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Acquisto prima casa - due agenzie - provvigioni
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<blockquote data-quote="ivo66" data-source="post: 24831" data-attributes="member: 12712"><p>Buongiorno a Tutti. Vorrei porre questo quesito che mi assilla da qualche giorno. Io ed il mio compagno, nel ricercare </p><p>un immobile da acquistare e da adibire ad abitazione principale da cointestare, </p><p>abbiamo contattato svariate Agenzie di mediazione per visionare gli immobili </p><p>che, di volta in volta previsionati sui siti internet delle rispettive imprese </p><p>di intermediazione immobiliare, ci interessavano. A tal fine abbiamo inviato </p><p>richieste di visione circostanziate alle unità specifiche di nostro interesse. </p><p>Tra le tante abbiamo contattato la Agenzia A per la visione di due </p><p>appartamenti. Fissato l'appuntamento, scopriamo che l'Agente A ci propone due </p><p>soluzioni differenti, senza far cenno a ciò che avevamo richiesto di vedere. Ci </p><p>accompagna a visionare detti immobili, due appartamenti su due Comuni </p><p>differenti ma offerti dalla medesima impresa costruttrice. Rientriamo in </p><p>ufficio e ci consegna una copia delle planimetria, senza farci firmare ricevuta </p><p>del materiale e senza farci firmare il foglio di visita. Uno dei due </p><p>appartamenti, sebbene da noi non richiesti, alla vista comincia ad interessarci </p><p>per spazi e posizione, sebbene ci siano almeno due motivi ostativi </p><p>nell'iniziare l'eventuale trattativa con il costruttore tramite l'Agenzia A e </p><p>glieli elenco: 1) prezzo molto alto, con spese di accatastamento e di </p><p>allacciamento escluse, e a dire dell'Agente assolutamente non trattabile; 2) </p><p>Non è possibile usufruire della detrazione del 36% dei costi sostenuti per </p><p>l'acquisto/realizzo del box pertinenziale (art. 1, comma 1, della legge 27 </p><p>dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni - circ. Min. Finanze n.95/E </p><p>del 12/05/2000 - Risoluzione Ag. Entrate del 05/06/2007 n. 127) perché, a detta </p><p>dell'Agenzia A, "il costruttore non rilascia la dichiarazione relativa ai soli </p><p>costi di costruzione del garage per motivi fiscali, perché teme l'intervento </p><p>dell'Agenzia delle Entrate se vengono dichiarati correttamente tali costi, non </p><p>lo fa per nessuno". Nel proseguire il nostro giro di valutazione generale sugli </p><p>immobili di nostro interesse entriamo in contatto con l'Agenzia B, che si </p><p>mostra decisamente molto professionale, proponendoci una iniziale illustrazione </p><p>approfondita di tutti i costi da sostenere nell'acquisto di un immobile e </p><p>proponendoci eventuale intermediazione finanziaria per l'accensione di un </p><p>mutuo. Con questa visioniamo esattamente gli immobili da noi richiesti e visti </p><p>antecedentemente sul sito internet, che però sul posto non ci convincono. </p><p>Ritorniamo in agenzia per l'appuntamento con l'intermediario finanziario a loro </p><p>collegato e ragioniamo sul nostro interessamento all'immobile visionato con </p><p>l'Agenzia A che, seppur da noi non richiesto inizialmente, ci interessa </p><p>veramente molto per la distribuzione degli spazi e la localizzazione ma che non </p><p>abbiamo intenzione di contrattare alle condizioni esposte dall'Agenzia A, </p><p>soprattutto per l'impossibilità di recuperare in dieci anni il 36% della spesa </p><p>di costruzione del box pertinenziale. Esponiamo quindi molto chiaramente il </p><p>fatto di aver visionato, seppur senza firmare la presa visione, l'immobile una </p><p>prima volta con l'Agente A e chiediamo se questo possa essere un problema per </p><p>la distribuzione della provvigione nel caso di "affare" concluso con l'Agente </p><p>B. Veniamo rassicurati dall'Agente B che nulla può essere richiesto </p><p>dall'Agente A in quanto non è ancora in essere la trattiva intermediaria, non </p><p>funge ancora da tramite con la parte venditrice, non si manifesta ancora la </p><p>causalità dello stesso per la conclusione dell'affare, tanto più non è </p><p>dimostrabile alcun suo intervento al riguardo non avendo noi firmato alcunché. </p><p>In cuor mio, e lo manifesto all'Agente B, dubito pure che non vi sia un </p><p>rapporto di collaborazione tra l'Agente A e l'impresa costruttrice, visto e </p><p>considerato che i due immobili dallo stesso fattici visionare e da noi non </p><p>richiesti sono costruiti dalla medesima impresa, e esprimo che questo andrebbe </p><p>a inficiare lo status di mediatore normato dall'art. 1754 del codice civile al </p><p>quale conseguerebbe una eventuale legittima pretesa di provvigione. Decidiamo </p><p>quindi di affidare all'Agente B la trattativa, considerata la notevole </p><p>competenza professionale sino a quel punto manifestata. Preciso, inoltre, che </p><p>mentre l'Agente A conserva