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Area Finanziaria e Assicurativa
Ipoteche, Pignoramenti, CRIF e Banche Dati
Acquisto terreno agricolo, con quota in comproprietà gravata da pignoramento.
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Testo
<blockquote data-quote="Sardus" data-source="post: 129354" data-attributes="member: 42273"><p>Nell'atto notarile tra condividenti (redatto un mese prima che io e l'unico venditore sottoscrivessimo il preliminare di compravendita) risulta che il notaio ha informato i medesimi sui pignoramenti in corso a carico di un parente, che in precedenza figurava anche comproprietario del terreno agricolo in argomento, per la quota di 1/81 . In particolare, il notaio precisava - al momento della sottoscrizione- che l' atto di disposizione , con riferimento alla quota pignorata, seppur perfettamente valido, sarà tuttavia caratterizzato da inefficacia relativa, a norma dell'art. 2913 del codice civile; potrà infatti produrre i propri effetti tra le parti, ma sarà inefficace nei confronti dei suddetti creditori, che potranno proseguire l'espropriazione sulla quota dei beni pignorati, che potrà essere venduta forzatamente e divenire proprietà dell'aggiudicatario. I condividenti dichiaravano espressamente di ben conoscere la trascrizione pregiudizievole dei pignoramenti e gli effetti che la medesima produce in relazione all'atto di divisione dei beni, come tra loro concordato, ma di volere ugualmente addivenire alla stipula del medesimo. E così è avvenuto. </p><p>Al momento della sottoscrizione del preliminare di vendita, io pensavo- alla luce dei dati in mio possesso- che i "creditori potranno proseguire l'espropriazione sulla quota dei beni pignorati" e che solo questa "potrà essere venduta forzatamente e divenire proprietà dell'aggiudicatario" (nel caso del terreno agricolo acquistato, il ricavato della vendita di 24 metri quadrati dello stesso). Sono, invece, venuto a sapere - in questi giorni-dallo stesso notaio dei condividenti suddetti che la vendita forzata può riguardare l'intero terreno e al creditore/i si verserà poi il ricavato, relativamente alla quota di proprietà del debitore. Per prevenire l'esecuzione immobiliare di vendita forzata dell'intero bene, sto pensando alla seguente ipotesi: colui che mi ha venduto il terreno, ricevendone già l'intero importo, potrebbe trattare con il creditore- che è un Ente pubblico- offrendosi di acquistare la quota del debitore. Pensate che la cosa sia fattibile?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Sardus, post: 129354, member: 42273"] Nell'atto notarile tra condividenti (redatto un mese prima che io e l'unico venditore sottoscrivessimo il preliminare di compravendita) risulta che il notaio ha informato i medesimi sui pignoramenti in corso a carico di un parente, che in precedenza figurava anche comproprietario del terreno agricolo in argomento, per la quota di 1/81 . In particolare, il notaio precisava - al momento della sottoscrizione- che l' atto di disposizione , con riferimento alla quota pignorata, seppur perfettamente valido, sarà tuttavia caratterizzato da inefficacia relativa, a norma dell'art. 2913 del codice civile; potrà infatti produrre i propri effetti tra le parti, ma sarà inefficace nei confronti dei suddetti creditori, che potranno proseguire l'espropriazione sulla quota dei beni pignorati, che potrà essere venduta forzatamente e divenire proprietà dell'aggiudicatario. I condividenti dichiaravano espressamente di ben conoscere la trascrizione pregiudizievole dei pignoramenti e gli effetti che la medesima produce in relazione all'atto di divisione dei beni, come tra loro concordato, ma di volere ugualmente addivenire alla stipula del medesimo. E così è avvenuto. Al momento della sottoscrizione del preliminare di vendita, io pensavo- alla luce dei dati in mio possesso- che i "creditori potranno proseguire l'espropriazione sulla quota dei beni pignorati" e che solo questa "potrà essere venduta forzatamente e divenire proprietà dell'aggiudicatario" (nel caso del terreno agricolo acquistato, il ricavato della vendita di 24 metri quadrati dello stesso). Sono, invece, venuto a sapere - in questi giorni-dallo stesso notaio dei condividenti suddetti che la vendita forzata può riguardare l'intero terreno e al creditore/i si verserà poi il ricavato, relativamente alla quota di proprietà del debitore. Per prevenire l'esecuzione immobiliare di vendita forzata dell'intero bene, sto pensando alla seguente ipotesi: colui che mi ha venduto il terreno, ricevendone già l'intero importo, potrebbe trattare con il creditore- che è un Ente pubblico- offrendosi di acquistare la quota del debitore. Pensate che la cosa sia fattibile? [/QUOTE]
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Acquisto terreno agricolo, con quota in comproprietà gravata da pignoramento.
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