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Area Amministrativa Fiscale e Tributaria
Dichiarazioni dei Redditi, Multe e Sanzioni
Accertamento da redditometro. Quali possibilità per il ricorso?
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<blockquote data-quote="raflomb" data-source="post: 43282" data-attributes="member: 13295"><p>Partendo da elementi e circostanze oggettive (dati di fatto) e</p><p>informazioni già presenti nell’archivio dell’anagrafe tributaria</p><p>oltre ad altri dati che l’Agenzia delle Entrate potrà reperire in</p><p>base ai suoi normali poteri istruttori, si vuole arrivare ad una</p><p>complessiva determinazione di sintesi del reddito totale del</p><p>contribuente per sottoporlo a tassazione.</p><p>In buona sostanza si è studiato un percorso alla rovescia e cioè,</p><p>anziché indagare soltanto sulle fonti di entrata del contribuente</p><p>si prenderà spunto, per l’indagine, sulle sue fonti di uscita,</p><p>cioè sul suo tenore di vita.</p><p>Il ragionamento è semplice: se il contribuente Tizio dispone di un</p><p>certo tipo di auto, di un’abitazione in proprietà, di un’eventuale</p><p>residenza secondaria (casa al mare o altrove),di imbarcazioni, di</p><p>motocicletta, di collaboratori familiari (domestici) etc. ovvero</p><p>ha fatto acquisti di immobili per determinate somme, non potrà non</p><p>aver dichiarato un reddito inferiore ad una determinata soglia</p><p>perché altrimenti dovrà dare dimostrazione (ovviamente con prove</p><p>oggettive) di dove ha preso il denaro necessario per sostenere il</p><p>suo tenore di vita.</p><p>A tali controlli saranno addetti sia la Guardia di Finanza che</p><p>l’Agenzia delle Entrate e scenderanno in campo anche gli enti</p><p>locali quali i Comuni.</p><p> QUALI I CONTRIBUENTI CONTROLLATI</p><p>Tutte le persone fisiche. Quindi in primis, come al solito, i</p><p>lavoratori autonomi (imprenditori e professionisti), ma anche i</p><p>lavoratori dipendenti che manifestano un tenore di vita ( e quindi</p><p>capacità di ricchezza) superiore al loro stipendio. E’ ovvio che</p><p>quest’ultima fattispecie tende a fare emergere l’irregolarità di</p><p>quei lavoratori dipendenti (e pare che da noi ce ne siano più di</p><p>uno) che svolgono anche lavoro <<in nero>>.</p><p> QUALI GLI INDICATORI (SPIE DI REDDITO).</p><p>Come detto gli elementi su cui si concentrerà l’attenzione del</p><p>Fisco saranno molteplici:</p><p>a) Abitazione principale di proprietà, in base ai metri quadrati ed</p><p>alla ubicazione (città, zona etc.);</p><p>b) Residenza secondaria: anche qui in base agli elementi di cui al</p><p>precedente punto a);</p><p>c) Imbarcazione: se a vela o a motore es in base all’anno di</p><p>immatricolazione ed alle dimensioni (lunghezza);</p><p>d) Autovettura o autovetture: se a gasolio o a benzina, cavalli</p><p>fiscali, anno di immatricolazione, costo di acquisto;</p><p>e) Moto: cilindrata;</p><p>f) Collaboratori familiari conviventi a tempo pieno;</p><p>g) Acquisti immobili (incremento patrimoniale)</p><p>Altri (aeromobili, cavalli da corsa etc.).</p><p> COME VERRANNO PESATI GLI INDICATORI DI REDDITO.</p><p>Secondo vari elementi: la questione è abbastanza complessa e ci</p><p>riserviamo di tornare sull’argomento, ma a grandi linee si può</p><p>dire che ogni elemento verrà <<pesato>> dai coefficienti del Fisco</p><p>per far si che si arrivi, dalla somma di tutti questi elementi,</p><p>alla stima del reddito ascrivibile al contribuente. Dopodichè si</p><p>confronterà il reddito presunto dal redditometro con il reddito</p><p>effettivamente dichiarato dal contribuente.</p><p> UNA CLAUSULA DI SALVAGUARDIA PER IL CONTRIBUENTE.</p><p>Affinchè L’Agenzia delle Entrate possa avere titolo per</p><p>rettificare il reddito dichiarato è però necessario che si</p><p>verifichino due condizioni:</p><p>a) Il reddito dichiarato dal contribuente sia inferiore al 75% del</p><p>reddito <<presunto>> dal redditometro;</p><p>b) Tali scostamenti si verifichino per due o più periodi di imposta</p><p>(anni solari).</p><p> COME DIFENDERSI</p><p>Se al contribuente verrà contestato un tenore di vita, calcolato</p><p>in base al redditometro, superiore al suo reddito dichiarato, avrà</p><p>la possibilità di difendersi in vari modi. Tra questi:</p><p>a) Dimostrare di avere redditi esenti da imposta o soggetti a</p><p>ritenuta alla fonte a titolo di imposta (BOT, interessi bancari</p><p>etc.);</p><p>b) Aver venduto titoli di proprietà;</p><p>c) Aver venduto immobili di proprietà;</p><p>d) Aver ricevuto donazioni;</p><p>etc.