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<blockquote data-quote="mapeit" data-source="post: 95684" data-attributes="member: 17237"><p>L'Agenzia delle Entrate non entra nel merito della tipologia di contratto che redigi, si limita a registrarlo in base agli importi che dichiari.</p><p>Non rientra nei loro compiti entrare nel merito del tipo di accordo tra due privati.</p><p>Il problema non è "fiscale" e non sta nella dichiarazione dei redditi se tu dichiari quanto incassi e quanto hai dichiarato in fase di registrazione.</p><p>Il problema è "legale", ovvero è che il contratto, in base alla Legge 431/98 e al D.M. 30/12/2002, non è valido come "uso transitorio", ma è di fatto ricondotto "ex lege" a un normale contratto 4 + 4 se in esso non vi è specificato espressamente il motivo della necessità di transitorietà del rapporto (motivo che va riconfermato tra le parti prima della scadenza) e se esso non è redatto secondo gli schemi previsti dagli accordi territoriali o, in mancanza di essi, dagli allegati al D.M. di cui sopra.</p><p>Pertanto le inquiline potrebbero pretendere di rimanere nei locali anche dopo la scadenza del contratto, rivolgendosi a un legale o direttamente a un giudice.</p><p>Figuriamoci se per la zona di Milano non esistono accordi territoriali per la redazione di contratti ad uso transitorio o per studenti o a canone agevolato.</p><p>Eccolo qui (mancano gli allegati però...).</p><p><a href="http://www.unioneinquilini.it/public/doc/Milano.pdf" target="_blank">http://www.unioneinquilini.it/public/doc/Milano.pdf</a></p><p>Invece di rivolgerti al Comune, dove di queste cose non sanno nulla, rivolgiti ad un'associazione di proprietari immobiliari o di inquilini (UPPI, Confedilizia, SUNIA, UnioneInquilini ecc.)</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="mapeit, post: 95684, member: 17237"] L'Agenzia delle Entrate non entra nel merito della tipologia di contratto che redigi, si limita a registrarlo in base agli importi che dichiari. Non rientra nei loro compiti entrare nel merito del tipo di accordo tra due privati. Il problema non è "fiscale" e non sta nella dichiarazione dei redditi se tu dichiari quanto incassi e quanto hai dichiarato in fase di registrazione. Il problema è "legale", ovvero è che il contratto, in base alla Legge 431/98 e al D.M. 30/12/2002, non è valido come "uso transitorio", ma è di fatto ricondotto "ex lege" a un normale contratto 4 + 4 se in esso non vi è specificato espressamente il motivo della necessità di transitorietà del rapporto (motivo che va riconfermato tra le parti prima della scadenza) e se esso non è redatto secondo gli schemi previsti dagli accordi territoriali o, in mancanza di essi, dagli allegati al D.M. di cui sopra. Pertanto le inquiline potrebbero pretendere di rimanere nei locali anche dopo la scadenza del contratto, rivolgendosi a un legale o direttamente a un giudice. Figuriamoci se per la zona di Milano non esistono accordi territoriali per la redazione di contratti ad uso transitorio o per studenti o a canone agevolato. Eccolo qui (mancano gli allegati però...). [URL="http://www.unioneinquilini.it/public/doc/Milano.pdf"]http://www.unioneinquilini.it/public/doc/Milano.pdf[/URL] Invece di rivolgerti al Comune, dove di queste cose non sanno nulla, rivolgiti ad un'associazione di proprietari immobiliari o di inquilini (UPPI, Confedilizia, SUNIA, UnioneInquilini ecc.) [/QUOTE]
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