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<blockquote data-quote="Luigi Criscuolo" data-source="post: 242122" data-attributes="member: 15764"><p>questa è una tua opinione soggettiva.</p><p>Caro quiproquo il tuo nick name, che mi piace per originalità e per tutto quello che significa, mi induce a pensare che a volte ti metti a difendere posizioni indifendibili.</p><p>Tutti noi nella nostra vita si è: utenti, pazienti e clienti; a volte si possono avere delle combinazioni miste del tipo utente/cliente (settore della fornitura di acqua/luce/gas/telefonia e trasporti) o del tipo paziente/cliente (settore odontotecnico e della medicina e chirurgia privata) o del tipo utente/paziente (settore della medicina e chirurgia pubblica). Se analizzi la tua esistenza ti accorgerai di essere stato per la stragrande maggioranza della tua vita un cliente.</p><p>Chi è il cliente: è colui che a fronte di uno stato di necessità, si rivolge ad un terzo per risolvere il proprio bisogno.</p><p>Quindi quando vai a fare la spesa sei un cliente; quando vai a comperare un frigorifero/automobile/iphone sei un cliente; quando chiami l'idraulico/elettricista/gasista sei un cliente; quando devi fare dei lavori di progettazione/costruzione o ristrutturazione della tua casa sei un cliente; quando ti devi difendere da qualcuno che ce l'ha con te, oppure quando devi puntare i piedi per difendere i tuoi interessi sei un cliente.</p><p>IL cliente sceglie a chi rivolgersi per risolvere il proprio stato di necessità, se non gli va bene lo cambia subito o in corso dell'incarico; se però in qualità di cliente/committente, impone al libero professionista il proprio pensiero, o la propria strategia, non può lamentarsi poi dei risultati ottenuti.</p><p>Non mi risulta che gli avvocati vadano in giro (come le "signorine") in cerca di opportunità lavorative, o adeschino clienti per strada o attraverso inserzioni sui giornali.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Luigi Criscuolo, post: 242122, member: 15764"] questa è una tua opinione soggettiva. Caro quiproquo il tuo nick name, che mi piace per originalità e per tutto quello che significa, mi induce a pensare che a volte ti metti a difendere posizioni indifendibili. Tutti noi nella nostra vita si è: utenti, pazienti e clienti; a volte si possono avere delle combinazioni miste del tipo utente/cliente (settore della fornitura di acqua/luce/gas/telefonia e trasporti) o del tipo paziente/cliente (settore odontotecnico e della medicina e chirurgia privata) o del tipo utente/paziente (settore della medicina e chirurgia pubblica). Se analizzi la tua esistenza ti accorgerai di essere stato per la stragrande maggioranza della tua vita un cliente. Chi è il cliente: è colui che a fronte di uno stato di necessità, si rivolge ad un terzo per risolvere il proprio bisogno. Quindi quando vai a fare la spesa sei un cliente; quando vai a comperare un frigorifero/automobile/iphone sei un cliente; quando chiami l'idraulico/elettricista/gasista sei un cliente; quando devi fare dei lavori di progettazione/costruzione o ristrutturazione della tua casa sei un cliente; quando ti devi difendere da qualcuno che ce l'ha con te, oppure quando devi puntare i piedi per difendere i tuoi interessi sei un cliente. IL cliente sceglie a chi rivolgersi per risolvere il proprio stato di necessità, se non gli va bene lo cambia subito o in corso dell'incarico; se però in qualità di cliente/committente, impone al libero professionista il proprio pensiero, o la propria strategia, non può lamentarsi poi dei risultati ottenuti. Non mi risulta che gli avvocati vadano in giro (come le "signorine") in cerca di opportunità lavorative, o adeschino clienti per strada o attraverso inserzioni sui giornali. [/QUOTE]
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