i riferimenti personali (nome, cognome e numero </p><p>telefonico, nient'altro) solamente del mio compagno in quanto da questi presi </p><p>gli accordi per gli appuntamenti in Agenzia, sarò invece io a firmare la </p><p>proposta di acquisto con l'Agente B, in quanto la mia coparte acquirente </p><p>assente qualche giorno per motivi di lavoro. L'Agente B entra subito in </p><p>contatto con l'impresa costruttrice e ci fa avanzare una proposta di acquisto, </p><p>ad un prezzo decisamente vantaggioso e di gran lunga inferiore a quello </p><p>stabilito dall'Agente A. Tale proposta non viene accettata dall'impresa, ma </p><p>viene fatta una controproposta di importo più elevato ma comunque per noi </p><p>vantaggiosa, ovviamente a dire dell'Agente B che ci illustra dettagliatamente </p><p>il costo di acquisto commerciale fissato sulla base dell'intera superficie </p><p>dell'immobile da planimetrie (già in suo possesso peraltro, senza utilizzare </p><p>quelle rilasciateci dall'Agente A...). Decidiamo, dopo una paio di giorni di </p><p>ragionamenti tra me e la coparte acquirente, di procedere con l'accettazione </p><p>dell'accordo, proponendo una nuova proposta di acquisto, alle condizioni </p><p>illustrateci dall'Agente B, prontamente controfirmata dalla parte venditrice, a </p><p>condizioni finali sempre più vantaggiose economicamente rispetto a quelle </p><p>verbalmente (e mai formalizzate) proposte dall'Agente A: soprattuto, è chiara </p><p>l'ammissibilità a detrazione del box pertinenziale e ci impegniamo a liquidare </p><p>separatamente in fase di rogito il box senza ricorrere per lo stesso al mutuo. </p><p>Tale condizione, per noi davvero sostanziale, è ovviamente accettata dalla </p><p>parte venditrice. A questo punto, nel fissare l'appuntamento finale, a proposta </p><p>firmata da entrambe le parti per la consegna materiale della caparra </p><p>confirmatoria, assistiamo ad una telefonata all'Agente B da parte del </p><p>costruttore venditore che avanza "l'ostacolo Agente A" il quale, venuto a </p><p>conoscenza della trattativa in corso, sembra avanzare la pretesa di una </p><p>provvigione. Ora, a proposta firmata da entrambe le parti ma non ancora </p><p>liquidata nemmeno per la parte della caparra, cosa mi consigliate di fare? </p><p>Sospendo il pagamento della provvigione a B e "rischio" l'eventuale gudizio con </p><p>riparto delle quote provvigionali tra più mediatori ai sensi art. 1758 c.c.? Ma </p><p>l'Agente A ha fatto davvero il suo mestiere di mediatore? L'Agente A con noi </p><p>non ha ancora sostenuto alcuna pretesa, a dire il vero il costruttore si è </p><p>lamentato di "gioco sporco" con l'Agente B, secondo Voi abbiamo qualche obbligo </p><p>nei confronti dell'Agente A? Grazie infinite per la Vostra preziosa </p><p>collaborazione. Cordiali saluti.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ivo66, post: 24831, member: 12712"] Buongiorno a Tutti. Vorrei porre questo quesito che mi assilla da qualche giorno. Io ed il mio compagno, nel ricercare un immobile da acquistare e da adibire ad abitazione principale da cointestare, abbiamo contattato svariate Agenzie di mediazione per visionare gli immobili che, di volta in volta previsionati sui siti internet delle rispettive imprese di intermediazione immobiliare, ci interessavano. A tal fine abbiamo inviato richieste di visione circostanziate alle unità specifiche di nostro interesse. Tra le tante abbiamo contattato la Agenzia A per la visione di due appartamenti. Fissato l'appuntamento, scopriamo che l'Agente A ci propone due soluzioni differenti, senza far cenno a ciò che avevamo richiesto di vedere. Ci accompagna a visionare detti immobili, due appartamenti su due Comuni differenti ma offerti dalla medesima impresa costruttrice. Rientriamo in ufficio e ci consegna una copia delle planimetria, senza farci firmare ricevuta del materiale e senza farci firmare il foglio di visita. Uno dei due appartamenti, sebbene da noi non richiesti, alla vista comincia ad interessarci per spazi e posizione, sebbene ci siano almeno due motivi ostativi nell'iniziare l'eventuale trattativa con il costruttore tramite l'Agenzia A e glieli elenco: 1) prezzo molto alto, con spese di accatastamento e di allacciamento escluse, e a dire dell'Agente assolutamente non trattabile; 2) Non è possibile usufruire della detrazione del 36% dei costi sostenuti per l'acquisto/realizzo del box pertinenziale (art. 1, comma 1, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni - circ. Min. Finanze n.95/E del 12/05/2000 - Risoluzione Ag. Entrate del 05/06/2007 n. 127) perché, a detta dell'Agenzia A, "il costruttore non rilascia la dichiarazione relativa ai soli costi di costruzione del garage per motivi fiscali, perché teme l'intervento dell'Agenzia delle Entrate se vengono dichiarati correttamente tali costi, non lo fa per nessuno". Nel proseguire il nostro giro di