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<blockquote data-quote="basty" data-source="post: 117760" data-attributes="member: 35382"><p>La donazione potrebbe giustificarsi in pochi casi: ad es. bypassa una eventuale prelazione di un inquilino (ad esempio se l'immobile è commerciale). Nel caso descritto erwan ha elencato la tipologia di problemi che una donazione può creare: se nessuno intende o pensa di non dover rivendere, e c'è accordo e uguale trattamento in famiglia, è una soluzione praticabile. Ma è scommettere sul futuro.</p><p></p><p>Se però ho capito bene, vedo un problema: un alloggio è residenza dei genitori. Se ai genitori si conferisse l'usufrutto senza accrescimento, alla morte di uno dei genitori un alloggio passa per metà in piena proprietà di un figlio. L'altro rimane invece in usufrutto + diritto di abitazione al coniuge superstite. </p><p>Donazioni e successioni sono trattate con le medesime tasse: in più la successione gode di una franchigia.</p><p>Forse la cosa più semplice è in questo caso il testamento, sempre che i due immobili si equivalgano: si otterrebbe automaticamente la divisione a seguito della successione risparmiando l'atto di divisione: il testamento dovrebeb però lasciare l'usufruttoal coniuge superstite (se equivale alla quota necessaria).</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="basty, post: 117760, member: 35382"] La donazione potrebbe giustificarsi in pochi casi: ad es. bypassa una eventuale prelazione di un inquilino (ad esempio se l'immobile è commerciale). Nel caso descritto erwan ha elencato la tipologia di problemi che una donazione può creare: se nessuno intende o pensa di non dover rivendere, e c'è accordo e uguale trattamento in famiglia, è una soluzione praticabile. Ma è scommettere sul futuro. Se però ho capito bene, vedo un problema: un alloggio è residenza dei genitori. Se ai genitori si conferisse l'usufrutto senza accrescimento, alla morte di uno dei genitori un alloggio passa per metà in piena proprietà di un figlio. L'altro rimane invece in usufrutto + diritto di abitazione al coniuge superstite. Donazioni e successioni sono trattate con le medesime tasse: in più la successione gode di una franchigia. Forse la cosa più semplice è in questo caso il testamento, sempre che i due immobili si equivalgano: si otterrebbe automaticamente la divisione a seguito della successione risparmiando l'atto di divisione: il testamento dovrebeb però lasciare l'usufruttoal coniuge superstite (se equivale alla quota necessaria). [/QUOTE]
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