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<blockquote data-quote="condobip" data-source="post: 188258" data-attributes="member: 29362"><p>@[USER=44467]pippopeppe[/USER] ha ragione fino al punto che uno può vedere con i propri occhi, invece quando uno installa un sistema di videoregistrazione si devono seguire le norme del Garante della Privacy.</p><p>Voglio ancora aggiungere che ci sono delle Sentenze dove il ricorrente aveva chiesto la rimozione della videoregistrazione che riprendeva parti comuni ed il Giudice le ha dato ragione;</p><p><a href="http://www.altalex.com/?idnot=14675" target="_blank">http://www.altalex.com/?idnot=14675</a></p><p></p><p>e poi di seguito questa di Cassazione;</p><p></p><p><em>La Corte di Cassazione con la sentenza in esame ha precisato che per la videosorveglianza privata, è necessaria la delibera all'unanimità. <strong>Scatta la rimozione per la telecamera anti-ladri che il singolo condomino installa di sua iniziativa ma che inevitabilmente riprende anche parti comuni dell'edificio.</strong> È quanto emerge dall'ordinanza emessa dalla sezione civile del tribunale di Varese. In Italia esiste un vero e proprio vuoto normativo sulla disciplina delle riprese filmate per la protezione degli immobili e dei residenti. Nel silenzio della legge, ma di fronte a inequivocabili principi costituzionali e sopranazionali, il giudice ordina la rimozione dell'impianto che per tutelate il proprietario lede la privacy altrui: la telecamera, fra l'altro, ha un angolo visuale che investe sia pure parzialmente anche luoghi di privato domicilio. E dunque va oscurata. Ma c'è di più, non basta una semplice delibera dell'assemblea ad autorizzare l'installazione di un impianto di ripresa: il via libera all'occhio elettronico può scattare soltanto con una decisione all'unanimità dei condomini, perché il consenso di tutti è idoneo a fondare gli effetti tipici di un negozio dispositivo dei diritti coinvolti. --- Corte di Cassazione sentenza n. 1273 del 21.6.2011</em></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="condobip, post: 188258, member: 29362"] @[USER=44467]pippopeppe[/USER] ha ragione fino al punto che uno può vedere con i propri occhi, invece quando uno installa un sistema di videoregistrazione si devono seguire le norme del Garante della Privacy. Voglio ancora aggiungere che ci sono delle Sentenze dove il ricorrente aveva chiesto la rimozione della videoregistrazione che riprendeva parti comuni ed il Giudice le ha dato ragione; [url]http://www.altalex.com/?idnot=14675[/url] e poi di seguito questa di Cassazione; [I]La Corte di Cassazione con la sentenza in esame ha precisato che per la videosorveglianza privata, è necessaria la delibera all'unanimità. [B]Scatta la rimozione per la telecamera anti-ladri che il singolo condomino installa di sua iniziativa ma che inevitabilmente riprende anche parti comuni dell'edificio.[/B] È quanto emerge dall'ordinanza emessa dalla sezione civile del tribunale di Varese. In Italia esiste un vero e proprio vuoto normativo sulla disciplina delle riprese filmate per la protezione degli immobili e dei residenti. Nel silenzio della legge, ma di fronte a inequivocabili principi costituzionali e sopranazionali, il giudice ordina la rimozione dell'impianto che per tutelate il proprietario lede la privacy altrui: la telecamera, fra l'altro, ha un angolo visuale che investe sia pure parzialmente anche luoghi di privato domicilio. E dunque va oscurata. Ma c'è di più, non basta una semplice delibera dell'assemblea ad autorizzare l'installazione di un impianto di ripresa: il via libera all'occhio elettronico può scattare soltanto con una decisione all'unanimità dei condomini, perché il consenso di tutti è idoneo a fondare gli effetti tipici di un negozio dispositivo dei diritti coinvolti. --- Corte di Cassazione sentenza n. 1273 del 21.6.2011[/I] [/QUOTE]
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