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<blockquote data-quote="masagu" data-source="post: 368120" data-attributes="member: 35662"><p>Qualche tempo fa avevo già aperto un thread con la stessa argomentazione. Mi ritrovo con lo stesso problema in quanto ci sono pareri discordanti. </p><p>Vorrei vendere una casa donata e sono trascorsi 10 anni dalla donazione. L'acquirente dovrà chiedere il mutuo e da quello che ho capito ci sono problemi in quanto le banche non erogano il mutuo perchè trattasi di un appartamento donato e sono trascorsi solo 10 anni. Alcune banche affermano che per erogare il mutuo devono passarne 20 (di anni). Ho provato a sentire alcuni notai che dicono che è necessario rifiutare la donazione cosicché la proprietà ritorni ad essere del donante che in seguito venderà; dopo di che il denaro verrà trasferito alla persona che aveva ricevuto in donazione la casa. Adesso vi chiedo non è un passaggio farraginoso? Come si giustifica poi tutto questo movimento di denaro? </p><p>Questa "manovra" perchè, secondo la banca, visto che il donato ha altri 2 fratelli questi potrebbero un domani fare problemi ed impugnare la donazione. Ma adesso mi chiedo non basterebbe invece una dichiarazione da parte dei due fratelli (che a loro volta hanno già ricevuto altro) una lettera nella quale affermano di aver ricevuto altro e di non essere interessati all'appartamento donato che si vorrebbe mettere in vendita?</p><p>Che altre soluzioni possono esserci piuttosto che revocare la donazione?</p><p>Grazie a chi mi saprà consigliare.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="masagu, post: 368120, member: 35662"] Qualche tempo fa avevo già aperto un thread con la stessa argomentazione. Mi ritrovo con lo stesso problema in quanto ci sono pareri discordanti. Vorrei vendere una casa donata e sono trascorsi 10 anni dalla donazione. L'acquirente dovrà chiedere il mutuo e da quello che ho capito ci sono problemi in quanto le banche non erogano il mutuo perchè trattasi di un appartamento donato e sono trascorsi solo 10 anni. Alcune banche affermano che per erogare il mutuo devono passarne 20 (di anni). Ho provato a sentire alcuni notai che dicono che è necessario rifiutare la donazione cosicché la proprietà ritorni ad essere del donante che in seguito venderà; dopo di che il denaro verrà trasferito alla persona che aveva ricevuto in donazione la casa. Adesso vi chiedo non è un passaggio farraginoso? Come si giustifica poi tutto questo movimento di denaro? Questa "manovra" perchè, secondo la banca, visto che il donato ha altri 2 fratelli questi potrebbero un domani fare problemi ed impugnare la donazione. Ma adesso mi chiedo non basterebbe invece una dichiarazione da parte dei due fratelli (che a loro volta hanno già ricevuto altro) una lettera nella quale affermano di aver ricevuto altro e di non essere interessati all'appartamento donato che si vorrebbe mettere in vendita? Che altre soluzioni possono esserci piuttosto che revocare la donazione? Grazie a chi mi saprà consigliare. [/QUOTE]
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