Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Nuova Discussione
Annunci
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi Messaggi Profilo
Ultime Attività
Iscritti
Visitatori online
Nuovi Messaggi Profilo
Cerca tra i Messaggi Profilo
? Aiuto
Faccine
Codici BB
Traguardi
Utilizzo dei Cookie
Termini e Condizioni d'uso del sito
Accedi
Registrati
Novità
Cerca
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Menu
Accedi
Registrati
Installa l'app
Installa
Area Legale
Successione, Eredità, Donazione e Famiglia
Vedersi riconosciuta la quota di legittima
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure usare
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Rispondi alla discussione
Registrati in 30 Secondi
Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Testo
<blockquote data-quote="stemav" data-source="post: 95145" data-attributes="member: 38648"><p>So che un figlio escluso da un'eredità può ottenere la sua quota di legittima, ma non so nulla sulla procedura da adottare e non mi è chiara la facilità e la rapidità con cui questo può accadere.</p><p></p><p>Poniamo il caso che un genitore, vedovo, abbia tre figli e decida di fare testamento lasciando tutto ciò che ha, beni mobili e immobili ad uno dei tre figli menzionando nel testamento che gli altri due figli hanno già ricevuto certe somme di denaro indicando la cifra approssimata non potendo calcolare quella esatta dal momento che il passaggio di denaro è avvenuto 20 anni fa in contanti in più tranche e non si possiede alcuna traccia di tale passaggio.</p><p>Al momento della successione, quale di questi scenari è possibile?</p><p></p><p>1. I due figli lasciati fuori dal testamento dicono (al notaio?) che non è vero che hanno ricevuto soldi e ottengono (dal notaio?) in modo facile l'immediato annullamento del testamento con eguale ripartizione dell'eredità.</p><p></p><p>2. I due figli devono fare causa al terzo figlio per ottenere la loro quota di legittima affidandosi necessariamente ad un avvocato ed ottengono la loro quota di legittima (che non è esattamente un terzo) in tempi:</p><p> 2a. relativamente brevi, poche settimane</p><p> 2b. medi, qualche mese</p><p> 2c. molto lunghi, anni se non decenni</p><p></p><p>Nel frattempo il terzo figlio:</p><p> a. può non fare assolutamente nulla aspettando il verdetto</p><p> b. deve necessariamente munirsi di avvocato e pagarlo per tutto il tempo durante il quale si protrae la causa</p><p></p><p>Non indico, in quanto è esclusa, l'ipotesi che il figlio rinunci a quanto indicato nel testamento e decida di dividere in parti uguali con i fratelli.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="stemav, post: 95145, member: 38648"] So che un figlio escluso da un'eredità può ottenere la sua quota di legittima, ma non so nulla sulla procedura da adottare e non mi è chiara la facilità e la rapidità con cui questo può accadere. Poniamo il caso che un genitore, vedovo, abbia tre figli e decida di fare testamento lasciando tutto ciò che ha, beni mobili e immobili ad uno dei tre figli menzionando nel testamento che gli altri due figli hanno già ricevuto certe somme di denaro indicando la cifra approssimata non potendo calcolare quella esatta dal momento che il passaggio di denaro è avvenuto 20 anni fa in contanti in più tranche e non si possiede alcuna traccia di tale passaggio. Al momento della successione, quale di questi scenari è possibile? 1. I due figli lasciati fuori dal testamento dicono (al notaio?) che non è vero che hanno ricevuto soldi e ottengono (dal notaio?) in modo facile l'immediato annullamento del testamento con eguale ripartizione dell'eredità. 2. I due figli devono fare causa al terzo figlio per ottenere la loro quota di legittima affidandosi necessariamente ad un avvocato ed ottengono la loro quota di legittima (che non è esattamente un terzo) in tempi: 2a. relativamente brevi, poche settimane 2b. medi, qualche mese 2c. molto lunghi, anni se non decenni Nel frattempo il terzo figlio: a. può non fare assolutamente nulla aspettando il verdetto b. deve necessariamente munirsi di avvocato e pagarlo per tutto il tempo durante il quale si protrae la causa Non indico, in quanto è esclusa, l'ipotesi che il figlio rinunci a quanto indicato nel testamento e decida di dividere in parti uguali con i fratelli. [/QUOTE]
Riporta citazioni…
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Area Legale
Successione, Eredità, Donazione e Famiglia
Vedersi riconosciuta la quota di legittima
Alto