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Aiuto per una locazione truffa
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<blockquote data-quote="uva" data-source="post: 214266" data-attributes="member: 42040"><p>Tu giustamente parli di truffa, ma per ottenere legalmente un risarcimento danni dal (presunto) truffatore occorrono delle prove.</p><p>Mi sembra difficile dimostrare che la proprietaria sia stata indotta/obbligata, magari con le "maniere forti" a consegnare le chiavi.</p><p>Prima di firmare un contratto bisogna leggerlo. Se il contratto è redatto in italiano e la proprietaria è italiana, leggendolo avrebbe capito subito e non avrebbe firmato.</p><p>C'erano dei testimoni? La proprietaria è una persona molto anziana o con problemi di salute, si può sostenere che non era in grado di occuparsi della locazione né di capire cosa stava facendo?</p><p>A me sembra molto difficile dimostrare davanti ad un giudice l'intendimento fraudolento.</p><p></p><p>Lo sfratto per morosità è fattibile anche se nel nucleo familiare del conduttore ci sono dei minori. Sarà l'ufficiale giudiziario (dopo la convalida da parte del giudice, che può concedere il termine di grazia al moroso) ad eventualmente interessare i servizi sociali e rimandare l'esecuzione fino a quando si trova una sistemazione per quel nucleo familiare. La procedura per riottenere la disponibilità dell'appartamento purtroppo può durare molti mesi, a volte anche un anno.</p><p></p><p>Se nessuno apre la porta certo non si può sapere chi vi abita!</p><p>Penso che la proprietaria abbia una copia del contratto regolarmente registrato all'Agenzia delle entrate. Se la clausola contrattuale prevede, ad esempio, che il mancato puntuale pagamento di una (o due) mensilità del canone costituisce motivo di risoluzione del contratto e tale morosità si è già verificata, conviene partire con la citazione in tribunale del conduttore moroso.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="uva, post: 214266, member: 42040"] Tu giustamente parli di truffa, ma per ottenere legalmente un risarcimento danni dal (presunto) truffatore occorrono delle prove. Mi sembra difficile dimostrare che la proprietaria sia stata indotta/obbligata, magari con le "maniere forti" a consegnare le chiavi. Prima di firmare un contratto bisogna leggerlo. Se il contratto è redatto in italiano e la proprietaria è italiana, leggendolo avrebbe capito subito e non avrebbe firmato. C'erano dei testimoni? La proprietaria è una persona molto anziana o con problemi di salute, si può sostenere che non era in grado di occuparsi della locazione né di capire cosa stava facendo? A me sembra molto difficile dimostrare davanti ad un giudice l'intendimento fraudolento. Lo sfratto per morosità è fattibile anche se nel nucleo familiare del conduttore ci sono dei minori. Sarà l'ufficiale giudiziario (dopo la convalida da parte del giudice, che può concedere il termine di grazia al moroso) ad eventualmente interessare i servizi sociali e rimandare l'esecuzione fino a quando si trova una sistemazione per quel nucleo familiare. La procedura per riottenere la disponibilità dell'appartamento purtroppo può durare molti mesi, a volte anche un anno. Se nessuno apre la porta certo non si può sapere chi vi abita! Penso che la proprietaria abbia una copia del contratto regolarmente registrato all'Agenzia delle entrate. Se la clausola contrattuale prevede, ad esempio, che il mancato puntuale pagamento di una (o due) mensilità del canone costituisce motivo di risoluzione del contratto e tale morosità si è già verificata, conviene partire con la citazione in tribunale del conduttore moroso. [/QUOTE]
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