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Testo
<blockquote data-quote="paolo_80" data-source="post: 338792" data-attributes="member: 54660"><p>Buongiorno a tutti.</p><p>Mio padre possiede un immobile abusivo dal 1980 composto da 4 appartamenti. Esso non e' condonabile poiche' ne il Comune ne mio padre trova piu' la pratica istituita nel 1985 e che conteneva il versamneto della prima rata dell'oblazione.</p><p>A parte questo, parlando con il nostro geometra, ci e' stato detto che nel momento in cui ci dovra' essere la successione dell'immobile e in mancanza di testamento l'immobile essendo abusivo andrebbe spartito secondo quote indivise. Cioe' non sarebbe possibile assegnare a ciascun erede una parte definita dell'immobile (cioe' un singolo appartamento suddiviso bonariamente tra il coniuge e i tre figli).</p><p>Il notaio, sostiene il geometra, non potrebbe fare il rogito perche' manca la concessione edilizia che deve essere menzionata.</p><p>L'alternativa secondo il tecnico sarebbe quella di far fare un testamento e dividere cosi' le proprieta'.</p><p>In questo testamento i figli sarebbero nudi proprietari e il coniuge usufruttuario.</p><p>In questo modo si eviterebbe l'esborso per una seconda successione .</p><p>E' vero cio' che dice il geometra?</p><p>Io sapevo che essendo la successione NON un atto tra vivi poteva essa prevedere una divisione dell'immobile abusivo in parti precise e definite. </p><p>Almeno cosi' recita la 47/85.</p><p>Grazie a tutti.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="paolo_80, post: 338792, member: 54660"] Buongiorno a tutti. Mio padre possiede un immobile abusivo dal 1980 composto da 4 appartamenti. Esso non e' condonabile poiche' ne il Comune ne mio padre trova piu' la pratica istituita nel 1985 e che conteneva il versamneto della prima rata dell'oblazione. A parte questo, parlando con il nostro geometra, ci e' stato detto che nel momento in cui ci dovra' essere la successione dell'immobile e in mancanza di testamento l'immobile essendo abusivo andrebbe spartito secondo quote indivise. Cioe' non sarebbe possibile assegnare a ciascun erede una parte definita dell'immobile (cioe' un singolo appartamento suddiviso bonariamente tra il coniuge e i tre figli). Il notaio, sostiene il geometra, non potrebbe fare il rogito perche' manca la concessione edilizia che deve essere menzionata. L'alternativa secondo il tecnico sarebbe quella di far fare un testamento e dividere cosi' le proprieta'. In questo testamento i figli sarebbero nudi proprietari e il coniuge usufruttuario. In questo modo si eviterebbe l'esborso per una seconda successione . E' vero cio' che dice il geometra? Io sapevo che essendo la successione NON un atto tra vivi poteva essa prevedere una divisione dell'immobile abusivo in parti precise e definite. Almeno cosi' recita la 47/85. Grazie a tutti. [/QUOTE]
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