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Testamento /prescrizione impugnazione testamento
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Testo
<blockquote data-quote="Luigi Criscuolo" data-source="post: 220482" data-attributes="member: 15764"><p>se permetti al momento dei lavori lei non era erede universale perché la madre non era ancora morta: anzi,sembra che anche quest'ultima abbia usufruito per qualche anno dei benefici dei lavori fatti dalla figlia.</p><p>Per quanto concerne la confusione tra nullità e riduzione dell'eredità, se vai a vedere quello che sempre scrivo a proposito delle disposizioni testamentarie, sopratutto nel caso di testamento olografo, io ho sempre sostenuto che il testante è libero di scrivere liberamente il proprio testamento, spetta poi agli eredi il rispettare o meno le volontà del de cuius. Tanto è vero che gli stessi notai, a fronte di testamenti che ledono ampiamente le quote legittime, non entrano nel merito delle volontà e pubblicano il testamento. Sono le parti lese che si devono attivare per vedere riconosciuti i loro diritti.</p><p>Per quanto riguarda il termine "erede universale", se permetti, per me significa avere tutto il complesso di beni che costituiscono il patrimonio ereditario; poi, per qualcuno, uno può essere ugualmente "erede universale" perché eredita il 100% della quota disponibile, ma parte dell'eredità l'ha dovuta mollare ai legittimari che ne hanno fatto richiesta.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Luigi Criscuolo, post: 220482, member: 15764"] se permetti al momento dei lavori lei non era erede universale perché la madre non era ancora morta: anzi,sembra che anche quest'ultima abbia usufruito per qualche anno dei benefici dei lavori fatti dalla figlia. Per quanto concerne la confusione tra nullità e riduzione dell'eredità, se vai a vedere quello che sempre scrivo a proposito delle disposizioni testamentarie, sopratutto nel caso di testamento olografo, io ho sempre sostenuto che il testante è libero di scrivere liberamente il proprio testamento, spetta poi agli eredi il rispettare o meno le volontà del de cuius. Tanto è vero che gli stessi notai, a fronte di testamenti che ledono ampiamente le quote legittime, non entrano nel merito delle volontà e pubblicano il testamento. Sono le parti lese che si devono attivare per vedere riconosciuti i loro diritti. Per quanto riguarda il termine "erede universale", se permetti, per me significa avere tutto il complesso di beni che costituiscono il patrimonio ereditario; poi, per qualcuno, uno può essere ugualmente "erede universale" perché eredita il 100% della quota disponibile, ma parte dell'eredità l'ha dovuta mollare ai legittimari che ne hanno fatto richiesta. [/QUOTE]
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