Daniele 78

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Mi chiedo quanti hanno sentito la notizia dove http://www.corriere.it/economia/13_...to-4a097224-655d-11e3-95f1-73e6b5fcc151.shtml
Ho postato il link, fermo restando per chi non lo sapesse che la SIAE oltre a difendere i diritti d'autore (come giusto che sia) già percepisce un compenso anche sui diritti in digitale delle varie canzoni o film scaricate da un apple store, da un android store o da un window store. (il costo minimo di una canzone per apple store si aggira intorno all'euro). Vi sembra giusto un'ulteriore balzello avendo dimostrato che già ora, oltre al denaro per i diritti su ogni canzone, già su ogni telefono, o pc o tablet, registratore dvd e vhs ecc ecc. (a prescindere che si scarichi o no musica o film) già si pagano delle tasse alla SIAE all'interno del prezzo finale???
 

nicoz

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La Rai rinuncia al canone
su pc, tablet e smartphone

Dopo le polemiche, dietrofront della televisione pubblica: imprenditori e liberi professionisti non dovranno versare la tassa richiesta nei giorni scorsi, a meno che i computer non siano utilizzati solo come televisori e l'azienda non abbia corrisposto il canone speciale:disappunto:
 

Daniele 78

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Dopo le polemiche, dietrofront della televisione pubblica: imprenditori e liberi professionisti non dovranno versare la tassa richiesta nei giorni scorsi, a meno che i computer non siano utilizzati solo come televisori e l'azienda non abbia corrisposto il canone speciale:disappunto:
Cosa c'entra la RAI?? Qui la SIAE non sembra intenzionata a rinunciarvi.
 

quiproquo

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Per Daniele 78 e quanti altri volessero intervenire sul diritto d'autore (musica) che la famelica SIAE tutela fuori da ogni logica equitativa...e che la legge 633/41 e successive modifiche comunque le consente...La frase che sia giusto difendere e quindi riconoscere un diritto agli autori-editori è accettabile fino a un certo punto. Dovremmo risalire fino a Mozart per meglio comprendere la posta in gioco. Ho già anticipato su altro link cosa
potrei dire sull'argomento...ma sarebbe troppo lungo e mi limito ad una sola prima considerazione basilare. Ai tempi di Mozart (fine 1700) il pittore e lo scultore cedevano la propria opera al committente che ne diventava proprietario come un bene qualsiasi....era punito solo il plagio (non l'imitazione) nel senso di falsificare la firma dell'artista..."PARIMENTE"
IL COMPOSITORE musicista cedeva solo lo spartito (non la titolarità della composizione) al-ai committente-ti che lo faceva-no eseguire a suo-loro piacimento...era punita l'imitazione (plagio) e l'usurpazione del titolo...
Esempio pratico: l'albergatore esponeva il quadro acquistato (o la scultura)
nella hall dell'albergo senza nulla pagare per il "godimento" visivo agli artisti...parimente consentiva l'esecuzione di qualsiasi brano musicale immortalato sul pentagramma senza compensi per il compositore.
La differenza fra le due arti visive e quella sonora era che nel primo caso
le opere erano BENI finiti (completi)...nel secondo caso la finitura veniva concretizzata dall'esecutore che era l'unico a percepire un compenso.
Teoricamente il compositore poteva riprodurre varie copie dello spartito
e riceverne un compenso per ciascuna...ma non poteva pretendere compensi
sulla esecuzione realizzata da altri musicisti, salvo se da lui stesso eseguita
(come capitava a Mozart con le sue accademie). Alla fine lo spartito per
l'esecutore era un bene finito e come tutti i beni aveva ed ha un suo uso intrinseco che nel caso è quello di essere suonato o cantato e quindi una volta pagato lo spartito me lo eseguo quanto e quando mi pare. Mi devo fermare...Non posso riportare decine di pagine del mio memoriale...lascio alla vostra immaginazione costruire un seguito e capire che in fondo questo beenedetto diritto era un privilegio, da riconoscere "UMANAMENTE" all'autore ma non nella estensione eccessiva con cui lo si concesse. E quindi, in sintesi, la modifica proposta è: Esecuzione pubblica-pubblica SI'...Esecuzione privata-pubblica NO. Auguri da Quiproquo.
 

Daniele 78

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Grazie @quiproquo speravo che anche tu in veste di musicista potessi dare il tuo contributo...bravo. Altro: io non ho mai capito cosa c'entrasse con il diritto d'autore della SIAE l'obbligo di far convalidare da loro ogni biglietto (ad esempio di una lotteria benefica del Carnevale) dove non si è mai toccato il diritto di una canzone o di un film, ma semplicemente chi veniva estratto con un biglietto vincente otteneva anche un viaggio...però quello che si otteneva con la lotteria (una bella sommetta) veniva distribuita alle scuole per comprare il necessario, all'oratorio del paese anche li per acquisto di materiali (palloni per i ragazzi, libri per catechismo) ecc...insomma una vera beneficienza al paese stesso che con i diritti d'autore non c'entrano un fico secco.
 

Daniele 78

Membro Storico
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@nicoz Sopra ti ho linkato un'articolo nel mio primo post, ma se cerchi con GOOGLE e metti SIAE come notizie (news) ti vengono fuori tanti altri articoli in merito e al tentativo piuttosto maldestro di Gino Paoli (presidente della SIAE) di "dimostrare la bontà e la correttezza della cosa" con una lettera ai media, omettendo però (non so quanto in buonafede o quanto per ignoranza) altri dettagli non proprio di poco conto...su internet ne trovi una sfilza di questi articoli.
 

jac0

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Mi piacerebbe conoscere i nomi dei veri percettori delle varie somme da versare, SIAE e non solo. Non sarebbe più onesto indicare, in luogo dei vari codici tributo, i codici IBAN dei politici, appunto
veri percettori?
 

Daniele 78

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Professionista
Mi piacerebbe conoscere i nomi dei veri percettori delle varie somme da versare, SIAE e non solo. Non sarebbe più onesto indicare, in luogo dei vari codici tributo, i codici IBAN dei politici, appunto
veri percettori?
Cantanti, cantautori ,musicisti, attori...su un qualunque CD o DVD musicale originale trovi sul retro SIAE e trovi anche i bollini sul fronte argentati. Anche per i film è la stessa cosa. Presumo gli stessi che percepiscono tali introiti (come giusto che sia). Mi chiedo invece cosa c'entri con il diritto d'autore una lotteria benefica di un carnevale...scommetto dovessi riuscire a chiederlo ad un Gino Paoli o ad un'altro della SIAE inizierebbero a farmi un discorso lungo e tortuoso (arrampicandosi sugli specchi) ed alla fine non togliendomi nessun dubbio. Qualche cantante vedi Gino Paoli è pure stato in parlamento per una legislatura però ancora oggi si becca dei rimborsi.
 
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