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Agenzia delle entrate, abitazioni locate come uffici e viceversa
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Testo
<blockquote data-quote="mapeit" data-source="post: 79245" data-attributes="member: 17237"><p>L'art. 1 comma 336 della Legge 311/2004 dice testualmente:</p><p><em>"336. I comuni, constatata la presenza di <strong>immobili di proprietà privata non dichiarati in catasto ovvero la sussistenza di situazioni di fatto non più coerenti con i classamenti catastali per intervenute variazioni edilizie,</strong> richiedono ai titolari di diritti reali sulle unità immobiliari interessate la presentazione di atti di aggiornamento redatti ai sensi del regolamento di cui al decreto del Ministro delle finanze 19 aprile 1994, n. 701. La richiesta, contenente gli elementi constatati, tra i quali, qualora accertata, la data cui riferire la mancata presentazione della denuncia catastale, è notificata ai soggetti interessati e comunicata, con gli estremi di notificazione, agli uffici provinciali dell’Agenzia del territorio. Se i soggetti interessati non ottemperano alla richiesta entro novanta giorni dalla notificazione, gli uffici provinciali dell’Agenzia del territorio provvedono, con oneri a carico dell’interessato, alla iscrizione in catasto dell’immobile non accatastato ovvero alla verifica del classamento delle unità immobiliari segnalate, notificando le risultanze del classamento e la relativa rendita. Si applicano le sanzioni previste per le violazioni dell’articolo 28 del regio decreto-legge 13 aprile 1939, n. 652, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 1939, n. 1249, e successive modificazioni."</em></p><p>Però l'articolo parla di <em>"situazioni di fatto non coerenti con i classamenti catastali per intervenute variazioni edilizie"</em> e non di <em>"situazioni di fatto non coerenti con i classamenti catastali"</em> <strong>e basta</strong>. Per cui, secondo me, si poteva presentare opposizione al provvedimento con buone possibilità di spuntarla qualora non fossero stati effettuati nei locali classificati come A2 degli interventi edilizi tali da non renderli più compatibili alla classificazione di abitazione. Spesso i Comuni vogliono interpretare la Legge aldilà di quello che effettivamente dice, andando oltra al sigificato di quanto scritto e delle reali intenzioni del legislatore, solo per far cassa.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="mapeit, post: 79245, member: 17237"] L'art. 1 comma 336 della Legge 311/2004 dice testualmente: [I]"336. I comuni, constatata la presenza di [B]immobili di proprietà privata non dichiarati in catasto ovvero la sussistenza di situazioni di fatto non più coerenti con i classamenti catastali per intervenute variazioni edilizie,[/B] richiedono ai titolari di diritti reali sulle unità immobiliari interessate la presentazione di atti di aggiornamento redatti ai sensi del regolamento di cui al decreto del Ministro delle finanze 19 aprile 1994, n. 701. La richiesta, contenente gli elementi constatati, tra i quali, qualora accertata, la data cui riferire la mancata presentazione della denuncia catastale, è notificata ai soggetti interessati e comunicata, con gli estremi di notificazione, agli uffici provinciali dell’Agenzia del territorio. Se i soggetti interessati non ottemperano alla richiesta entro novanta giorni dalla notificazione, gli uffici provinciali dell’Agenzia del territorio provvedono, con oneri a carico dell’interessato, alla iscrizione in catasto dell’immobile non accatastato ovvero alla verifica del classamento delle unità immobiliari segnalate, notificando le risultanze del classamento e la relativa rendita. Si applicano le sanzioni previste per le violazioni dell’articolo 28 del regio decreto-legge 13 aprile 1939, n. 652, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 1939, n. 1249, e successive modificazioni."[/I] Però l'articolo parla di [I]"situazioni di fatto non coerenti con i classamenti catastali per intervenute variazioni edilizie"[/I] e non di [I]"situazioni di fatto non coerenti con i classamenti catastali"[/I] [B]e basta[/B]. Per cui, secondo me, si poteva presentare opposizione al provvedimento con buone possibilità di spuntarla qualora non fossero stati effettuati nei locali classificati come A2 degli interventi edilizi tali da non renderli più compatibili alla classificazione di abitazione. Spesso i Comuni vogliono interpretare la Legge aldilà di quello che effettivamente dice, andando oltra al sigificato di quanto scritto e delle reali intenzioni del legislatore, solo per far cassa. [/QUOTE]
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