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Successione, Eredità, Donazione e Famiglia
Testamento /prescrizione impugnazione testamento
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Testo
<blockquote data-quote="Luigi Criscuolo" data-source="post: 220947" data-attributes="member: 15764"><p>Scritto così sembra una impresa a cui rinunciare.</p><p>Bisogna vedere cosa ha scritto la testante: se ha scritto di voler beneficiare solamente la figlia siccome in questo caso ci sono anche i due figli, che sono legittimari, questi hanno diritto alla loro quota legittima del valore della proprietà della madre sulla casa, che se non mi sbaglio era di 6/9 del valore dell'immobile. Stando a quello che ha scritto Tifany la madre è morta povera in canna (anche se in vita aveva elargito 50 mila euro come dote al figlio più piccolo e poi gliene aveva prestati altri 50 mila, oltre aver dato una dote (non quantificata) anche al figlio più grande). Come ho avuto modo già di scrivere in un intervento precedente la quota disponibile da destinare a chiunque è 1/3 di 6/9 mentre 2/3 di 6/9 rappresentano la quota di proprietà riservata in parti uguali ai figli.</p><p>Quindi ciascuno dei due figli maschi, esibendo la copia del testamento che li esclude completamente dalla successione, e portando la copia del certificato giacente presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari per quanto riguarda il frazionamento della proprietà, accompagnati dal certificato di morte della madre, si dovranno rigolgere al giudice per avere riconosciuta la loro parte di legittima e far correggere la successione testamentaria secondo il c.c. . Non è necessario che reclamino ad esempio 35.673,24 € di quota legittima: la successione consente di avere frazioni di proprietà indivise.</p><p>Sarà caso mai Tifany che a questo punto chiederà la riduzione facendo inglobare le somme che la madre ha elergito ai figli maschi quando questa era ancora in vita.</p><p>In ogni caso prevedo che chi si fregherà le mani davanti a questo caso saranno gli avvocati.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Luigi Criscuolo, post: 220947, member: 15764"] Scritto così sembra una impresa a cui rinunciare. Bisogna vedere cosa ha scritto la testante: se ha scritto di voler beneficiare solamente la figlia siccome in questo caso ci sono anche i due figli, che sono legittimari, questi hanno diritto alla loro quota legittima del valore della proprietà della madre sulla casa, che se non mi sbaglio era di 6/9 del valore dell'immobile. Stando a quello che ha scritto Tifany la madre è morta povera in canna (anche se in vita aveva elargito 50 mila euro come dote al figlio più piccolo e poi gliene aveva prestati altri 50 mila, oltre aver dato una dote (non quantificata) anche al figlio più grande). Come ho avuto modo già di scrivere in un intervento precedente la quota disponibile da destinare a chiunque è 1/3 di 6/9 mentre 2/3 di 6/9 rappresentano la quota di proprietà riservata in parti uguali ai figli. Quindi ciascuno dei due figli maschi, esibendo la copia del testamento che li esclude completamente dalla successione, e portando la copia del certificato giacente presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari per quanto riguarda il frazionamento della proprietà, accompagnati dal certificato di morte della madre, si dovranno rigolgere al giudice per avere riconosciuta la loro parte di legittima e far correggere la successione testamentaria secondo il c.c. . Non è necessario che reclamino ad esempio 35.673,24 € di quota legittima: la successione consente di avere frazioni di proprietà indivise. Sarà caso mai Tifany che a questo punto chiederà la riduzione facendo inglobare le somme che la madre ha elergito ai figli maschi quando questa era ancora in vita. In ogni caso prevedo che chi si fregherà le mani davanti a questo caso saranno gli avvocati. [/QUOTE]
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