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Testo
<blockquote data-quote="Luigi Criscuolo" data-source="post: 378198" data-attributes="member: 15764"><p>Il Piano Regolatore Generale o l’analogo piano urbanistico in vigore, infatti, suddivide il territorio in zone territoriali omogenee (ZTO) caratterizzate ciascuna da una specifica destinazione e suddivise a loro volta in sottozone.</p><p>Le zone territoriali omogenee, così come definite dal decreto interministeriale 2 aprile 1968 n. 1444, sono le seguenti:</p><p></p><p>• A, centro storico</p><p>• B, detta di completamento, parzialmente edificata</p><p>• C, interessata da previsioni di espansioni dell’aggregato urbano</p><p>• D, destinata agli insediamenti produttivi</p><p>• E, destinata all’attività agricola</p><p>• F, destinata a infrastrutture di interesse pubblico, come ospedali e impianti sportivi.</p><p></p><p>La destinazione ad area agricola di una parte di territorio prescinde però dall’ effettivo esercizio di impresa agricola. <strong>Lo scopo reale è invece quello di limitare l’attività edificatoria in tale area</strong>, salvaguardando il paesaggio e l’ambiente e mantenendo un equilibrio ottimale tra aree libere e aree costruite.</p><p>E'opinione corrente che in zona agricola non si possa assolutamente costruire una casa:</p><p>ciò non corrisponde completamente al vero, in quanto<strong> l’attività edificatoria non è del tutto vietata ma è consentita solo entro limiti particolarmente ristretti</strong>.</p><p></p><p>L’abitazione che si può costruire in zona agricola deve avere in effetti i requisiti di casa colonica o casa del contadino ed essere strettamente correlata con l’esercizio di tale attività.</p><p>In linea di massima, i requisiti necessari sono i seguenti:</p><p>• il proprietario deve esercitare l’attività di imprenditore agricolo da almeno 3 anni</p><p>• la costruzione è consentita nei limiti previsti dallo strumento urbanistico vigente (massimo 0,03 metri cubi a metro quadro).</p><p>Per ogni zona è infatti fissato un indice di fabbricabilità, ovvero un rapporto tra il volume dell’edificio che si può costruire e la superficie del terreno.</p><p></p><p>Poi leggi qua: <a href="https://www.salvi-immobiliare.it/se-vendi-casa-in-zona-agricola-stai-attento-allenfiteusi/" target="_blank">Se vendi casa in zona agricola, STAI ATTENTO ALL'ENFITEUSI…</a></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Luigi Criscuolo, post: 378198, member: 15764"] Il Piano Regolatore Generale o l’analogo piano urbanistico in vigore, infatti, suddivide il territorio in zone territoriali omogenee (ZTO) caratterizzate ciascuna da una specifica destinazione e suddivise a loro volta in sottozone. Le zone territoriali omogenee, così come definite dal decreto interministeriale 2 aprile 1968 n. 1444, sono le seguenti: • A, centro storico • B, detta di completamento, parzialmente edificata • C, interessata da previsioni di espansioni dell’aggregato urbano • D, destinata agli insediamenti produttivi • E, destinata all’attività agricola • F, destinata a infrastrutture di interesse pubblico, come ospedali e impianti sportivi. La destinazione ad area agricola di una parte di territorio prescinde però dall’ effettivo esercizio di impresa agricola. [B]Lo scopo reale è invece quello di limitare l’attività edificatoria in tale area[/B], salvaguardando il paesaggio e l’ambiente e mantenendo un equilibrio ottimale tra aree libere e aree costruite. E'opinione corrente che in zona agricola non si possa assolutamente costruire una casa: ciò non corrisponde completamente al vero, in quanto[B] l’attività edificatoria non è del tutto vietata ma è consentita solo entro limiti particolarmente ristretti[/B]. L’abitazione che si può costruire in zona agricola deve avere in effetti i requisiti di casa colonica o casa del contadino ed essere strettamente correlata con l’esercizio di tale attività. In linea di massima, i requisiti necessari sono i seguenti: • il proprietario deve esercitare l’attività di imprenditore agricolo da almeno 3 anni • la costruzione è consentita nei limiti previsti dallo strumento urbanistico vigente (massimo 0,03 metri cubi a metro quadro). Per ogni zona è infatti fissato un indice di fabbricabilità, ovvero un rapporto tra il volume dell’edificio che si può costruire e la superficie del terreno. Poi leggi qua: [URL="https://www.salvi-immobiliare.it/se-vendi-casa-in-zona-agricola-stai-attento-allenfiteusi/"]Se vendi casa in zona agricola, STAI ATTENTO ALL'ENFITEUSI…[/URL] [/QUOTE]
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