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Una situazione strana, imbarazzante, insolita e al limite della truffa
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<blockquote data-quote="Gagarin" data-source="post: 461842" data-attributes="member: 41999"><p>La tua ricostruzione sintetica dei fatti è perfetta e mi fa piacere che, finalmente, dopo tanti commenti negativi (e qualche volta anche un pò ironici) sulla mia posizione attuale rispetto alle locazioni a Roma, tu sia arrivato alle mie stesse conclusioni, prese, peraltro, da una persona che non è certamente contraria ideologicamente alle locazioni, dato che mio nonno, mio padre e, fino a qualche tempo fa, anch'io abbiamo sempre locato i nostri immobili. E' il mercato, o, meglio, i conduttori, che sono diventati totalmente inaffidabili (quelli che io chiamo "inquilini professionisti").</p><p>Comunque, tornando, al problema iniziale e sentiti il "terzo" e il mio avvocato, le cose attualmente stanno in questo modo:</p><p>1 - Anche con le prove di quello che sta facendo, al "promittendo" non può essere attribuito alcun illecito (legale, ma non etico), nè ora, nè al momento della firma del contratto, qualora mi presentasse un terzo da lui scelto; semplicemente, allora, potrei rifiutarmi di sottoscrivere il contratto e vedere la sua reazione: se lo firmasse lui, tutto proseguirebbe (e, come è stato scritto, potrebbe essere la mia croce), mentre se si rifiutasse potrei tenermi la caparra. Dovrei, però, attendere fino a ottobre.</p><p>2 - Qualora decidessi di rescindere la proposta, dovrei pagare il doppio della caparra, cosa che, comunque, non rappresenterebbe un grosso problema, data la sua esiguità.</p><p>3 - Qualora poi, in un momento di follia, decidessi di proseguire nella locazione, non avrei alcuna difficoltà a trovare un nuovo inquilino tra i residui 30 (alcuni dei quali avrebbero voluto darmi una caparra già al telefono, senza neanche visionare l'immobile nè avere un colloquio conoscitivo con me, che io, invece, ho fortemente sollecitato e avuto), uno dei quali, come ho scritto, è proprio il "terzo", che mi ha messo a parte della inverosimile (come giustamente anche tu l'hai definita) faccenda e che, spontaneamente, si è anche offerto di rimborsarmi la restituzione della caparra.</p><p>Resta un piccolo dubbio, che mi han messo nell'orecchio, cioè che tutta questa faccenda sia frutto di una "tresca" tra il "promittendo" e questo terzo, ma, per quanto mi sforzi di farlo, non riesco proprio a capire quale svantaggio potrebbe venirmene, nè quale potrebbe essere il vantaggio e di chi: io vedo a) o un eventuale vantaggio del "terzo" a comunicarmi l'imbroglio a svantaggio del "promittendo", nella speranza che ceda a lui il contratto oppure b) un accordo col "promittendo", che, intendendo non onorare la proposta sottoscritta ma temendo perdere la caparra (grosso errore, sia per l'esiguità della somma, sia perchè non mi sarei certamente messo a questionare sulla restituzione, vista la fila di pretendenti), ha trovato questo tortuoso escamotage per far sì che, eventualmente (e sottolineo "eventualmente"), fossi io a disdire la proposta. Mah! Meandri contorti della mente "locativa" umana.... Buona domenica.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Gagarin, post: 461842, member: 41999"] La tua ricostruzione sintetica dei fatti è perfetta e mi fa piacere che, finalmente, dopo tanti commenti negativi (e qualche volta anche un pò ironici) sulla mia posizione attuale rispetto alle locazioni a Roma, tu sia arrivato alle mie stesse conclusioni, prese, peraltro, da una persona che non è certamente contraria ideologicamente alle locazioni, dato che mio nonno, mio padre e, fino a qualche tempo fa, anch'io abbiamo sempre locato i nostri immobili. E' il mercato, o, meglio, i conduttori, che sono diventati totalmente inaffidabili (quelli che io chiamo "inquilini professionisti"). Comunque, tornando, al problema iniziale e sentiti il "terzo" e il mio avvocato, le cose attualmente stanno in questo modo: 1 - Anche con le prove di quello che sta facendo, al "promittendo" non può essere attribuito alcun illecito (legale, ma non etico), nè ora, nè al momento della firma del contratto, qualora mi presentasse un terzo da lui scelto; semplicemente, allora, potrei rifiutarmi di sottoscrivere il contratto e vedere la sua reazione: se lo firmasse lui, tutto proseguirebbe (e, come è stato scritto, potrebbe essere la mia croce), mentre se si rifiutasse potrei tenermi la caparra. Dovrei, però, attendere fino a ottobre. 2 - Qualora decidessi di rescindere la proposta, dovrei pagare il doppio della caparra, cosa che, comunque, non rappresenterebbe un grosso problema, data la sua esiguità. 3 - Qualora poi, in un momento di follia, decidessi di proseguire nella locazione, non avrei alcuna difficoltà a trovare un nuovo inquilino tra i residui 30 (alcuni dei quali avrebbero voluto darmi una caparra già al telefono, senza neanche visionare l'immobile nè avere un colloquio conoscitivo con me, che io, invece, ho fortemente sollecitato e avuto), uno dei quali, come ho scritto, è proprio il "terzo", che mi ha messo a parte della inverosimile (come giustamente anche tu l'hai definita) faccenda e che, spontaneamente, si è anche offerto di rimborsarmi la restituzione della caparra. Resta un piccolo dubbio, che mi han messo nell'orecchio, cioè che tutta questa faccenda sia frutto di una "tresca" tra il "promittendo" e questo terzo, ma, per quanto mi sforzi di farlo, non riesco proprio a capire quale svantaggio potrebbe venirmene, nè quale potrebbe essere il vantaggio e di chi: io vedo a) o un eventuale vantaggio del "terzo" a comunicarmi l'imbroglio a svantaggio del "promittendo", nella speranza che ceda a lui il contratto oppure b) un accordo col "promittendo", che, intendendo non onorare la proposta sottoscritta ma temendo perdere la caparra (grosso errore, sia per l'esiguità della somma, sia perchè non mi sarei certamente messo a questionare sulla restituzione, vista la fila di pretendenti), ha trovato questo tortuoso escamotage per far sì che, eventualmente (e sottolineo "eventualmente"), fossi io a disdire la proposta. Mah! Meandri contorti della mente "locativa" umana.... Buona domenica. [/QUOTE]
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