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Acquisto immobile ante 67, che succede se...
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<blockquote data-quote="Guido01" data-source="post: 429164" data-attributes="member: 58961"><p>Salve, seguo da un po' le conversazioni ma scrivo ora per la prima volta per chiedere un parere a chi conosce l'argomento.</p><p>Questa la situazione, sarei interessato ad acquistare un appartamento all'interno di un palazzo costruito ante 67. L'immobile sembra essere frutto di un precedente frazionamento, (neanche 40mq) ho visionato lo storico catastale che attesta che dal 1989 ad oggi lo stato di fatto dell'immobile, accatastato come A/3, risulta invariato e, tra la documentazione rilasciata dall'agenzia immobiliare, è presente il rogito stipulato all'epoca, dall'attuale proprietario, quando nel 1989 ha acquistato l'appartamento, sul rogito, viene riportato che</p><p>l'edificio che comprende l'immobile è stato realizzato prima del 1 Settembre del 67 e che all'immobile non sono state effettuate modifiche suscettibili di sanatoria edilizia. Fermo restando che ad oggi </p><p>non è disponibile un certificato di conformità edilizia, la mia domanda è questa, in caso volessi acquistare l'appartamento e ci fosse da regolarizzare un abuso, trattandosi di un appartamento frazionato,</p><p>dovrei necessariamente chiamare in causa anche l'atro condomino che possiede l'altra parte dell'appartamento? Secondo quesito, da quello che ho potuto capire, ad oggi la legge,</p><p>permette il frazionamento, a patto che l'appartamento creato non sia inferiore a 45mq, visto che in questo caso i mq arriverebbero a malapena a 40, varrebbe la regola della doppia agibilità? in questo caso sarebbe comunque sanabile? So che in caso di compravendita la tutto questo spetterebbe all'attuale proprietario, ma facendomi carico io di eventuali regolarizzazioni, parlando con l'agente immobiliare, il prezzo scenderebbe di molto.</p><p>Grazie per l'attenzione e a chiunque abbia voglia di partecipare alla conversazione.</p><p>Buona serata,</p><p>Guido</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Guido01, post: 429164, member: 58961"] Salve, seguo da un po' le conversazioni ma scrivo ora per la prima volta per chiedere un parere a chi conosce l'argomento. Questa la situazione, sarei interessato ad acquistare un appartamento all'interno di un palazzo costruito ante 67. L'immobile sembra essere frutto di un precedente frazionamento, (neanche 40mq) ho visionato lo storico catastale che attesta che dal 1989 ad oggi lo stato di fatto dell'immobile, accatastato come A/3, risulta invariato e, tra la documentazione rilasciata dall'agenzia immobiliare, è presente il rogito stipulato all'epoca, dall'attuale proprietario, quando nel 1989 ha acquistato l'appartamento, sul rogito, viene riportato che l'edificio che comprende l'immobile è stato realizzato prima del 1 Settembre del 67 e che all'immobile non sono state effettuate modifiche suscettibili di sanatoria edilizia. Fermo restando che ad oggi non è disponibile un certificato di conformità edilizia, la mia domanda è questa, in caso volessi acquistare l'appartamento e ci fosse da regolarizzare un abuso, trattandosi di un appartamento frazionato, dovrei necessariamente chiamare in causa anche l'atro condomino che possiede l'altra parte dell'appartamento? Secondo quesito, da quello che ho potuto capire, ad oggi la legge, permette il frazionamento, a patto che l'appartamento creato non sia inferiore a 45mq, visto che in questo caso i mq arriverebbero a malapena a 40, varrebbe la regola della doppia agibilità? in questo caso sarebbe comunque sanabile? So che in caso di compravendita la tutto questo spetterebbe all'attuale proprietario, ma facendomi carico io di eventuali regolarizzazioni, parlando con l'agente immobiliare, il prezzo scenderebbe di molto. Grazie per l'attenzione e a chiunque abbia voglia di partecipare alla conversazione. Buona serata, Guido [/QUOTE]
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