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<blockquote data-quote="Nemesis" data-source="post: 257880" data-attributes="member: 15253"><p>Per gli anni 2014 e 2015 i comuni <em>potevano</em> considerare direttamente adibita ad abitazione principale l'unità immobiliare concessa in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che la utilizzavano come abitazione principale, prevedendo che l'agevolazione operasse o limitatamente alla quota di rendita risultante in catasto non eccedente il valore di 500 euro oppure nel solo caso in cui il comodatario appartenesse a un nucleo familiare con ISEE non superiore a 15.000 euro annui.</p><p>Ma la norma statale che prevedeva tale (eventuale) agevolazione non prescriveva espressamente che il contratto di comodato dovesse essere registrato. Infatti non tutti i comuni che avevano deliberato l'agevolazione richiedevano tale registrazione.</p><p>Da quest'anno, invece, la norma agevolativa in vigore prevede la riduzione del 50% della base imponibile IMU (e TASI), alle (diverse) condizioni stabilite (sottratte alla potestà regolamentare dei comuni), ma la registrazione del comodato è necessaria.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Nemesis, post: 257880, member: 15253"] Per gli anni 2014 e 2015 i comuni [I]potevano[/I] considerare direttamente adibita ad abitazione principale l'unità immobiliare concessa in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che la utilizzavano come abitazione principale, prevedendo che l'agevolazione operasse o limitatamente alla quota di rendita risultante in catasto non eccedente il valore di 500 euro oppure nel solo caso in cui il comodatario appartenesse a un nucleo familiare con ISEE non superiore a 15.000 euro annui. Ma la norma statale che prevedeva tale (eventuale) agevolazione non prescriveva espressamente che il contratto di comodato dovesse essere registrato. Infatti non tutti i comuni che avevano deliberato l'agevolazione richiedevano tale registrazione. Da quest'anno, invece, la norma agevolativa in vigore prevede la riduzione del 50% della base imponibile IMU (e TASI), alle (diverse) condizioni stabilite (sottratte alla potestà regolamentare dei comuni), ma la registrazione del comodato è necessaria. [/QUOTE]
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