sostanza

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
ciao a tutti,
sono di recente registrazione,complimenti per questo forum....

Ho una domanda da porre.

Devo acquistare un terreno agricolo con un fabbricato per gli attrezzi di 50mq. con una concessione comunale per la sua costruzione datata 1994 ma non ancora accatastato,il proprietario lo deve far accatastare,naturalmente.

Il problema principale è che nel progetto la casetta risulta a 6 metri dalla rete dei vicini di terreno(trattasi di un terreno diviso tra gli eredi),nella realta',invece,il fabbricato risulta essere attaccato al terreno vicino (una ventina di centimetri) senza il rispetto di distanza tra la rete di recinzione e la casetta.

il geometra del proprietario riferisce che non converrebbe chiedere una sanatoria,ma nel caso aspettare un condono,sempre che arrivi.

Adesso mi chiedo se rischiare o meno l'acquisto sopratutto perchè i vicini(parenti del proprietario hanno costruito a 50 metri di distanza dalla rete di confine e non usano generalmente se non per qualche bisboccia.

cosa consigliate? grazie tante
 
O

Ollj

Ospite
Che il geometra è cattivo consigliere!
Sia fosse sanabile, sia ci fosse condono, tutto sarebbe salvi diritti terzi
I vicini potrebbero sempre pretendere la riduzione in pristino delle opere abusive.
Altra soluzione invece: dato che il vicino ha costruito a distanza maggiore dal confine, se la disciplina locale lo consentisse, lei potrebbe realizzare la costruzione legittimamente sul confine.
Si informi con geometra presso il suo ufficio tecnico comunale. Art.873 Cc
Per mantenere l'opera preesistente dovrà sanare ed avere consenso scritto dei vicini

.
 

sostanza

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Che il geometra è cattivo consigliere!
Sia fosse sanabile, sia ci fosse condono, tutto sarebbe salvi diritti terzi
I vicini potrebbero sempre pretendere la riduzione in pristino delle opere abusive.
Altra soluzione invece: dato che il vicino ha costruito a distanza maggiore dal confine, se la disciplina locale lo consentisse, lei potrebbe realizzare la costruzione legittimamente sul confine.
Si informi con geometra presso il suo ufficio tecnico comunale. Art.873 Cc
Per mantenere l'opera preesistente dovrà sanare ed avere consenso scritto dei vicini

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grazie,scusi per la mia ignoranza in materia,ho inteso bene? ammesso che ci sia(e venga usato) un condono...questo non basterebbe a farmi dormire tranquillo a causa dell'ipotesi vicini? ma allora che condono è?
 
O

Ollj

Ospite
Sì è così.
Il condono è un atto amministrativo che sana la violazione verso la P.A. dietro pagamento. Non pregiudica però il diritto del confinante. Ecco perchè, se si volesse e si potesse condonare, è bene aver prima un accordo transattivo col vicino mettendo la parola fine alle di lui pretese.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Diciamo che non essendoci nessun condono all'orizzonte e non essendoci neanche l'intenzione di farlo purtroppo l'unica alternativa risulterebbe la demolizione, dato che tale immobile NON ha assolutamente rispecchiato l'autorizzazione comunale inoltre è in aperto contrasto anche con il D.M. 1444/68 a cui i Comuni si rifanno molto spesso per le distanze tra edifici, e capisco anche perché non sia stato accatastato...con una situazione di difformità tale il comune non avrebbe mai e poi mai potuto comunque dare (anche in possesso del catasto) l'agibilità a tale immobile.

@Ollj noto che in caso di costruzioni in aderenza dei confini già la normale autorizzazione (SCIA, DIA o PdC) i comuni , probabilmente per cautelarsi ma di fatto cautelando anche le parti, richiedano già in fase di progetto il deposito di accordo scritto e firmato tra i confinanti.

In tal modo si vengono anche a tutelare i diritti dei confinanti.
 
O

Ollj

Ospite
Quell'accordo scritto resta valido finche il vicino è proprietario o decade con uno nuovo futuro confinante?
Andrà fatto per iscritto e trascritto in conservatoria quale servitù prediale. In tal modo anche i successivi acquirenti saranno vincolati. Meglio se farà tutto per atto pubblico (notaio). Visto che i vicini sono parenti drl venditore, contestuale servitù alla compravendita (spenderete meno)
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Alla data odierna quel fabbricato così realizzato non è sanabile in quanto viola le disposizioni sulle distanze dei fabbricati dai confini e viola il progetto stesso depositato in comune.
L'alternativa è solo la demolizione (oggi come oggi).
 

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