel 2006, la sua intera quota (50% del valore dell’appartamento) è passata direttamente ai figli (un maschio e una femmina). Morta Francesca, la metà del suo 50% è passato ai figli di Emma, mentre l’altro 50% è stato assegnato allo zio. </p><p></p><p>Il figlio maschio di Francesca, con il quale sono entrato in contatto per capire la situazione, mi ha detto di aver lasciato la sua parte di quota alla sorella, che quindi è “proprietaria” del 75% del valore dell’appartamento, mentre allo zio ne è rimasto il 25%.</p><p>Preciso che, da quanto raccontatomi dal figlio di Emma, Maria aveva fatto un contratto di comodato a mio zio, contratto che risulterebbe registrato.</p><p>C'è un altro fattore. Negli ultimi anni, lo zio si era legato sentimentalmente a una signora che, però, non viveva fisicamente in casa con lui. Ho pensato che magari lo zio avesse fatto un testamento a suo favore, ma finora – anche se è passata solo una settimana - non risulta ce ne sia uno.</p><p>Fin qui, lo scenario. </p><p>Ora, da un punto di vista giuridico, materia in cui non sono esperto, come si configurano situazioni come queste? Mia madre è erede legittima a tutti gli effetti e le spetta il 25% che è stato di mio zio? E, se sì, quali sono le azioni concrete da intraprendere per aprire una successione?</p><p>Il figlio di Francesca, che ha tenuto a sottolineare che, comunque, la parte interessata è la sorella, mi ha detto che – secondo lui - è ancora prematuro aprire da parte di mia madre una pratica di successione perché, se saltasse fuori un testamento, perderebbe soldi inutilmente. Ma il testamento, finora, non c’è. Meglio aspettare? Ma quanto?</p><p>Ma poniamo il caso che non salti fuori alcuni testamento e che, quindi, si confermi la situazione attuale: 75% alla figlia di Francesca e 25% allo zio. Le domande, allora sono:</p><p>1) Che cosa succede? Quali sono i possibli scenari? </p><p>2) Mia madre (che tra l’altro non è in condizioni di salute buone, anzi) dovrebbe aprire una pratica di successione, magari con beneficio di inventario (per valutare che non ci siamo magari debiti da parte di mio zio e, in caso affermativo, poter rinunciare alla quota)?</p><p>3) Se sì, dove si fanno pratiche di questo genere? Inoltre, potrebbe farlo da Milano o sarebbe meglio andare a Bari? </p><p>Inoltre, alcune cose mi sorprendono un po’:</p><p> </p><p>1) Se la diretta interessata è la figlia, perché mi ha contattato il figlio? Non sarebbe più logico che si parlasse con lei?</p><p>2) Alla mia domanda su quale sia il valore dell’appartamento, il figlio mi ha detto che ancora non lo sanno perché un perito deve fare una stima. Mi sembra strano non lo sappiano.</p><p>3) Sicuramente - ma non ne ho avuto conferma - un avvocato a Bari sta lavorando alla cosa. Non è diritto di mia madre poterlo contattare? E non sarebbe opportuno, da parte nostra, incaricare un perito per far fare una valutazione del valore dell'appartamento?</p><p>Non bramiamo questa parte di quota, ma vorremmo almeno non essere fregati. Desideriamo ciò che è giusto. </p><p>Scusatemi, forse ho scritto troppo, ma non sono ancora esperto di forum e, non conoscendo nessun professionista nel campo, suggerimenti.</p><p>Vi ringrazio moltissimo,</p><p> </p><p> Alberto</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Burt, post: 94125, member: 38739"] Salve a tutti. Mi chiamo Alberto e sono nuovo. Mi sto interessando delle problematiche connesse alla successione di quote di un appartamento - materia di cui sono profano - per un fatto che riguarda la mia famiglia, in particolare mia madre e suo fratello, mio zio, mancato di recente. La situazione: mio zio abitava a Bari ed era stato sposato con Francesca, defunta nel 2007, la quale aveva una sorella, Emma, morta nel 2006. Francesca e mio zio non hanno avuto figli, mentre Emma ne ha avuti due. L’appartamento in cui abitava lo zio era, originariamente, di proprietà del papà di Francesca. Il papà, morendo, ne aveva suddiviso le quote in parti uguali tra Francesca ed Emma, quindi 50% all’una e 50% all’altra. Morta Emma nel 2006, la sua intera quota (50% del valore dell’appartamento) è passata direttamente ai figli (un maschio e una femmina). Morta Francesca, la metà del suo 50% è passato ai figli di Emma, mentre l’altro 50% è stato assegnato allo zio. Il figlio maschio di Francesca, con il quale sono entrato in contatto per capire la situazione, mi ha detto di aver lasciato la sua parte di quota alla sorella, che quindi è “proprietaria” del 75% del valore dell’appartamento, mentre allo zio ne è rimasto il 25%. Preciso che, da quanto raccontatomi dal figlio di Emma, Maria aveva fatto un contratto di comodato a mio zio, contratto che risulterebbe registrato. C'è un altro fattore. Negli ultimi anni, lo zio si era legato sentimentalmente a una signora che, però, non viveva fisicamente in casa con lui. Ho pensato che magari lo zio avesse fatto un testamento a suo favore, ma finora – anche se è passata solo una settimana - non risulta ce ne sia uno. Fin qui, lo scenario. Ora, da un punto di vista giuridico, materia in cui non sono esperto, come si configurano situazioni come queste? Mia madre è erede legittima a tutti gli effetti e le spetta il 25% che è stato di mio zio? E, se sì, quali sono le azioni concrete da intraprendere per aprire una successione? Il figlio di Francesca, che ha tenuto a sottolineare che, comunque, la parte interessata è la sorella, mi ha detto che – secondo lui - è ancora prematuro aprire da parte di mia madre una pratica di successione perché, se saltasse fuori un testamento, perderebbe soldi inutilmente. Ma il testamento, finora, non c’è. Meglio aspettare? Ma quanto? Ma poniamo il caso che non salti fuori alcuni testamento e che, quindi, si confermi la situazione attuale: 75% alla figlia di Francesca e 25% allo zio. Le domande, allora sono: 1) Che cosa succede? Quali sono i possibli scenari? 2) Mia madre (che tra l’altro non è in condizioni di salute buone, anzi) dovrebbe aprire una pratica di successione, magari con beneficio di inventario (per valutare che non ci siamo magari debiti da parte di mio zio e, in caso affermativo, poter rinunciare alla quota)? 3) Se sì, dove si fanno pratiche di questo genere? Inoltre, potrebbe farlo da Milano o sarebbe meglio andare a Bari? Inoltre, alcune cose mi sorprendono un po’: 1) Se la diretta interessata è la figlia, perché mi ha contattato il figlio? Non sarebbe più logico che si parlasse con lei? 2) Alla mia domanda su quale sia il valore dell’appartamento, il figlio mi ha detto che ancora non lo sanno perché un perito deve fare una stima. Mi sembra strano non lo sappiano. 3) Sicuramente - ma non ne ho avuto conferma - un avvocato a Bari sta lavorando alla cosa. Non è diritto di mia madre poterlo contattare? E non sarebbe opportuno, da parte nostra, incaricare un perito per far fare una valutazione del valore dell'appartamento? Non bramiamo questa parte di quota, ma vorremmo almeno non essere fregati. Desideriamo ciò che è giusto. Scusatemi, forse ho scritto troppo, ma non sono ancora esperto di forum e, non conoscendo nessun professionista nel campo, suggerimenti. Vi ringrazio moltissimo, Alberto [/QUOTE]
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