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<blockquote data-quote="Gianco" data-source="post: 185467" data-attributes="member: 43421"><p>Non capisco l'esistenza di due testamenti dei quali uno solamente è stato aperto e reso pubblico. E' certamente importante l'affermazione in esso contenuta che asserisce che le due figlie sono state soddisfatte nelle loro spettanze con gli atti delle due abitazioni. Come è importante l'affermazione relativa alla volontà futura per il nipote, figlio di figlia premorta. E' necessario aspettare la pubblicazione dell'ultimo testamento per conoscerne il contenuto e la regolarità legale. Certamente quest'ultimo deve rispettare la quota di legittima spettante al nipote. Stranamente le zie stimano in soli € 10.000 il valore della quota di un terzo spettante al nipote che no può essere liquidato per decisione unilaterale. Poiché non si è mai parlato della quota di un terzo della disponibilità, salvo che non se ne parli esplicitamente negli atti stipulati con le zie. Il mio parere è che occorrerà stimare i tre fabbricati, tenere conto dei costi e degli introiti per poter quantificare la quota di legittima spettante al nipote. Infine si potrà calcolare la quota da assegnare a quest'ultimo, compensando con moneta contante la differenza fra le tre quote.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Gianco, post: 185467, member: 43421"] Non capisco l'esistenza di due testamenti dei quali uno solamente è stato aperto e reso pubblico. E' certamente importante l'affermazione in esso contenuta che asserisce che le due figlie sono state soddisfatte nelle loro spettanze con gli atti delle due abitazioni. Come è importante l'affermazione relativa alla volontà futura per il nipote, figlio di figlia premorta. E' necessario aspettare la pubblicazione dell'ultimo testamento per conoscerne il contenuto e la regolarità legale. Certamente quest'ultimo deve rispettare la quota di legittima spettante al nipote. Stranamente le zie stimano in soli € 10.000 il valore della quota di un terzo spettante al nipote che no può essere liquidato per decisione unilaterale. Poiché non si è mai parlato della quota di un terzo della disponibilità, salvo che non se ne parli esplicitamente negli atti stipulati con le zie. Il mio parere è che occorrerà stimare i tre fabbricati, tenere conto dei costi e degli introiti per poter quantificare la quota di legittima spettante al nipote. Infine si potrà calcolare la quota da assegnare a quest'ultimo, compensando con moneta contante la differenza fra le tre quote. [/QUOTE]
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