</p><p>Come si vede è, e mi pare ovvio, consentito al contribuente di</p><p>dimostrare la regolare disponibilità di ricchezza maggiore di</p><p>quella dichiarata, a condizione però di fornirne prova.</p><p>In buona sostanza nell’accertamento sintetico da redditometro si</p><p>manifesta l’inversione dell’onere della prova, laddove è il</p><p>contribuente che intende contestare la richiesta dell’Ufficio in</p><p>base al redditometro che deve dimostrare come e dove ha preso le</p><p>risorse necesarie per sostenere il suo <<tenore di vita>>.</p><p> LA PROCEDURA DEL REDDITOMETRO</p><p>Si articolerà in varie fasi, tra cui:</p><p>a) L’anagrafe tributaria, una volta elaborati i dati in suo possesso,</p><p>effettuato il confronto tra il reddito dichiarato e quello</p><p>presunto del redditometro, segnalerà ai vari uffici quei</p><p>contribuenti il cui reddito dichiarato è inferiore al 75% di</p><p>quello indicato dal redditometro.</p><p>b) L’Agenzia delle Entrate comunicherà ai contribuenti che non</p><p>risultano in regola con i conteggi del redditometro del loro</p><p>scostamento da questo.</p><p>c) I contribuenti avranno quindici o trenta giorni dal ricevimento</p><p>della comunicazione per trasmettere all’Agenzia delle Entrate le</p><p>proprie giustificazioni.</p><p>d) L’Agenzia delle Entrate, dopo aver ricevuto le giustificazioni del</p><p>contribuente potrà, a seconda della validità di tali</p><p>giustificazioni, seguire una di queste tre vie:</p><p>− Emettere l’avviso di accertamento di rettifica del reddito</p><p>dichiarato;</p><p>− Archiviare la pratica;</p><p>− Avviare indagini per ulteriori chiarimenti.</p><p>QUALCHE CONSIGLIO.</p><p>Lo strumento del redditometro, come detto, avrà nel prossimo</p><p>futuro una rilevanza di peso nelle procedure di accertamento del</p><p>reddito.</p><p>Pertanto invito tutti i lettori a prestare massima attenzione agli</p><p>acquisti <<importanti>> quali immobili o mobili registrati</p><p>(autovetture, imbarcazioni etc.) al fine di evitare di trovarsi <<</p><p>spiazzati>> in caso di richieste di chiarimenti da parte</p><p>dell’Agenzia delle Entrate.</p><p>Va da se che, se i calcoli del redditometro non quadrano con le</p><p>spese che si intendono effettuare, se tali spese si faranno</p><p>ugualmente bisognerà essere pronti a dimostrare, con prove certe,</p><p>che le maggiori risorse di ricchezza utilizzate sono di fonte</p><p>regolare di fronte alla legge.</p><p>PER CONCLUDERE.</p><p>Mi pare importante sensibilizzare i lettori sull’importanza</p><p>dell’argomento ed invitarli a discuterne in anticipo con i propri</p><p>commercialisti al fine di non trovarsi poi impreparati in caso di</p><p>eventuali richieste da parte dell’Agenzia delle Entrate.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="raflomb, post: 43282, member: 13295"] Partendo da elementi e circostanze oggettive (dati di fatto) e informazioni già presenti nell’archivio dell’anagrafe tributaria oltre ad altri dati che l’Agenzia delle Entrate potrà reperire in base ai suoi normali poteri istruttori, si vuole arrivare ad una complessiva determinazione di sintesi del reddito totale del contribuente per sottoporlo a tassazione. In buona sostanza si è studiato un percorso alla rovescia e cioè, anziché indagare soltanto sulle fonti di entrata del contribuente si prenderà spunto, per l’indagine, sulle sue fonti di uscita, cioè sul suo tenore di vita. Il ragionamento è semplice: se il contribuente Tizio dispone di un certo tipo di auto, di un’abitazione in proprietà, di un’eventuale residenza secondaria (casa al mare o altrove),di imbarcazioni, di motocicletta, di collaboratori familiari (domestici) etc. ovvero ha fatto acquisti di immobili per determinate somme, non potrà non aver dichiarato un reddito inferiore ad una determinata soglia perché altrimenti dovrà dare dimostrazione (ovviamente con prove oggettive) di dove ha preso il denaro necessario per sostenere il suo tenore di vita. A tali controlli saranno addetti sia la Guardia di Finanza che l’Agenzia delle Entrate e scenderanno in campo anche gli enti locali quali i Comuni. QUALI I CONTRIBUENTI CONTROLLATI Tutte le persone fisiche. Quindi in primis, come al solito, i lavoratori autonomi (imprenditori e professionisti), ma anche i lavoratori dipendenti che manifestano un tenore di vita ( e quindi capacità di ricchezza) superiore al loro stipendio. E’ ovvio che quest’ultima fattispecie tende a fare emergere l’irregolarità di quei lavoratori dipendenti (e pare che da noi ce ne siano più di uno) che svolgono