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<blockquote data-quote="Legionauro" data-source="post: 98952" data-attributes="member: 38884"><p>Ah! caro Jerry48, che dire? "<em>dubium est sal intelligentibus</em>", se il mio scarso latino non m'inganna...</p><p>Ripeto: stimo molto le teorie di Des Cartes ma sei così convinto che, particolarmente di questi tempi, "dove c'è un pensiero c'è anche un'idea" ? e che questa sia "viva e reale" ?</p><p></p><p>Mi sto convincendo (ooops! mi stanno convincendo...<img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/neutral_face.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":basito:" title="Basito :basito:" data-shortname=":basito:" />) che il pensiero senza idee esiste eccome, lo constatiamo tutti i giorni (anche Lupo Umberto docet...con Mortadella e Monti-pyton), e che il nostro (in senso lato) stesso essere non solo non s'identifica più con quel che pensiamo ma che spesso gli soccombe! <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/frowning2.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":triste:" title="Triste :triste:" data-shortname=":triste:" /> E' triste !!!</p><p></p><p>Ecco perchè (lo trovi nel mio profilo, ci credo...) mi convinco sempre più che non possiamo assolutamente mai perdere di vista la centralità dell'Uomo in un progetto divino (quale si voglia prendere a considerazione); da questo non può scaturire che un'unica <u><em>indubitabile</em></u> affermazione:</p><p></p><p>"<u><strong><em>La Verità vi renderà Liberi</em></strong></u>"</p><p></p><p>La reale dimensione del male, spesso, non è percepita da tutti, nemmeno da quelli che vivono in mezzo a quel vortice, e chissà per quanto tempo ci sarà chi non vorrà credere che ciò sia possibile (purtroppo gli esempi tragici non mancano nella storia: i tedeschi non sapevano (?) cosa il nazismo facesse ad Ebrei e Polacchi; i Pogrom sovetici tuttora negati o sottaciuti da troppi, anche da chi abita "in collina"; i leghisti che dicono Bossi non sapeva; i margherutellini che non pensavano <non per confrontarli ma il movente è simile> o non credevano...), ognuno con la sua verità.</p><p></p><p><strong><em>Verità e Libertà </em></strong>sono strettamente lagate tra di loro e deve essere la prima a fondare la seconda e non il contrario; difatti, se la Libertà cessa di essere collegata con la Verità e comincia a rendere la Verità dipendente da sè, quindi pone <u><em>indubitabilmente</em></u> le premesse logiche di conseguenze morali dannose, le cui dimensioni sono a volte incalcolabili.</p><p></p><p>Ecco perchè <strong>la Libertà</strong> <em><strong>è una proprietà della Volontà che si realizza per mezzo della Verità </strong></em>e viene data <strong>all'Uomo come compito da realizzare: Non c'è Libertà, quindi, senza Verità ! </strong></p><p>La Libertà (non quella di scappare col malloppo, ovviamente...), in sintesi, viene data all'Uomo da Dio <em><u>come dono e come compito, al tempo stesso, da realizzare</u></em>.</p><p></p><p>E' quanto si ritrova nel Sistema aristotelico delle Virtù, a volte sottovalutato, seppur ripreso, ad esempio, nel Medioevo da un personaggio del calibro di S. Tommaso e alcuni anni fa anche da Giovanni Paolo II°; non è un sistema astratto e aprioristico, poichè il grande Aristotele parte <u><em>dall'esperienza del soggetto morale, l'Uomo. <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/symbols/heartbeat.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":amore:" title="Love :amore:" data-shortname=":amore:" /></em></u></p><p><u><em></em></u></p><p><u><em></em></u>Ecco anche perchè il dubbio è come il sale, un po' da gusto alla vita, troppo la annichilisce !</p><p></p><p>Ecco anche perchè, a tutt'oggi, mi sento un uomo Libero. <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/sunglasses.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":fico:" title="Fico :fico:" data-shortname=":fico:" /> </p><p></p><p>Ma non vorrei fosse troppo per una semplice tazzina di caffè.....</p><p>Ciao Jerry48, sempre con simpatia<img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/wink.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=";)" title="Occhiolino ;)" data-shortname=";)" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Legionauro, post: 98952, member: 38884"] Ah! caro Jerry48, che dire? "[I]dubium est sal intelligentibus[/I]", se il mio scarso latino non m'inganna... Ripeto: stimo molto le teorie di Des Cartes ma sei così convinto che, particolarmente di questi tempi, "dove c'è un pensiero c'è anche un'idea" ? e che questa sia "viva e reale" ? Mi sto convincendo (ooops! mi stanno convincendo...:|) che il pensiero senza idee esiste eccome, lo constatiamo tutti i giorni (anche Lupo Umberto docet...con Mortadella e Monti-pyton), e che il nostro (in senso lato) stesso essere non solo non s'identifica più con quel che pensiamo ma che spesso gli soccombe! :cry: E' triste !!! Ecco perchè (lo trovi nel mio profilo, ci credo...) mi convinco sempre più che non possiamo assolutamente mai perdere di vista la centralità dell'Uomo in un progetto divino (quale si voglia prendere a considerazione); da questo non può scaturire che un'unica [U][I]indubitabile[/I][/U] affermazione: "[U][B][I]La Verità vi renderà Liberi[/I][/B][/U]" La reale dimensione del male, spesso, non è percepita da tutti, nemmeno da quelli che vivono in mezzo a quel vortice, e chissà per quanto tempo ci sarà chi non vorrà credere che ciò sia possibile (purtroppo gli esempi tragici non mancano nella storia: i tedeschi non sapevano (?) cosa il nazismo facesse ad Ebrei e Polacchi; i Pogrom sovetici tuttora negati o sottaciuti da troppi, anche da chi abita "in collina"; i leghisti che dicono Bossi non sapeva; i margherutellini che non pensavano <non per confrontarli ma il movente è simile> o non credevano...), ognuno con la sua verità. [B][I]Verità e Libertà [/I][/B]sono strettamente lagate tra di loro e deve essere la prima a fondare la seconda e non il contrario; difatti, se la Libertà cessa di essere collegata con la Verità e comincia a rendere la Verità dipendente da sè, quindi pone [U][I]indubitabilmente[/I][/U] le premesse logiche di conseguenze morali dannose, le cui dimensioni sono a volte incalcolabili. Ecco perchè [B]la Libertà[/B] [I][B]è una proprietà della Volontà che si realizza per mezzo della Verità [/B][/I]e viene data [B]all'Uomo come compito da realizzare: Non c'è Libertà, quindi, senza Verità ! [/B] La Libertà (non quella di scappare col malloppo, ovviamente...), in sintesi, viene data all'Uomo da Dio [I][U]come dono e come compito, al tempo stesso, da realizzare[/U][/I]. E' quanto si ritrova nel Sistema aristotelico delle Virtù, a volte sottovalutato, seppur ripreso, ad esempio, nel Medioevo da un personaggio del calibro di S. Tommaso e alcuni anni fa anche da Giovanni Paolo II°; non è un sistema astratto e aprioristico, poichè il grande Aristotele parte [U][I]dall'esperienza del soggetto morale, l'Uomo. :cuore: [/I][/U]Ecco anche perchè il dubbio è come il sale, un po' da gusto alla vita, troppo la annichilisce ! Ecco anche perchè, a tutt'oggi, mi sento un uomo Libero. 8-) Ma non vorrei fosse troppo per una semplice tazzina di caffè..... Ciao Jerry48, sempre con simpatia;-) [/QUOTE]
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