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<blockquote data-quote="JERRY48" data-source="post: 98941"><p><strong>cogito...ergo sum</strong></p><p></p><p>Ti ringrazio Legio, con il tuo disaccordo mi hai permesso di ritornare ai banchi di scuola, prima del classico e poi di Scienze Politiche e ripassare un pò quel poco<img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/slight_smile.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":)" title="Lieve sorriso :)" data-shortname=":)" />?<img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/slight_smile.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":)" title="Lieve sorriso :)" data-shortname=":)" /> che avevo appreso. </p><p>Potresti aver ragione, perchè la filosofia è la scienza più interpretabile soggettivamente, ci sono varie correnti di pensiero; c'è la filosofia antica e quella moderna, che non ha mai potuto screditare quella antica come è vero che la stessa è non è oro colato.</p><p>Dove c'è un "pensiero" c'è anche un'idea, cioè "un'entità viva e reale": non solo non può esistere pensiero senza idee, ma il nostro stesso "essere" si identifica con quel che pensiamo.</p><p>Ma in quel che pensiamo ci può essere il "dubbio".</p><p>Quindi nessun grado di "forma o conoscenza" si può sottrarre al dubbio. Si può e e si deve dubitare non solo delle conoscenze "sensibili" ma anche di quelle "matematiche". In tal modo il dubbio si estende ad ogni cosa e diventa "universale". Ma proprio nel carattere radicale del dubbio si presenta <u>una prima certezza.</u></p><p>Io posso ammettere di "ingannarmi" o di "essere ingannato" in tutti i modi possibili; ma per fare ciò<u> io debbo</u>, perlomeno, <u>esistere</u>. Cioè essere <u>qualcosa</u> e non <u>nulla</u>.</p><p>La proposizione<strong> io esisto</strong> è dunque la sola assolutamente vera, perchè il dubbio stesso lo riconferma: <strong>può dubitare solo chi esiste</strong>.</p><p><u>Se dubito, vuol dire che penso; e se penso, allora esisto</u>.</p><p><strong>Cogito...ergo sum, penso dunque sono</strong>.</p><p><strong>E non sum, ergo cogito</strong>.</p><p></p><p>Per cui propendo per Cartesio<img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/symbols/heartbeat.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":amore:" title="Love :amore:" data-shortname=":amore:" /> </p><p></p><p> lupo-umberto-2.jpg</p><p></p><p> <span style="font-size: 18px">civis illegales</span><img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/money_mouth.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":soldi:" title="Soldi :soldi:" data-shortname=":soldi:" /><img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/money_mouth.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":soldi:" title="Soldi :soldi:" data-shortname=":soldi:" /></p><p></p><p>E noi a <strong>filsofeggiare<img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/rage.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":rabbia:" title="Rabbia :rabbia:" data-shortname=":rabbia:" /></strong></p><p>saluti</p><p>JERRY48</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="JERRY48, post: 98941"] [B]cogito...ergo sum[/B] Ti ringrazio Legio, con il tuo disaccordo mi hai permesso di ritornare ai banchi di scuola, prima del classico e poi di Scienze Politiche e ripassare un pò quel poco(:?:) che avevo appreso. Potresti aver ragione, perchè la filosofia è la scienza più interpretabile soggettivamente, ci sono varie correnti di pensiero; c'è la filosofia antica e quella moderna, che non ha mai potuto screditare quella antica come è vero che la stessa è non è oro colato. Dove c'è un "pensiero" c'è anche un'idea, cioè "un'entità viva e reale": non solo non può esistere pensiero senza idee, ma il nostro stesso "essere" si identifica con quel che pensiamo. Ma in quel che pensiamo ci può essere il "dubbio". Quindi nessun grado di "forma o conoscenza" si può sottrarre al dubbio. Si può e e si deve dubitare non solo delle conoscenze "sensibili" ma anche di quelle "matematiche". In tal modo il dubbio si estende ad ogni cosa e diventa "universale". Ma proprio nel carattere radicale del dubbio si presenta [U]una prima certezza.[/U] Io posso ammettere di "ingannarmi" o di "essere ingannato" in tutti i modi possibili; ma per fare ciò[U] io debbo[/U], perlomeno, [U]esistere[/U]. Cioè essere [U]qualcosa[/U] e non [U]nulla[/U]. La proposizione[B] io esisto[/B] è dunque la sola assolutamente vera, perchè il dubbio stesso lo riconferma: [B]può dubitare solo chi esiste[/B]. [U]Se dubito, vuol dire che penso; e se penso, allora esisto[/U]. [B]Cogito...ergo sum, penso dunque sono[/B]. [B]E non sum, ergo cogito[/B]. Per cui propendo per Cartesio:cuore: lupo-umberto-2.jpg [SIZE=5]civis illegales[/SIZE]:soldi::soldi: E noi a [B]filsofeggiare:evil:[/B] saluti JERRY48 [/QUOTE]
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