anche lavoro <<in nero>>. QUALI GLI INDICATORI (SPIE DI REDDITO). Come detto gli elementi su cui si concentrerà l’attenzione del Fisco saranno molteplici: a) Abitazione principale di proprietà, in base ai metri quadrati ed alla ubicazione (città, zona etc.); b) Residenza secondaria: anche qui in base agli elementi di cui al precedente punto a); c) Imbarcazione: se a vela o a motore es in base all’anno di immatricolazione ed alle dimensioni (lunghezza); d) Autovettura o autovetture: se a gasolio o a benzina, cavalli fiscali, anno di immatricolazione, costo di acquisto; e) Moto: cilindrata; f) Collaboratori familiari conviventi a tempo pieno; g) Acquisti immobili (incremento patrimoniale) Altri (aeromobili, cavalli da corsa etc.). COME VERRANNO PESATI GLI INDICATORI DI REDDITO. Secondo vari elementi: la questione è abbastanza complessa e ci riserviamo di tornare sull’argomento, ma a grandi linee si può dire che ogni elemento verrà <<pesato>> dai coefficienti del Fisco per far si che si arrivi, dalla somma di tutti questi elementi, alla stima del reddito ascrivibile al contribuente. Dopodichè si confronterà il reddito presunto dal redditometro con il reddito effettivamente dichiarato dal contribuente. UNA CLAUSULA DI SALVAGUARDIA PER IL CONTRIBUENTE. Affinchè L’Agenzia delle Entrate possa avere titolo per rettificare il reddito dichiarato è però necessario che si verifichino due condizioni: a) Il reddito dichiarato dal contribuente sia inferiore al 75% del reddito <<presunto>> dal redditometro; b) Tali scostamenti si verifichino per due o più periodi di imposta (anni solari). COME DIFENDERSI Se al contribuente verrà contestato un tenore di vita, calcolato in base al redditometro, superiore al suo reddito dichiarato, avrà la possibilità di difendersi in vari modi. Tra questi: a) Dimostrare di avere redditi esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta (BOT, interessi bancari etc.); b) Aver venduto titoli di proprietà; c) Aver venduto immobili di proprietà; d) Aver ricevuto donazioni; etc. Come si vede è, e mi pare ovvio, consentito al contribuente di dimostrare la regolare disponibilità di ricchezza maggiore di quella dichiarata, a condizione però di fornirne prova. In buona sostanza nell’accertamento sintetico da redditometro si manifesta l’inversione dell’onere della prova, laddove è il contribuente che intende contestare la richiesta dell’Ufficio in base al redditometro che deve dimostrare come e dove ha preso le risorse necesarie per sostenere il suo <<tenore di vita>>. LA PROCEDURA DEL REDDITOMETRO Si articolerà in varie fasi, tra cui: a) L’anagrafe tributaria, una volta elaborati i dati in suo possesso, effettuato il confronto tra il reddito dichiarato e quello presunto del redditometro, segnalerà ai vari uffici quei contribuenti il cui reddito dichiarato è inferiore al 75% di quello indicato dal redditometro. b) L’Agenzia delle Entrate comunicherà ai contribuenti che non risultano in regola con i conteggi del redditometro del loro scostamento da questo. c) I contribuenti avranno quindici o trenta giorni dal ricevimento della comunicazione per trasmettere all’Agenzia delle Entrate le proprie giustificazioni. d) L’Agenzia delle Entrate, dopo aver ricevuto le giustificazioni del contribuente potrà, a seconda della validità di tali giustificazioni, seguire una di queste tre vie: − Emettere l’avviso di accertamento di rettifica del reddito dichiarato; − Archiviare la pratica; − Avviare indagini per ulteriori chiarimenti. QUALCHE CONSIGLIO. Lo strumento del redditometro, come detto, avrà nel prossimo futuro una rilevanza di peso nelle procedure di accertamento del reddito. Pertanto invito tutti i lettori a prestare massima attenzione agli acquisti <<importanti>> quali immobili o mobili registrati (autovetture, imbarcazioni etc.) al fine di evitare di trovarsi << spiazzati>> in caso di richieste di chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Va da se che, se i calcoli del redditometro non quadrano con le spese che si intendono effettuare, se tali spese si faranno ugualmente bisognerà essere pronti a dimostrare, con prove certe, che le maggiori risorse di ricchezza utilizzate sono di fonte regolare di fronte alla legge. PER CONCLUDERE. Mi pare importante sensibilizzare i lettori sull’importanza dell’argomento ed invitarli a discuterne in anticipo con i propri commercialisti al fine di non trovarsi poi impreparati in caso di eventuali richieste da parte dell’Agenzia delle Entrate. [/QUOTE]
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