valutazione generale sugli immobili di nostro interesse entriamo in contatto con l'Agenzia B, che si mostra decisamente molto professionale, proponendoci una iniziale illustrazione approfondita di tutti i costi da sostenere nell'acquisto di un immobile e proponendoci eventuale intermediazione finanziaria per l'accensione di un mutuo. Con questa visioniamo esattamente gli immobili da noi richiesti e visti antecedentemente sul sito internet, che però sul posto non ci convincono. Ritorniamo in agenzia per l'appuntamento con l'intermediario finanziario a loro collegato e ragioniamo sul nostro interessamento all'immobile visionato con l'Agenzia A che, seppur da noi non richiesto inizialmente, ci interessa veramente molto per la distribuzione degli spazi e la localizzazione ma che non abbiamo intenzione di contrattare alle condizioni esposte dall'Agenzia A, soprattutto per l'impossibilità di recuperare in dieci anni il 36% della spesa di costruzione del box pertinenziale. Esponiamo quindi molto chiaramente il fatto di aver visionato, seppur senza firmare la presa visione, l'immobile una prima volta con l'Agente A e chiediamo se questo possa essere un problema per la distribuzione della provvigione nel caso di "affare" concluso con l'Agente B. Veniamo rassicurati dall'Agente B che nulla può essere richiesto dall'Agente A in quanto non è ancora in essere la trattiva intermediaria, non funge ancora da tramite con la parte venditrice, non si manifesta ancora la causalità dello stesso per la conclusione dell'affare, tanto più non è dimostrabile alcun suo intervento al riguardo non avendo noi firmato alcunché. In cuor mio, e lo manifesto all'Agente B, dubito pure che non vi sia un rapporto di collaborazione tra l'Agente A e l'impresa costruttrice, visto e considerato che i due immobili dallo stesso fattici visionare e da noi non richiesti sono costruiti dalla medesima impresa, e esprimo che questo andrebbe a inficiare lo status di mediatore normato dall'art. 1754 del codice civile al quale conseguerebbe una eventuale legittima pretesa di provvigione. Decidiamo quindi di affidare all'Agente B la trattativa, considerata la notevole competenza professionale sino a quel punto manifestata. Preciso, inoltre, che mentre l'Agente A conserva i riferimenti personali (nome, cognome e numero telefonico, nient'altro) solamente del mio compagno in quanto da questi presi gli accordi per gli appuntamenti in Agenzia, sarò invece io a firmare la proposta di acquisto con l'Agente B, in quanto la mia coparte acquirente assente qualche giorno per motivi di lavoro. L'Agente B entra subito in contatto con l'impresa costruttrice e ci fa avanzare una proposta di acquisto, ad un prezzo decisamente vantaggioso e di gran lunga inferiore a quello stabilito dall'Agente A. Tale proposta non viene accettata dall'impresa, ma viene fatta una controproposta di importo più elevato ma comunque per noi vantaggiosa, ovviamente a dire dell'Agente B che ci illustra dettagliatamente il costo di acquisto commerciale fissato sulla base dell'intera superficie dell'immobile da planimetrie (già in suo possesso peraltro, senza utilizzare quelle rilasciateci dall'Agente A...). Decidiamo, dopo una paio di giorni di ragionamenti tra me e la coparte acquirente, di procedere con l'accettazione dell'accordo, proponendo una nuova proposta di acquisto, alle condizioni illustrateci dall'Agente B, prontamente controfirmata dalla parte venditrice, a condizioni finali sempre più vantaggiose economicamente rispetto a quelle verbalmente (e mai formalizzate) proposte dall'Agente A: soprattuto, è chiara l'ammissibilità a detrazione del box pertinenziale e ci impegniamo a liquidare separatamente in fase di rogito il box senza ricorrere per lo stesso al mutuo. Tale condizione, per noi davvero sostanziale, è ovviamente accettata dalla parte venditrice. A questo punto, nel fissare l'appuntamento finale, a proposta firmata da entrambe le parti per la consegna materiale della caparra confirmatoria, assistiamo ad una telefonata all'Agente B da parte del costruttore venditore che avanza "l'ostacolo Agente A" il quale, venuto a conoscenza della trattativa in corso, sembra avanzare la pretesa di una provvigione. Ora, a proposta firmata da entrambe le parti ma non ancora liquidata nemmeno per la parte della caparra, cosa mi consigliate di fare? Sospendo il pagamento della provvigione a B e "rischio" l'eventuale gudizio con riparto delle quote provvigionali tra più mediatori ai sensi art. 1758 c.c.? Ma l'Agente A ha fatto davvero il suo mestiere di mediatore? L'Agente A con noi non ha ancora sostenuto alcuna pretesa, a dire il vero il costruttore si è lamentato di "gioco sporco" con l'Agente B, secondo Voi abbiamo qualche obbligo nei confronti dell'Agente A? Grazie infinite per la Vostra preziosa collaborazione. Cordiali saluti. [/QUOTE]
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