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<blockquote data-quote="Andrea Borrone" data-source="post: 66288" data-attributes="member: 25892"><p>Dal momento che l'albero era preesistente alla sua abitazione la distanza dei 3 metri dal confine non può essere applicata, di conseguenza non è possibile richiedere l'abbattimento dell'esemplare arboreo.</p><p>Per legge il proprietario dell'albero è comunque tenuto a eseguire una potatura che rientri la chioma entro la perpendicolare al confine della proprietà in cui l'albero è radicato.</p><p>Nel caso il proprietario non intenda potare la pianta può procedere per vie legali.</p><p></p><p>La invito però a considerare quanto segue.</p><p>Nonostante l'eventuale potatura le foglie continueranno, inevitabilmente a intasare le grondaie e le bocche di scolo. Anche alberi a distanza di tre metri causano questo stesso problema, come immaginabile. Una potatura, che immagino sarebbe inevitabilmente drastica porta o alla morte delle branche o alla produzione di innumerevoli rami di scarsa stabilità che si originano da gemme latenti e dormienti in prossimità dei tagli. Ciò significa che in una stagione vegetativa si ritroverebbe lo stesso problema e, molto probabilmente, aggravato.</p><p>Nel caso le branche muoiano ma la pianta sopravviva si ritroverebbe con un albero dall'aspetto osceno proprio accanto alla sua proprietà.</p><p>tenga anche presente che un albero di quell'età certamente produce una gran quantità di benefici non trascurabili:</p><p>- rimozione della CO2</p><p>- filtraggio dell'aria da gas inquinanti</p><p>- captazione delle micropolveri PM10 e PM2,5</p><p>- rinfrescamento dell'aria nei mesi caldi per effetto della traspirazione</p><p>- riduzione del pericolo di allagamento per effetto run-off</p><p>Inoltre il valore economico, derivante principalmente da quello estetico si riversa sulla proprietà in cui è radicato e sulle proprietà limitrofe compensando, assieme agli altri benefici, il problema della manutenzione delle grondaie che se eseguita periodicamente risulta non eccessivamente onerosa.</p><p>Per esperienza le consiglio di non prendere di petto il suo vicino ma provare a suggerire l'ingaggio di un arboricoltore professionista, possibilmente certificato ETW (European Tree Worker) che saprà suggerire il miglior intervento per valorizzare e tutelare l'albero e limitare, per quanto possibile, il problema delle foglie. Per questo la invito a consultare la pagina web:</p><p><a href="http://isaitalia.org/arboricoltori-certificati/cerca-arboricoltore-certificato.html" target="_blank">Cerca</a> dove troverà certamente un professionista attento e scrupoloso da suggerire al suo vicino. Molto spesso dimostrare attenzione per le piante altrui porta a migliori risultati che non il semplice pretendere il rispetto delle regole.</p><p>Buona fortuna.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Andrea Borrone, post: 66288, member: 25892"] Dal momento che l'albero era preesistente alla sua abitazione la distanza dei 3 metri dal confine non può essere applicata, di conseguenza non è possibile richiedere l'abbattimento dell'esemplare arboreo. Per legge il proprietario dell'albero è comunque tenuto a eseguire una potatura che rientri la chioma entro la perpendicolare al confine della proprietà in cui l'albero è radicato. Nel caso il proprietario non intenda potare la pianta può procedere per vie legali. La invito però a considerare quanto segue. Nonostante l'eventuale potatura le foglie continueranno, inevitabilmente a intasare le grondaie e le bocche di scolo. Anche alberi a distanza di tre metri causano questo stesso problema, come immaginabile. Una potatura, che immagino sarebbe inevitabilmente drastica porta o alla morte delle branche o alla produzione di innumerevoli rami di scarsa stabilità che si originano da gemme latenti e dormienti in prossimità dei tagli. Ciò significa che in una stagione vegetativa si ritroverebbe lo stesso problema e, molto probabilmente, aggravato. Nel caso le branche muoiano ma la pianta sopravviva si ritroverebbe con un albero dall'aspetto osceno proprio accanto alla sua proprietà. tenga anche presente che un albero di quell'età certamente produce una gran quantità di benefici non trascurabili: - rimozione della CO2 - filtraggio dell'aria da gas inquinanti - captazione delle micropolveri PM10 e PM2,5 - rinfrescamento dell'aria nei mesi caldi per effetto della traspirazione - riduzione del pericolo di allagamento per effetto run-off Inoltre il valore economico, derivante principalmente da quello estetico si riversa sulla proprietà in cui è radicato e sulle proprietà limitrofe compensando, assieme agli altri benefici, il problema della manutenzione delle grondaie che se eseguita periodicamente risulta non eccessivamente onerosa. Per esperienza le consiglio di non prendere di petto il suo vicino ma provare a suggerire l'ingaggio di un arboricoltore professionista, possibilmente certificato ETW (European Tree Worker) che saprà suggerire il miglior intervento per valorizzare e tutelare l'albero e limitare, per quanto possibile, il problema delle foglie. Per questo la invito a consultare la pagina web: [url=http://isaitalia.org/arboricoltori-certificati/cerca-arboricoltore-certificato.html]Cerca[/url] dove troverà certamente un professionista attento e scrupoloso da suggerire al suo vicino. Molto spesso dimostrare attenzione per le piante altrui porta a migliori risultati che non il semplice pretendere il rispetto delle regole. Buona fortuna. [/QUOTE]
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