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<blockquote data-quote="basty" data-source="post: 261821" data-attributes="member: 35382"><p>Questione spinosa, indipendentemente dal tipo di foglie o aghi che siano sulla pianta.....</p><p>Mi sono trovato in casi similari: in genere prevale la voce grossa del più autorevole o prepotente: ma a parte questo voglio raccontarvi cosa mi è capitato.</p><p></p><p>Supercondominio: in assemblea ristretta agli amministratori ed a pochi ben informati, (già discutibile validità) viene deliberato di capitozzare tutte le piante al di sopra dei 20 mt del colmo delle case circostanti.</p><p></p><p>Che si potassero delle latifoglie, niente da eccepire, che si capitozzasse un bel cedro del libano e altre conifere non lo condividevo molto.</p><p></p><p>Vedo che i regolamenti comunali prevedono una autorizzazione esplicita alla potatura ed abbattimento.</p><p></p><p>Sento anche telefonicamente la forestale, che mi risponde che in aree private non interviene. (sigh). Scendo e chiedo al giardiniere se ha per caso l'autorizzazione: mi passa celermente il telefonino dopo aver chiamato l'amministratrice, la quale prima accampa scuse, poi mi chiede se intendo presentare denuncia....</p><p></p><p>I tagli erano ormai fatti...! Con buona pace di tutti. </p><p></p><p>Ho constatato poi che anche nei parchi pubblici vige il medesimo approccio di cimare le conifere e potarle a mo di uovo: anche il giardiniere conferma che le conifere troncate saranno soggette a spaccarsi quando forti nevicate si adageranno sulla scodella che verrà a formarsi sulla cima. </p><p></p><p>Evidentemente rispetto all'estetica ed al danno, prevale (anche giustamente) la sicurezza preventiva. L'importante è però essere coerenti nel tempo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="basty, post: 261821, member: 35382"] Questione spinosa, indipendentemente dal tipo di foglie o aghi che siano sulla pianta..... Mi sono trovato in casi similari: in genere prevale la voce grossa del più autorevole o prepotente: ma a parte questo voglio raccontarvi cosa mi è capitato. Supercondominio: in assemblea ristretta agli amministratori ed a pochi ben informati, (già discutibile validità) viene deliberato di capitozzare tutte le piante al di sopra dei 20 mt del colmo delle case circostanti. Che si potassero delle latifoglie, niente da eccepire, che si capitozzasse un bel cedro del libano e altre conifere non lo condividevo molto. Vedo che i regolamenti comunali prevedono una autorizzazione esplicita alla potatura ed abbattimento. Sento anche telefonicamente la forestale, che mi risponde che in aree private non interviene. (sigh). Scendo e chiedo al giardiniere se ha per caso l'autorizzazione: mi passa celermente il telefonino dopo aver chiamato l'amministratrice, la quale prima accampa scuse, poi mi chiede se intendo presentare denuncia.... I tagli erano ormai fatti...! Con buona pace di tutti. Ho constatato poi che anche nei parchi pubblici vige il medesimo approccio di cimare le conifere e potarle a mo di uovo: anche il giardiniere conferma che le conifere troncate saranno soggette a spaccarsi quando forti nevicate si adageranno sulla scodella che verrà a formarsi sulla cima. Evidentemente rispetto all'estetica ed al danno, prevale (anche giustamente) la sicurezza preventiva. L'importante è però essere coerenti nel tempo. [/QUOTE]
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