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<blockquote data-quote="ragiona" data-source="post: 109348" data-attributes="member: 29159"><p>Non voglio farla troppo lunga per una questione – tutto sommato- abbastanza marginale, però desidero nel contempo essere capito anche per una questione di “scuola”. Probabilmente non sono stato chiaro nella mia esposizione storica: Ho comprato nel 1993 un immobile comprensivo di un piccolo resede esterno con sovrastante servizio, costruito all’inizio degli anni 70 , che è stato condonato dal precedente proprietario (quello che ha venduto a me) e regolarmente accampionato dal Catasto dell’epoca, nonostante che l’area sul quale insiste sia a comune con i frontisti. Il Notaio rogante – preso atto della irregolarità (secondo lui il Catasto non avrebbe potuto accampionare!), ha fatto certificare in atto al venditore che sia la porzione di area che il relativo servizio sono stati utilizzati da epoca ultraventennale (cioè dal 1970, anno di creazione della servitù) in modo esclusivo. Quindi siamo in presenza di una usucapione ventennale, in quanto non classificabile in buona fede, sia pure mai contestata da nessuno, ed ormai abbondantemente trascorsa, dal momento che anch’io ho continuato in modo esclusivo ed indisturbato ad usare il tutto (ma mai validata in sede giudiziale)! Però – scusandomi per la prolissità – il punto è un altro, e non vi sfuggirà il motivo in sede di futura vendita: la presenza di un precedente rogito che ufficializza il vincolo, permette di ometterne la comunicazione in sede di un eventuale<em> preliminare</em> di nuova vendita, senza incorrere nel rischio di vizio occulto e/o sottaciuto in fase di trattativa? Spero di essermi spiegato</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ragiona, post: 109348, member: 29159"] Non voglio farla troppo lunga per una questione – tutto sommato- abbastanza marginale, però desidero nel contempo essere capito anche per una questione di “scuola”. Probabilmente non sono stato chiaro nella mia esposizione storica: Ho comprato nel 1993 un immobile comprensivo di un piccolo resede esterno con sovrastante servizio, costruito all’inizio degli anni 70 , che è stato condonato dal precedente proprietario (quello che ha venduto a me) e regolarmente accampionato dal Catasto dell’epoca, nonostante che l’area sul quale insiste sia a comune con i frontisti. Il Notaio rogante – preso atto della irregolarità (secondo lui il Catasto non avrebbe potuto accampionare!), ha fatto certificare in atto al venditore che sia la porzione di area che il relativo servizio sono stati utilizzati da epoca ultraventennale (cioè dal 1970, anno di creazione della servitù) in modo esclusivo. Quindi siamo in presenza di una usucapione ventennale, in quanto non classificabile in buona fede, sia pure mai contestata da nessuno, ed ormai abbondantemente trascorsa, dal momento che anch’io ho continuato in modo esclusivo ed indisturbato ad usare il tutto (ma mai validata in sede giudiziale)! Però – scusandomi per la prolissità – il punto è un altro, e non vi sfuggirà il motivo in sede di futura vendita: la presenza di un precedente rogito che ufficializza il vincolo, permette di ometterne la comunicazione in sede di un eventuale[I] preliminare[/I] di nuova vendita, senza incorrere nel rischio di vizio occulto e/o sottaciuto in fase di trattativa? Spero di essermi spiegato [/QUOTE]
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